3,2,1 Action! – Il “dietro le quinte” del cinema sotto le luci della ribalta

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3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024
3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024

Quando pensiamo al Cinema ci vengono in mente i film che ci hanno preso il cuore, gli interpreti e, qualche volta, la colonna sonora.

Ai protagonisti vanno gran parte degli onori per il successo al botteghino, lo status di Star  è poi spesso accompagnato anche da un’altra a cinque punte sul Walk of Fame del Hollywood Boulevard di Los Angeles.

Per alcuni di loro la consacrazione raggiunge il culmine con la famosa statuetta dorata degli Academy Awards. Ma chi c’è davvero dietro a tutto questo?

Francesco Bongarrà (Direttore dell’IIC di Londra) ha aperto le porte dell’Istituto Italiano di Cultura al progetto 3, 2, 1…Action! ideato e promosso dalla Nervosa Pictures di Alessandra Gonnella e Giorgia Cecconi, le quali accompagneranno il pubblico a conoscere meglio i professionisti che lavorano le varie ”fasi” di un prodotto cinematografico in tre incontri.

3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024
3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024

Al primo, tenutosi lo scorso giovedì, Giorgia Cecconi (fondatrice del West London Film Festival) ha moderato la tavola rotonda composta da 10 esperti italiani della produzione e distribuzione cinematografica, che operano nel Regno Unito.

In ordine, hanno preso la parola rispettivamente:

· Bianca Fabbri (Development Executive della Embankment films)

· Arianna Perretta (apprezzata produttrice sportiva in UK)

· Michele Signorino (Business Affairs per Prime Video UK)

· Valentina Brazzini (Head of Development della Bureau Films)

· Lidia Ferraro (Programmer per CinemaItaliaUK)

· Malaika Bova (Direttore Artistico de Raindance Film Festival e programmer del Tallin Black Nights Festival)

· Enrico Tessarin (produttore)

· Giada Mazzoleni (produttrice)

· Jan Pace (Film Financer, QuickFire Films)

· Carlo Dusi (MD della Endor Productions)

3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024
3,2,1 Action! Incontro 13 Giugno 2024

Il nepotismo della TV inglese

Dopo un breve giro di presentazioni, per rompere il ghiaccio si è tentato di ragionare insieme sulle differenze riscontrate nel lavorare in UK e in Itallia.

Tra le sfide principali, superato ”lo scoglio” dell’accento quando si parla inglese (a detta di Giada Mazzoleni) le differenze culturali possono rappresentare un limite per ambo le parti.

Un mercato non dei più semplici quello della TV inglese, di cui Carlo Dusi ne condanna il nepotismo.

Se da un lato i professionisti presenti hanno confermato che nel Regno Unito le coproduzioni con il resto d’Europa siano difficili, in altri aspetti (acquisitions, production, etc.) le esperienze si dimostrano molto positive.

3, 2,1 Action! Incontro del 13 Giugno 2024
3, 2,1 Action! Incontro del 13 Giugno 2024

Per Jan Pace la possibilità di lavorare per produzioni in entrambi i paesi, quindi caratterizzate gruppi di lavoro estremamente eterogenee tra di loro, rende il suo operato più interessante.

La vicinanza alle altre culture europee fa la differenza

Altri, come Malaika Bova e Bianca Fabbri, riconoscono che essere italiani è un vantaggio per la facilità di rapportarsi agli altri e per la conoscenza del mercato, affrontato con un approccio diverso. Inoltre, la vicinanza alle altre culture europee fa la differenza quando si tratta di progetti internazionali.

Molti concordano sul fatto che l’inizio della loro carriera sia stato difficile: Arianna Perretta ha ricordato che oltre all’ostacolo di non essere una “native speaker” ha dovuto anche far fronte allo stereotipo della donna che si occupa di sport.

Come si abbattono dunque queste barriere?

Giada Mazzoleni ha risposto convinta che ‘‘Quando vedono che puoi fare la differenza ti aiutano”.

Molti dell’industria creativa temono l’utilizzo sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale

Ci chiediamo se la determinazione e la professionalità siano abbastanza per stare al passo con le sfide contemporanee. Com’è noto e comprensibile, molti dell’industria creativa, nelle sue varie declinazioni, temono l’utilizzo sempre più massiccio dell’intelligenza artificiale.

Su questo tema però ci sono opinioni discordanti tra i professionisti del cinema: per alcuni sta già avendo un impatto (Michele Signorino), a partire dai cartoni animati, seppur la qualità lasci a desiderare; mentre Enrico Tessarini prevede un futuro in cui l’intelligenza artificiale possa compromettere il lavoro degli editors.

3, 2,1 Action! Incontro del 13 Giugno 2024
3, 2,1 Action! Incontro del 13 Giugno 2024

Di altro avviso è Carlo Dusi, di ritorno da un incontro su questo tema a Reggio Calabria: ”Al momento l’AI (Artificial Intelligence) è ad uno stadio molto lontano per pensare che possa competere qualitativamente con la creatività umana”.

Il talento di uno scrittore rappresenta una risorsa, un valore aggiunto anche per altri suoi colleghi,  i quali auspicano che l’utilizzo dell’intelligenza artificiale non si trasformi in una minaccia, ma sia solo un aiuto tecnico, come è successo per il nuovo crime movie di Arianna Perretta, in cui si ha avuto bisogno di riportare in vita un personaggio.

Molti concordano che gli effetti più disastrosi li abbia causati Brexit

L’opinione più diffusa e comune rimane che gli effetti più disastrosi che hanno impattato l’industria cinematografica li abbia causati l’entrata in vigore di Brexit.

Questa ha comportato la scomparsa di schemes e fondi che in passato sono stati determinanti per le nuove leve della cinematografia, specialmente per gli studenti stranieri.

Oggi, queste possibilità sono molto ridotte ma rifacendoci alle parole della moderatrice della serata Giorgia Cecconi:

”Qualcosa ci inventeremo, come sempre”.

Il prossimo appuntamento a domani, giovedì 20 giugno, presso l’Istituto Italiano di Cultura.

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