Come nasce un cartone animato? Bambini e genitori scopritelo il 26 ottobre al WLFF

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Bad Dinosaurs - Property of Netflix
Bad Dinosaurs - Property of Netflix

Spazio ai più piccoli al West London Film Festival (ideato e organizzato da Giorgia Cecconi) che sta per partire https://www.wlff.co.uk/  Dal 25 al 27 Ottobre, all’interno del già ricco programma di appuntamenti da non perdere, ce n’è uno pensato appositamente per i bambini e le loro famiglie: How Animation Is Born: a talk to unveil the secrets of animated films.

Sabato 26 Ottobre al Chiswick Cinema dalle 10.30 alle 12.30, il Festival del Cinema si trasforma in Festival Kids, con un workshop tutto dedicato ai bambini e ai loro genitori. Protagonista, il regista di cartoni animati (nominato ai Bafta) Simone Giampaolo, che mostrerà al pubblico i segreti del suo lavoro, svelando cosa c’è dietro la creazione di un film d’animazione, dagli schizzi iniziali al risultato finale.

Come nasce un cartone animato?

Farò una presentazione di ciò di cui mi occupo nel mio lavoro – ci spiega Simone – mostrando la creazione di un cartone animato, dai primi bozzetti, dai primi sketch fino al completamento con le texture, con le luci, l’ambiente 3D, per far vedere i differenti passi che bisogna seguire.

E poi ho pensato una cosa carina che ho già fatto con i bambini in passato in cui ci si focalizza soprattutto sulla recitazione: per dar vita a questi personaggi bisogna anzitutto capire come pensano e come sono le loro performance. Questa è una cosa che tutti gli animatori devono fare, non si può animare senza prima immedesimarsi nei personaggi, capire chi sono, cosa vogliono, qual è il loro obiettivo. Ci saranno delle proiezioni, mostrerò diversi video, dei ‘making of’, che mostrano le differenti fasi della creazione di un corto”.

Ed è qui che il workshop diventerà interattivo, coinvolgendo direttamente i piccoli partecipanti.

Simone Giampaolo (credits Simone Giampaolo)
Simone Giampaolo (credits Simone Giampaolo)

L’interattività che aiuta ad imparare

Attraverso alcune domande mirate, presentando differenti situazioni, anche in base a quanto pubblico sarà presente, penso di invitare alcuni bambini davanti allo schermo con me per fare delle piccole performance, dei piccoli sketch di acting basati su un determinato personaggio che potremmo anche creare al momento. Per esempio, l’ultima volta che ho fatto questo tipo di workshop avevo appena finito la serie sui dinosauri (Bad Dinosaurs), ho invitato dei bambini, e ci siamo focalizzati su che tipo di atteggiamenti può avere un tirannosauro: c’è il tirannosauro feroce ma c’è anche il tirannosauro annoiato, quello triste, quello gioioso. Quindi ho chiesto ai ragazzi di sviluppare determinate performance basate su questi tratti della personalità. Pensavo di fare lo stesso qui, puntando più a mostrare la mia disciplina, quello che faccio, dopodiché invitare alcuni bambini del pubblico a pensare a un determinato acting insieme a me”.

Insomma, il must sembra proprio essere ‘imparare divertendosi’, dando la possibilità sia ai bambini che alle loro famiglie di scoprire che dietro un mondo divertente come quello dei cartoon c’è un mestiere affascinante, quello di Simone Giampaolo: regista di cartoni animati.

Un lavoro particolare, che molti dei bambini che saranno presenti magari non immaginano neppure che si possa scegliere di fare, da adulti. E il workshop serve anche a questo. Il cartone animato è qualcosa che piace, che attira sempre molto l’attenzione, a diversi livelli di pubblico e fasce d’età.

Da grande farò i cartoni animati

Presentiamo comunque un lavoro che tanti bambini non sanno che esiste. In Italia o in Svizzera, mentre crescevo– racconta Simone – non c’era veramente nessuno che pensava si potesse diventare animatore o regista di cartoni animati. Quindi è una potenziale professione che passa spesso un po’ in sordina, soprattutto in famiglie che sono meno inclini all’area artistica. Io sono cresciuto con i miei che recitavano, mio padre dipinge, quindi sono sempre stato molto ‘spinto’ in tale direzione. Però ci sono bambini o ragazzi che non hanno queste influenze o magari questa possibilità. Quello che piace spesso alle famiglie, ai genitori, è vedere che si può seguire una carriera e anche guadagnare, relativamente, facendo una cosa molto creativa e divertente. E’ comunque un duro lavoro perché non è sempre rose e fiori, però è un tipo di lavoro a cui i bambini possono cominciare a pensare”.

Proprio per questo motivo Simone ha chiesto che l’audience sia composta da bambini non troppo piccoli, che rischiano di perdere velocemente l’attenzione in un simile contesto. Si prevede quindi la partecipazione di bambini dai sette agli undici anni di età. “Penso che sia l’età giusta per cominciare a pensare – dice Simone – a capire che questa è un’attività che con i disegni e col computer si può effettivamente realizzare”.

Only a Child (credits Simone Giampaolo)
Only a Child (credits Simone Giampaolo)

‘Only a child’ il corto da Bafta nomination

L’appuntamento di sabato 26 sarà anche l’occasione per mostrare il cortometraggio Only A Child, con cui Simone ha ottenuto una Bafta nomination. “A Giorgia (Cecconi, n.d.r.) era piaciuto molto, è molto rappresentativo dell’universo giovanile e in cui c’è una voce giovane che fa un appello ecologista. Di solito piace molto alle famiglie”.

Manca poco ormai, quindi, se volete partecipare al workshop.

QUI per info e tickets.

Vale la pena di saperne molto di più sul mondo dei cartoni animati.

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