Dal 14 gennaio al 22 aprile l’esposizione a Londra di Bice Lazzari, l’astrattista più innovativa del Ventesimo secolo.
Alla Estorick Collection di Londra la mostra Modernist Pioneer
Bice Lazzari (1900-1981) è stata una degli astrattisti più innovativi del 20esimo secolo, rimanendo tuttavia sconosciuta al pubblico estero per molto tempo. In quanto donna, le era stato sconsigliato di seguire una carriera artistica, ma trasferendosi a Roma poco prima della Seconda Guerra Mondiale, la Lazzari si è gradualmente affermata come astrattista dalla spiccata originalità, dando un prezioso contributo all’arte italiana del 900.
Dal 14 gennaio al 24 aprile 2022, la Estorick Collection of Modern Italian Art in collaborazione con l’Archivio Lazzari di Roma presenta 40 lavori dell’artista veneziana, dimostrandone lo stile unico e la originale interpretazione dell’arte astratta. La mostra di questa pioniera dell’arte moderna è supportata dall’Istituto Italiano di Londra e sarà visitabile dal Mercoledì al Sabato, dalle 11 alle 18, e la Domenica dalle 12 alle 17.
La mostra è gratuita per gli studenti e i minorenni e si trova a Canonbury Square, London, N1 2AN. La Estorick Collection of Modern Italian Art ha una prestigiosa collezione dedicata ai futuristi e ai lavori di grandi protagonisti dell’arte italiana, da Giacomo Balla a Umberto Boccioni, fino a Giorgio de Chirico e Amedeo Modigliani.
Bice Lazzari, pioniera dell’arte moderna
Nata a Venezia nel 1900, Bice Lazzari ha studiato musica per poi appassionarsi alla pittura nell’adolescenza. Come da tradizione veneziana, il soggetto prediletto era inizialmente il paesaggio. Ma nei primi anni 20, ispirata dalle arti decorativi, Bice si avvicina alle composizioni astratte.
Nel 1935 si trasferisce a Roma, dove trascorrerà il resto della sua vita. Per sopportarsi, Lazzari inizia a lavorare come decoratrice su richiesta e a collaborare con degli architetti. Solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale Bice riesce a dedicarsi davvero alla pitture. Il suo lavoro esplora gli aspetti più particolari del disegno e della pittura, lasciandosi ispirare dalla musica.
Il suo lavoro costituisce un prezioso contributo all’arte italiana del ventesimo secolo, ma all’estero è ancora una gemma tutta da scoprire. La mostra alla Estorick è dunque un’occasione imperdibile per tutti gli amanti dell’arte italiana, e non solo.