sabato 21 Settembre 2024
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La magia di Venezia protagonista a Londra

Venezia protagonista a Londra della fantastica serata che ha unito aperitivo e maschere del Lido, e più di 150 persone venute ad ammirare le creazioni del Laboratorio artigianale La Cartapesta, esposte nel ristorante The Italo’s, di Angel.

La magia di Venezia protagonista a Londra

Venezia è stata protagonista a Londra in una fantastica serata dove si sono uniti l’aperitivo e le maschere del Lido, e più di 150 persone venute ad ammirare le creazioni del Laboratorio artigianale La Cartapesta, esposte nel ristorante The Italo’s, di Angel.

La serata, organizzata da Aperievents Londra, dal Circolo MIE della capitale inglese, e dall’Ente Bergamaschi nel Mondo, è cominciata con una lecture sulla produzione delle famose maschere, tutte rigorosamente fatte a mano, da parte della titolare del laboratorio, Giovanna Bussolin, che ha anche realizzato un paio di maschere durante l’Apericena.

La serata è proseguita con l’esposizione di tante maschere preziose, che gli astanti hanno potuto anche indossare e acquistare in anteprima, ed è il preludio a un evento più grande, su Venezia, che si terrà il prossimo anno.

L’arrivo in Inghilterra è l’inizio di un sogno coltivato da tempo, per il Laboratorio veneziano, come racconta la titolare Giovanna Bussolin.

Grande accoglienza anche da parte di The Italo’s, il ristorante italiano di Angel, scelto non ha caso per l’occasione, perché tutto dedicato a Venezia e alla sua cucina. A fare gli onori di casa il proprietario, Clark Manwar.

Gli ospiti di Aperievents Londra, che di solito frequentano l’aperitivo italiano della capitale, hanno potuto così passare una serata all’insegna della cultura immersa nell’atmosfera amichevole dell’italianità. Presenti anche numerosi stranieri, accolti dal Presidente del MIE di Londra, Valeriano Drago, anch’egli veneziano DOC.

Presente anche l’Ente Bergamaschi nel Mondo, sezione inglese, con il suo presidente Radames Bonaccorsi Ravelli, ormai partner abituale degli eventi culturali organizzati dal MIE e da Aperievents Londra.

L’appuntamento con Venezia a Londra si rinnoverà l’anno prossimo, con un evento che gli organizzatori stanno preparando già da ora con grande cura.

World’s Best Wine Lists Award 2024, gli italiani La Bandiera e Tasca d’Almerita tra i premiati

Cerimonia di premiazione dei “World’s Best Wine Lists Awards” a Londra: le aziende italiane La Bandiera e Tenuta Campofaro tra i vincitori di questa prestigiosa competizione.

Due Aziende Italiane Tra i Vincitori dei “World’s Best Wine Lists Awards”

Una notizia di grande orgoglio per l’Italia nel mondo del vino: durante la cerimonia di premiazione dei “World’s Best Wine Lists Awards”, tenutasi presso il Glaziers Hall a Londra il 11 settembre 2023, due aziende italiane si sono distinte tra i vincitori di questa prestigiosa competizione.

La prima è La Bandiera, il ristorante stellato della famiglia Spadone di Civitella Casanova (Pescara), che compare in ben due categorie: quella delle migliori carte dei vini regionali che la giuria assegna a coloro che “instaurano stretti rapporti con i produttori di vino vicini, esibendo una profonda conoscenza della storia e del terroir della regione e promuovendo i prodotti locali”, e quella delle carte dei vini di valore, che premia il miglior rapporto qualità prezzo rappresentato nelle diverse carte dei vini.

E la seconda è Tenuta Capofaro, Isola di Salina – Tasca d’Almerita, azienda vitivinicola con 200 anni di storia alle spalle e cinque Tenute tra entroterra siciliano e isole, che ha ottenuto il prestigioso premio nella categoria “The Most Original Wine List in Europe” dell’anno 2023.

Organizzati dalla pluripremiata pubblicazione trimestrale “The World of Fine Wine,” i “World’s Best Wine Lists Awards” rappresentano il programma di premiazione di liste dei vini più prestigioso e rigoroso al mondo. Per garantire la credibilità e l’integrità della competizione, è stato costituito un panel di alcuni dei più rispettati esperti del settore vinicolo, tra cui Masters of Wine, un Master Sommelier e un Campione del Mondo Sommelier, che hanno sottoposto ciascuna lista presentata a un rigoroso processo di valutazione indipendente.

Tutte le categorie premiate sono: Miglior Carta dei Vini lunga (più di 500 vini); Miglior Carta dei Vini media (meno di 500); Miglior Carta dei Vini corta (meno di 200 vini); Miglior Carta dei Vini micro (meno di 100 vini), Miglior Carta dei Vini regionali della regione; Miglior Carta dei Vini regionali (fuori regione); Migliore selezione di champagne e bollicine; Miglior Carta dei Vini da dessert e fortificati; Miglior Carta dei Vini naturali; Best Sake Selection (fuori dal Giappone); Elenco dei migliori spiriti; Lista delle migliori enoteche; Miglior Carta dei Vini degli hotel; Miglior Carta dei Vini originale; Miglior Carta dei Vini Nuova; Miglior Carta dei Vini By The Glass senza coravin; Miglior Carta dei Vini con Coravin; Miglior Carta dei Vini di valore; Carta dei Vini con il miglior design.

L’evento di premiazione è stato aperto sia agli iscritti che ai lettori di “The World of Fine Wine” e ha promesso un’esperienza indimenticabile mentre venivano svelati i vincitori della categoria globale tra i premiati regionali.

L’industria vinicola italiana può festeggiare con orgoglio questi risultati e guardare con ottimismo al futuro, sapendo che il proprio impegno per l’eccellenza è riconosciuto a livello globale. Le liste dei vini di queste aziende continuano a elevare l’esperienza culinaria e vinicola per gli amanti del buon cibo e del buon vino in tutto il mondo.

Ecco le liste dei vini premiate in ogni categoria.

Best Long Wine List – La World’s Best Wine Lists è il primo programma di premi di questo tipo a riconoscere l’importanza cruciale di una buona selezione di vini, indipendentemente dalle dimensioni. Ma c’è chiaramente il potenziale per una maggiore ampiezza e profondità nelle liste più lunghe, e questa categoria della Migliore Lista dei Vini Lunga valuta quelli che presentano più di 500 vini (con una bottiglia da 75 cl).

  • Asia | Aux Beaux Arts / Imperial Court MGM Grand, Macau
  • Australasia | Catalina, Sydney, New South Wales, Australia
  • Europe | Park Hotel, Vitznau, Switzerland (Global Winner)
  • Middle East & Africa | Saxon Hotel Villas & Spa, Johannesburg, South Africa
  • North America | Pappas Bros. Steakhouse, Dallas, Texas, USA
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas

Best Medium Wine List – Sulla base della dimensione dell’offerta al fine di raggiungere una valutazione equa. La categoria Miglior Carta dei Vini Media comprende liste che presentano tra 200 e 500 vini (con formato bottiglia da 75 cl).

  • Asia  | Vista, Tokyo American Club, Tokyo, Japan
  • Australasia | Supernormal, Melbourne, Victoria, Australia (Global Winner)
  • Europe | Humo, London, UK
  • Middle East & Africa | One & Only, Le Saint Géran, Mauritius
  • North America | Atomix, New York City, USA
  • South & Central America and the Caribbean | Quintonil, Mexico City, Mexico

Best Short Wine List – Gli elenchi più brevi possono essere ancora più difficili da giudicare rispetto agli elenchi più lunghi. La categoria Miglior Carta Breve dei Vini comprende liste che presentano tra 100 e 200 vini (con formato bottiglia da 75 cl).

  • Asia | Le Salon de Thé de Joël Robuchon Elements/ Le Salon de Thé de Joël Robuchon IFC Mall, Hong Kong
  • Australasia | Firedoor Restaurant, Sydney, New South Wales, Australia (Global Winner)
  • Europe | 29, Istanbul, Turkey
  • Middle East & Africa | Sabi Sabi Private Game Reserve, Johannesburg, South Africa
  • North America | Atoboy, New York City, USA

Best Micro Wine List – La World’s Best Wine Lists riconosce l’eccellenza anche nelle liste più piccole, quelle con ambizioni vinose ben al di sopra delle loro dimensioni. La categoria Miglior Micro Carta dei Vini comprende liste che presentano meno di 100 vini (con una bottiglia da 75 cl) o non più di quattro pagine.

  • Australasia | Tsunami, Mosman Park, Western Australia, Australia
  • Europe | John’s House, Mountsorrel, Loughborough, UK (Global Winner)
  • North America | Nopa, San Francisco, California, USA

Best Regional Wine List (in regione) – Questa categoria della migliore carta dei vini regionali della regione consente ai giudici di celebrare quegli stabilimenti che costruiscono stretti rapporti con i produttori di vino vicini, esibendo una profonda conoscenza della storia e del terroir della regione e promuovendo i prodotti locali.

  • Asia | Hajime, Osaka, Japan
  • Australasia | Bennelong, Sydney, New South Wales, Australia
  • Europe | La Bandiera, Civitella Casanova, Abruzzo, Italy
  • Middle East & Africa | Sabi Sabi Private Game Reserve, Johannesburg, South Africa
  • North America | Press Restaurant, St Helena, California, USA (Global Winner)
  • South & Central America and the Caribbean | K’u’uk, Mérida, Mexico

Best Regional Wine List (fuori regione)

  • Asia | 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana, Hong Kong (Italy) (Global Winner)
  • Australasia | Pearl Chablis & Oyster Bar, Melbourne, Victoria, Australia (Chablis)
  • Europe | Britannia Hotel, Trondheim, Norway (France)
  • Middle East & Africa | Archipel Restaurant, Constance Le Prince Maurice, Poste de Flacq, Mauritius
  • North America | RPM Italian, Washington DC, USA

Best Champagne & Sparkling Wine Selection . La categoria Miglior Carta degli Champagne e dei Vini Spumanti evidenzia elenchi che si concentrano quasi esclusivamente su questa gamma di vini in rapida espansione o che presentano una selezione particolarmente forte all’interno di un’offerta più ampia.

  • Asia | 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana, Hong Kong
  • Australasia | Quay, Sydney, New South Wales, Australia
  • Europe |Park Hotel, Vitznau, Switzerland (Global Winner)
  • Middle East & Africa | Blue Penny Cellar, Constance Belle Mare Plage, Poste de Flacq, Mauritius
  • North America | March, Houston, Texas, USA
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas

Best Dessert & Fortified Wine Selection – La categoria della migliore selezione di vini liquorosi e da dessert. Questa categoria riconosce elenchi che presentano una gamma, una profondità e una selezione impressionanti di questi stili di vino riccamente vari, che possono trovare posto in qualsiasi fase di un pasto.

  • Asia | Restaurant Petrus at Island Shangri-La, Hong Kong
  • Australasia | Jonah’s Restaurant and Boutique Hotel, Palm Beach, New South Wales, Australia
  • Europe | Park Hotel, Vitznau, Switzerland (Global Winner)
  • Middle East & Africa | Blue Penny Cellar, Constance Belle Mare Plage, Poste de Flacq, Mauritius
  • North America | The Umstead Hotel & Spa, Cary, North Carolina
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas

Best Organic Wine List

  • Asia | Grand Lisboa Palace, (Grand Buffet, Hua Ting, Mesa by José Avillez, Palace Garden, Zuicho)
  • Australasia | Otto, Brisbane, Queensland, Australia
  • Europe | Jack’s Brasserie, Hotel Schweizerhof Bern & Spa, Bern, Switzerland
  • Middle East & Africa | Jing Restaurant, Constance, Halaveli, Maldives
  • North America | Barcelona Wine Bar, Washington DC, USA (Global Winner)

Best Sake Selection (fuori dal Giappone) – La categoria Best Sake List fuori dal Giappone evidenzia gli elenchi che si concentrano quasi esclusivamente sul sake o che presentano una selezione particolarmente forte di sake all’interno di un’offerta più ampia.

  • Australasia | Tsunami, Mosman Park, Western Australia, Australia
  • Middle East & Africa | Jing Restaurant, Constance, Halaveli, Maldives
  • North America |Sushi Nakazawa, New York City, USA (Global Winner)

Best Spirits Selection – World’s Best Wine Lists riconosce l’eccitante qualità e la gamma di liquori provenienti da tutto il mondo e la loro capacità di intensificare l’inizio o la fine di un pasto memorabile e speciale. La categoria Best Spirits List premia quegli stabilimenti che vanno oltre gli altri nella selezione dei liquori.

  • Australasia | Society, Melbourne, Victoria, Australia
  • Europe | Nobelhart und Schmutzig, Berlin, Germany
  • Middle East & Africa | Saxon Hotel Villas & Spa, Johannesburg, South Africa
  • North America | March, Houston, Texas, USA
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas (Global Winner)

Best By-the-Glass Wine List with Coravin® – Le offerte al bicchiere nei bar e nei ristoranti di tutto il mondo si sono espanse rapidamente negli ultimi anni. Diverse sono le soluzioni tecniche disponibili per assecondare questa evoluzione, garantendo la conservazione dei vini fino all’ultimo bicchiere, ma soprattutto è il sistema di conservazione Coravin® ad aver trasformato radicalmente questa sezione delle carte dei vini di tutto il mondo.

  • Asia |  Restaurant Petrus at Island Shangri-La, Hong Kong
  • Australasia | Society, Melbourne, Victoria, Australia
  • Europe | The Lecture Room & Library at Sketch, London, UK (Global Winner)
  • Middle East & Africa | Blue Penny Cellar, Constance Belle Mare Plage, Poste de Flacq, Mauritius
  • North America | San Francisco Wine Society, San Francisco, California, USA
  • South & Central America and the Caribbean | K’u’uk, Mérida, Mexico

Best By-the-Glass Wine List without Coravin® – Anche se l’enorme potenziale del sistema di conservazione Coravin® è ampiamente riconosciuto, molti bar e ristoranti offrono ancora vino al bicchiere utilizzando altri sistemi o addirittura nessuno, poiché alcuni sommelier hanno una preferenza ideologica nel vedere una particolare bottiglia consumata tutta in una volta in un’occasione particolare anziché prolungare la sua vita per un periodo di settimane o mesi.

  • Asia | Imperial Court, MGM Grand, Macau
  • Australasia |  Chin Chin, Sydney, New South Wales, Australia
  • Europe | VIN Bjørvika, Oslo, Norway (Global Winner)
  • North America | The Barrel Room, San Francisco, USA

Best Wine Bar List – Le enoteche di tutto il mondo sono una parte preziosa della cultura del vino di oggi, anche se è difficile raggiungere una definizione precisa e anche se i confini tra bar e ristoranti possono spesso essere labili. La World’s Best Wine Lists adotta come definizione operativa di wine bar un locale in cui è possibile e consueto ordinare solo un bicchiere o due di vino e dove il focus è direttamente sulla carta dei vini.

  • Australasia | Marion Wine, Fitzroy, Victoria, Australia
  • Europe | VIN Bjørvika, Oslo, Norway
  • North America |Wine Bar George, Lake Buena Vista, Florida, USA (Global Winner)

Best Hotel Wine List – Molti dei migliori ristoranti del mondo si trovano nei migliori hotel di tutto il mondo, con ambienti diversi come ville sulla spiaggia, rifugi naturali o chalet su montagne innevate. A questi è dedicata la categoria Carta dei Vini dei Migliori Hotel.

  • Asia | Restaurant Petrus at Island Shangri-La, Hong Kong
  • Australasia | Jonah’s Restaurant and Boutique Hotel, Palm Beach, New South Wales, Australia
  • Europe | Park Hotel, Vitznau, Switzerland
  • Middle East & Africa | Archipel Restaurant, Constance Le Prince Maurice, Poste de Flacq, Mauritius
  • North America  | The Little Nell, Aspen, Colorado, USA (Global Winner)
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas

Most Original Wine List – La categoria Carta dei vini più originale presenta liste che presentano una selezione insolita di vini o una personalità particolare che le caratterizza. Le liste di successo dimostrano non solo una profonda conoscenza dei vini, ma una visione chiara che riflette l’esperienza e la passione dei loro creatori.

  • Asia | Mesa by José Avillez, Grand Lisboa Palace, Macau
  • Australasia | Supernormal, Melbourne, Victoria, Australia
  • Europe | Tasca d’Almerita, Capofaro, Salina, Italy
  • Middle East & Africa | Sabi Sabi Private Game Reserve, Johannesburg, South Africa
  • North America | Contento, New York City, USA (Global Winner)
  • South & Central America and the Caribbean | Quintonil, Mexico City, Mexico

Best Designed Wine List – Le categorie delle prime edizioni delle World’s Best Wine Lists erano incentrate sull’ambizione, l’innovazione e la passione del ristoratore o del sommelier nella selezione di vini interessanti e vari. Tuttavia, divenne presto evidente ai giudici, mentre studiavano centinaia di carte ogni anno, che un aspetto che influenzava in modo significativo la capacità di un ospite di apprezzare il processo di selezione dei vini era l’aspetto, la chiarezza e la navigabilità della carta dei vini stessa. Troppo spesso il design è il tallone d’Achille di elenchi altrimenti buoni o ottimi.

  • Asia | Kuda Villingili, Malé, Maldives
  • Australasia | Society, Melbourne, Victoria, Australia
  • Europe | 29, Istanbul, Turkey
  • Middle East & Africa | Cyann Restaurant, Mahé, Seychelles
  • North America | March, Houston, Texas, USA (Global Winner)
  • South & Central America and the Caribbean | Graycliff Hotel & Restaurant, Nassau, Bahamas

Best New Wine List – Ogni anno nascono nuovi ristoranti e con essi vengono sottoposte a valutazione nuove carte dei vini. I giudici delle migliori carte dei vini del mondo hanno deciso che, poiché le nuove cantine richiedono del tempo per essere sviluppate, sarebbe giusto stabilire una categoria per la migliore nuova carta dei vini.

  • Australasia | Society, Melbourne, Victoria, Australia (Global Winner)
  • Europe | Humo, London, UK
  • North America | Naro, New York City, USA

Best Value Wine List – Non è possibile dare un prezzo alla gioia di visitare alcuni dei migliori ristoranti e bar del mondo, siano essi grandi o piccoli, nel centro città o nei quartieri locali. È comunque possibile fare qualche valutazione sul rapporto qualità prezzo rappresentato nelle diverse carte dei vini.

  • Europe | La Bandiera, Civitella Casanova, Abruzzo, Italy (Global Winner)
  • Middle East & Africa | Saxon Hotel Villas & Spa, Johannesburg, South Africa
  • North America | Terzo, Minneapolis, Minnesota, USA

Best Cruise Line / Ship Wine List in the World 2023

  • The World Residences at Sea (Global Winner)
  • MSc World Europa

The Wine List of the Year 2023

  • Europe | Park Hotel, Vitznau, Switzerland (Global Winner)

Champions’ League Winners

Champions’ League Best By-the-Glass Wine List 2023

  • Park Hotel Vossevangen

Champions’ League Best Champagne & Sparkling Wine List 2023

  • Domaine Les Crayères

Champions’ League Best Dessert & Fortified Wine List 2023

  • Robuchon au Dôme

Champions’ League Best Spirits List 2023

  • The Barn at Blackberry Farm

Champions’ League Best Overall Wine List 2023

  • Eleven Madison Park

Il Maestro Alessandro Crudele in concerto con la Philharmonia Orchestra al Britten Theatre di Londra

Il 12 Ottobre 2023, al Britten Theatre di Londra concerto da non perdere della rinomata Philharmonia Orchestra sotto la direzione del Maestro Alessandro Crudele.

Philharmonia Orchestra con il Maestro Alessandro Crudele: Un’Esibizione di Musica Italiana ed Inglese

Concerto da non perdere il prossimo 12 ottobre 2023, alle 18: al Britte Theatre di Londra si esibirà la rinomata Philharmonia Orchestra sotto la direzione del Maestro Alessandro Crudele presso il Britten Theatre.

L’evento, presentato da ICI London, offre agli amanti della musica un’occasione unica di immergersi nell’universo sonoro di due grandi nazioni: l’Italia e l’Inghilterra. Il programma del concerto comprende opere di Edward Elgar, Ottorino Respighi e Benjamin Britten, tutte eseguite con maestria dalla Philharmonia Orchestra.

Una conversazione tra musica e storia

Il concerto inizia con la Serenade for Strings di Edward Elgar, un capolavoro che incarna l’esuberanza giovanile del compositore inglese e la ricerca di temi popolari, variazioni e la riscoperta della musica antica. Ottorino Respighi ci porta poi nel mondo delle “Antiche danze e arie per liuto Suite III,” una testimonianza della sua abilità nel combinare il passato con il presente attraverso la musica. Il concerto culmina con la Sinfonietta Op. 1 di Benjamin Britten, un’opera che riflette il genio creativo del compositore inglese.

Prima del concerto, il noto conduttore radiofonico Andrew McGregor della BBC Radio 3 converserà con il Maestro Crudele. Saranno in grado di esplorare il legame tra la musica romantica italiana e inglese, aprendo una finestra sulla bellezza e la profondità di queste composizioni.

Inoltre, in questa occasione, il Maestro Crudele presenterà il suo ultimo album al pubblico britannico, un lavoro che include musiche di Elgar (Violin Concerto) e Britten (Four Sea Interludes from Peter Grimes). Sarà un momento emozionante per gli appassionati di musica classica.

Ecco il programma dell’Evento:

  • Ore 18:00: Apertura delle porte per i possessori di biglietti.
  • Ore 18:45: Apertura delle porte per il pubblico generale.
  • Ore 19:00: Conversazione tra Andrew McGregor e il Maestro Crudele.
  • Ore 19:30: Chiusura delle porte. Inizio del concerto.
  • Ingresso Gratuito. Prenota Ora.

Ecco alcuni dettagli sulle personalità chiave di questo evento straordinario:

Alessandro Crudele: Artista di Linn Records, Crudele ha ricevuto acclamazione per il suo album con le opere orchestrali di Ottorino Respighi nel giugno 2022. Durante la sua carriera di direttore d’orchestra, ha collaborato con prestigiose orchestre, tra cui la Philharmonia Orchestra, la London Philharmonic Orchestra e molte altre.

Andrew McGregor: Presenta Record Review su BBC Radio 3, dove esamina attentamente le uscite settimanali di musica classica, con notizie e raccomandazioni. È anche un musicista poliedrico, in grado di suonare piano, violino, voce e organo.

Philharmonia Orchestra: Un’orchestra sinfonica di classe mondiale, con una storia che annovera grandi artisti come Herbert von Karajan, Otto Klemperer, Wilhelm Furtwängler, Arturo Toscanini, Riccardo Muti ed Esa-Pekka Salonen. Basata a Londra presso il Royal Festival Hall del Southbank Centre, la Philharmonia crea performance emozionanti per un pubblico globale.

Questo concerto promette di essere un’esperienza musicale indimenticabile, un incontro tra due grandi tradizioni musicali che si fondono in un’unica armonia. Non perdete questa straordinaria opportunità di vivere la bellezza della musica italiana ed inglese nella vibrante atmosfera del Britten Theatre. Prenotate il vostro posto ora e preparatevi ad essere trasportati in un mondo di note e melodie che vi lasceranno senza fiato.

La Dante in Cambridge Best Language Teaching Centre per il 2023

Anno importante per la Dante in Cambridge, il centro italiano di cultura che è stato premiato come Best Language Teaching Centre 2023.

Best Language Teaching Centre: per il 2023 il migliore è La Dante in Cambridge

Il 2023 è stato un anno importante per La Dante in Cambridge, Italian Cultural Centre che opera per la promozione e la conoscenza della lingua e della cultura italiana. Il Centro ha conquistato il premio come Best Language Teaching Centre 2023.

Un riconoscimento importante che arriva dopo l’onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel 2021 e due nominations nel 2022 per Business Chameleon e Lockdown Leader.

“Sono particolarmente grata al Presidente Mattarella che mi ha concesso l’onorificenza di Cavaliere della Stella d’Italia OSI nel 2021 – dichiara Giulia Portuese, direttrice e fondatrice del Centro – in un periodo in cui eravamo in alto mare, cercando di sopravvivere al Covid come scuola online, con tutte le difficoltà che molti business e scuole hanno avuto in quel periodo. Questi riconoscimenti sono i benvenuti e frutto, senza alcun dubbio, della serietà e dedizione del team di marketing e degli insegnanti per la promozione dell’italiano e dello spagnolo. Sono riconoscente in particolar modo a Gilda Notarbartolo (Marketing Manager dal 2019, n.d.r.) per la promozione dell’italiano e dello spagnolo che gestisce egregiamente da diversi anni. Insieme abbiamo sviluppato, negli anni, uno European Cultural Centre che è ormai una perla per l’insegnamento delle lingue e culture, un centro prestigioso riconosciuto nel mondo”.

Come ci spiegano a La Dante in Cambridge, la maggior parte delle scuole di lingue hanno solo un riconoscimento come centro di esami mentre loro sono riconosciuti come Centro di esami per le tre lingue che offre:

  •     PLIDA per esami di itaiano e per il B1 per l’acquisizione della cittadinanza italiana
  •     DELE exam per gli esami di spagnolo
  •     Trinity College Examination Centre e Cambridge Preparation Centre per l’inglese.

“Questo premio ci inorgoglisce molto – aggiunge Gilda Notarbartolo – un riconoscimento ufficiale che rappresenta una conferma dell’eccellenza del lavoro svolto a La Dante. La nostra è anche un’attività che richiede di adattarci di volta in volta al periodo che viviamo e alle persone che entrano in contatto con la scuola. Avendo un rapporto quotidiano sia con i nostri insegnanti che con i nostri studenti, ho buona cognizione del servizio che La Dante in Cambridge offre, e del lavoro che il team di insegnanti e di Marketing, insieme alla nostra direttrice Giulia Portuese, hanno fatto negli anni. Mi arrivano feedback dai nostri studenti e ammetto che anche per me è tangibile la qualità dei professionisti che si sono formati e hanno fatto training a La Dante in Cambridge rispetto a tutor che arrivano da altri percorsi e che usano metodi diversi. Quindi non potrei essere più felice di questo premio che davvero tutti a La Dante meritano. L’amore e la passione per le lingue e la cultura, la cui diffusione rappresenta la nostra missione, ci gratificano. Ancora di più con un premio ufficiale.  Il passaparola tra i nostri studenti ha sempre aiutato La Dante a conquistare nuovi iscritti, questo premio sarà senz’altro un’occasione in più per mostrarci all’esterno e un ottimo biglietto da visita per chi non ci conosce ancora”.

Ma qual è stata la strada che ha portato La Dante in Cambridge fino alla prestigiosa gratificazione conquistata quest’anno? Qual è la storia di questo Centro diventato nel tempo, e attraverso mille difficoltà, un punto di riferimento imprescindibile per chi desidera conoscere veramente la lingua e la cultura italiana?

“Ho fondato La Dante in Cambridge nel 2008 – racconta la fondatrice Portuese – grazie ad una collaborazione con Francine Rouanet-Democrate dell’Alliance Française di Cambridge. All’epoca non c’erano corsi per bambini in italiano e volevo offrire questa opporunità alla comunità di Cambridge e specialmente a quella italiana stabilita qui. Da lì dopo un processo di ricerca mentre lavoravo alla Cambridge University Press, mi sono resa conto del bisogno non solo per i bambini ma per gli adulti. Gli abitanti di Cambridge come cradle of culture hanno un immenso amore per l’Italia e la cultura, sicche’ all’epoca La Dante in Cambridge nacque come Italian Cultural Centre dove poter imparare lingua e cultura, poi negli anni si è evoluto, offrendo altre lingue, inglese nel 2011 e spagnolo nel 2018 e divenne European Cultural Centre. E’ una no profit, riconosciuta anche dalla Dante Alighieri Society a Roma che ora si chiama Dante Global con 400 uffici in tutto il mondo”.

Fiore all’occhiello è, dal 2011, Radio Dante Cambridge, un programma di podcast in tre lingue che parla di cultura, cinema, viaggi, cibo, differenze culturali ed è gestito da volontari.

“Radio Dante – ci spiega Notarbartolo – è nata grazie all’idea di Giulia e fino alla pandemia veniva trasmessa anche su Cambridge 105 Radio, nei cui studi andavamo a registrare le nostre trasmissioni. Ci siamo dovuti adattare ai cambiamenti che il lockdown ha comportato ed è diventato un podcast che adesso possiamo registrare ovunque, che sia Italia, Inghilterra o Spagna. Diventa un strumento extra per l’apprendimento delle lingue per i nostri studenti più avanzati ma anche un link importante con i nostri Paesi d’origine e i protagonisti della nostra cultura”.

Inevitabile a questo punto, parlare con La Dante in Cambridge anche del periodo pandemico e di come una struttura “in evidenza” come questa, sia riuscita a gestire tutta la sua attività didattica in modo alternativo e creativo, cosicché nessun allievo fosse penalizzato ulteriormente da una situazione già di per sé particolarmente complicata.

“Durante il periodo Covid c’é stato bisogno di molta più empatia con il team dell’amministrazione e degli insegnanti che naturalmente avevano, a volte, difficoltà nel gestire tutto online” così Giulia Portuese spiega la trasformazione digitale del Centro “che ha avuto ingenti fondi dal governo inglese per il training ed il sostentamento delle attività non solo didattiche ma amministrative e tecniche.

“Sia io che Gilda ci siamo occupate del team, non solo con corsi di training intensivi su come fare lezioni online, nuove piattaforme, ma anche con una grande empatia per chi non aveva conoscenze tecniche, seguendoli di persona. I risultati sono stati esemplari, il team si é evoluto e abbiamo sviluppato conoscenze tecniche che condividiamo giornalmente con il team stesso ed i nuovi insegnanti che si uniscono a noi. Non é stato facile, ma vedendo l’attitudine di perseveranza nel gruppo, anch’io ho sviluppato una nuova scuola online che dà nuove opportunità a tutto il team che lavora non solo da UK ma anche dall’Italia e dalla Spagna”.

“I nostri corsi online si svolgono su Zoom con il supporto di Google Classroom e di una piattaforma per la fruizione dei testi online – spiega Gilda Notarbartolo – Abbiamo inoltre un ottimo sistema di comunicazione tra studenti e tutor, e di risorse condivise online tra i team di insegnanti e di Marketing e Amministrazione. Quindi tutto si svolge nel modo più fluido possibile”.

Le classi in persona invece si tengono nella zona più comoda e centrale di Cambridge, in aule che affittiamo per i nostri studenti e insegnanti, tra la Wesley Methodist Church, la St Matthew Church e la St Matthew School. Attualmente le classi di gruppo dei bambini sono quelle che si tengono sempre in persona, ma anche per i nostri studenti più piccini offriamo opzioni one-to-one online o in presenza.

“Si tratta di circa 350 studenti (ogni anno, n.d.r.) tra corsi per adulti e per bambini. Abbiamo un’offerta molto variegata che copre tutte le età, i livelli e le necessità di studio: dal language learning per business, alla preparazione di esami, a corsi di lingua richiesti per puro piacere e per viaggiare”.

In definitiva, quindi, ad oggi La Dante in Cambridge si presenta come una scuola ibrida con 80% di corsi online e 20% dal vivo, e studenti che arrivano da tutto il mondo: Europa, Argentina, Giappone e naturalmente da UK. Ma per il futuro, come si propone questo Centro sempre più all’avanguardia?

“Che sia una life changing experience per chi, come noi, ama esplorare lingue e culture – rivela Portuese – che sia in espansione, sempre in empatia con i bisogni delle comunità locali, che abbracci progetti che siano di utilità sociale, che offra la migliore esperienza linguistica ad ogni studente, che agisca come ponte fra le tre culture, che possa ampliare l’offerta di lingue nel futuro.Spero di lasciare una legacy importante che continui negli anni e di darla in gestione a persone più giovani di me che continuino il percorso eccellente degli ultimi 13 anni”.

E conclude con una massima: “Per gli anziani imparare una lingua stimola il cervello e riduce l’Alzheimer. Il linguista Stephen Krashen dice: per mantenere il cervello attivo bisogna leggere, bere caffé ed imparare le lingue”.

Non potremmo che essere più d’accordo.

Ecco l’album delle foto ricordo di La Dante in Cambridge:

Decorex 2023: eccellenze italiane alla rassegna del design di interni

Aziende italiane di eccellenza in prima fila al prossimo Decorex, uno dei più importanti eventi di interior design che si terrà all’Olympia di Londra dal 8 al 11 ottobre.

La prossima domenica prende il via la 45° edizione di Decorex , dal 1978 uno degli eventi di interior design più importanti di Europa.

Un’occasione unica di networking commerciale con oltre 200 espositori tra storiche conferme e talenti emergenti.

Tra questi anche alcune eccellenze del Made in Italy come Officine Gullo di Firenze, hanno uno showroom in South Kensigton e sono specialisti in cucine di metallo di lusso.

Altro artista nel metallo, è Villi Zanini di Cornuda di Treviso anche se nel suo caso sono vere e proprie opere d’arte di ferro battuto.

Ditte spesso nate grazie alle abilità artigianali individuali, hanno avuto le capacità i di adeguarsi ai tempi sia in termine di management aziendale, sia mantenendo un equilibrio tra tecnologia e tradizioni artigianali.

E’ il caso de Il Bronzetto Srl specialista dell’illuminazione o della Glass Design Srl entrambe di Firenze, ma specialista in lavabi di lusso, mobili ed accessori per il bagno.

La Erre Erre Diffusion srl , molto apprezzata dalle case d’alta moda, sarà presente alla Decorex con i suoi tessuti e tendaggi dallo stile classico e raffinato.

Un altro espositore italiano che vanta un portfolio di clienti prestigiosi è l’Emiliana Parati leader nella produzione di rivestimenti murali. Per citarne alcuni: Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Blumarine.

Qui potete trovare  lista completa degli espositori: https://www.decorex.com/en/exhibitors.html#/exhibitors/

Ci sono diverse tipologie di biglietto a seconda delle vostre esigenze, (https://www.decorex.com/en/visit/your-ticket.html), scontato se losi acquista prima dell’8 di ottobre.

Il biglietto dà inoltre la possibilità di assistere alle Design Talks con esperti di settore (interior designers, stilisti, giornalisti); ogni giorno ha diversi incontri in programma, qui potete trovare il calendario giornaliero: Design Talks Agenda | Decorex .

Per gli orari di apertura il London Olympia segue il seguente orario: da domenica 8 a martedì 10 ottobre dalle 10.00 alle 18.00 e mercoledì 11 ottobre dalle 10.00 alle 17.00.

Causa lavori di ristrutturazione non ci sarà possibilità di parcheggio e si consiglia pertanto l’uso dei mezzi pubblici.

BUM BUM BUM: presentata alla Estorick Collection of Modern Italian Art l’opera prima di Luisella Mazza

Tra le foto in bianco e nero della mostra di Lisetta Carmi alla Estorick Collection of Italian Modern Art, di Londra, venerdì scorso la giovane scrittrice italiana Luisella Mazza, in conversazione con Marco Mancassola, ha presentato il suo primo libro, Bum Bum Bum.

Un progetto editoriale nato tre anni fa durante il corso di scrittura creativa organizzato dallo stesso Marco Mancassola (Londra scrive) che  per primo ha creduto nelle potenzialità della storia della sua allieva e che ne ha curato l’editing.

La giovane scrittrice ha ricordato aneddoti sul percorso creativo fino all’incontro con la Fazi Editore che ha pubblicato Bum Bum Bum nella collana libri comici Le Meraviglie.

Il firmacopie dopo la presentazione del libro Bum Bum Bum di Luisella Mazza alla Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra il 29 settembre 2023 (ph. LN24 / R. Leotti).
Il firmacopie dopo la presentazione del libro Bum Bum Bum di Luisella Mazza alla Estorick Collection of Italian Modern Art di Londra il 29 settembre 2023 (ph. LN24 / R. Leotti).

Come confessa candidamente Luisella Mazza, quello che forse l’ha preoccupata nello scrivere è stato proprio che il libro risultasse divertente, visto e considerando la situazione drammatica in cui versava il protagonista.

Lui si chiama Oscar, un insegnante di tango argentino che viene lasciato dalla fidanzata con cui gestisce una scuola di ballo, ritrovandosi così in mezzo a una strada: senza lavoro e senza casa.

Se questo già non bastasse, ci si mette pure il cuore a fare le bizze, prima battendogli all’orecchio con un rumore sempre più forte e poi comunicando con musica pop italiana e poesie medievali.

Oscar è anche straniero quindi non ha tutta questa dimestichezza con la lingua del Bel Paese, cosa vorrà mai dirgli il suo cuore?

Una situazione paradossale e tragicomica che stravolge questo fuori sede anche nella vita, ma sarà proprio questo suo cuore matto (giusto per citare un titolo delle tante canzoni nel libro) il più grande alleato per la sua rinascita.

Nel corso della presentazione non sono mancate la lettura di alcuni passaggi del libro, cominciando proprio dalla prima pagina letta dalla presentatrice Ornella Tarantola ad inizio serata.

A concludere l’incontro la sessione di Q&A  con domande che hanno spaziato dalla scelta del titolo alla routine di scrittura di Luisella Mazza.

in quest’ambito l’autrice confida che le parti più  divertenti del libro sono state quelle scritte di getto, senza seguire uno schema.

Altra curiosità, la Mazza legge tutto quello che scrive ad alta voce, con buona pace dei suoi vicini di casa che a suo dire sono ormai avvezzi a questa sua abitudine.

Questa settimana le presentazioni si sposteranno in Italia, tra le tappe ricordiamo Torino il 5 ottobre al Circolo dei lettori (ingresso libero fino ad esaurimento posti).

Si parla di Commercio internazionale al prossimo Wednesday Business di Uk Confederation

Sarà dedicato al Commercio internazionale il prossimo First Wednesday Business Networking Event, organizzato da Uk Confederation in collaborazione con Institute of Directors (IoD) International Trade Group, in programma il 4 ottobre al National Liberal Club di Londra (Whitehall).

Mentre l’autunno fa la sua comparsa e il mondo degli affari riprende vigore, un evento di spicco è in procinto di animare il panorama dell’ottobre. La Uk Confederation in collaborazione con il Gruppo di Commercio Internazionale dell’Istituto dei Direttori (IoD), dedica il prossimo First Wednesday Business Event al tema del Commercio internazionale.

Il prossimo First Wednesday Business Networking Event di Uk Confederation è dedicato al Commercio internazionale

Si terrà mercoledì 4 ottobre 2023 dalle 18 alle 20 nella storica Sala da Fumo del prestigioso National Liberal Club, situato nel cuore di Whitehall (National Liberal Club, 1 Whitehall Place, Londra SW1A 2HE) il prossimo “First Wednesday Business Networking Event” che offre un’opportunità esclusiva per stabilire connessioni con professionisti che condividono l’ineresse per il commercio internazionale.

Questo evento organizzato da Uk Confederation in collaborazione con  promette una serie di vantaggi:
  1. Conoscenza: Avrete accesso a preziose conoscenze e approfondimenti da parte di esperti del settore.
  2. Connessioni: Potrete costruire relazioni significative con professionisti simili a voi, aprendo la porta a potenziali collaborazioni future.
  3. Opportunità Globali: L’evento offre l’opportunità di esplorare nuovi orizzonti e di aprire porte a opportunità commerciali internazionali.

L’appuntamento è imperdibile per coloro che desiderano espandere le proprie attività di commercio internazionale e desiderano arricchire le proprie competenze e reti professionali.

Per assicurarsi un posto in questo entusiasmante evento, è sufficiente cliccare sul link di registrazione.

La Philharmonia Orchestra e il Maestro Alessandro Crudele in concerto al Britten Theatre

L’Iic di Londra presenta la Philharmonia Orchestra e il Maestro Alessandro Crudele in concerto al Britten Theatre di Londra.

Tanta musica e non solo al Britten Theatre di Londra con la Philharmonia Orchestra e il Maestro Alessandro Crudele

Gli eventi londinesi dedicati alla musica classica italiana continuano nel mese di ottobre con serate dall’alto tasso qualitativo e d’intrattenimento. E cosa c’è di meglio di un concerto tenuto da una delle orchestre più importanti del panorama mondiale, dirette da un Maestro italiano rinomato come artista e come direttore? Una talk che precede tale concerto, con il sopracitato Maestro e il conduttore di Record Review, della BBC Radio, esperto di musica classica. Ed è proprio questo ciò che attende gli ospiti del Britten Theatre, nell’evento presentato dall’Istituto Italiano di Cultura a Londra e che vede la Philharmonia Orchestra e il Maestro Alessandro Crudele in concerto il 12 ottobre.

La serata sarà introdotta da Andrew McGregor, della BBC Radio, in conversazione con il Maestro Crudele, che parlerà del rapporto tra la musica tardo-romantica italiana e quella inglese. In questa occasione, il Maestro Crudele presenterà al pubblico inglese il suo ultimo album, con musiche di Elgar (Concerto per violino) e Britten (Four Sea Interludes from Peter Grimes).

Il programma comprende la Serenata per archi di Edward Elgar, le Antiche danze e arie per liuto Suite III di Ottorino Respighi e la Sinfonietta Op. 1 di Benjamin Britten. Questi grandi pezzi del primo Novecento dimostrano l’esuberanza giovanile dei due compositori inglesi, la ricerca di temi popolari, le loro variazioni e la riscoperta della musica antica, come nel caso di Respighi.

L’evento nel dettaglio

La serata si tiene presso il Britten Theatre di Londra, il 12 ottobre, con i seguenti orari:

  • Ore 18.00: Apertura porte per i possessori di biglietto.
  • Ore 18.45: Apertura al pubblico.
  • Ore 19.00: Andrew McGregor in conversazione con il Maestro Crudele.
  • Ore 19.30: Chiusura delle porte. Inizio del concerto.

L’evento è prenotabile qui.

La musica tra Italia e Inghilterra

Il concerto, e la serata, intende sottolineare il rapporto della musica tardo romantica italiana e inglese proponendo brani che spaziano da Respighi a Britten, il tutto commentato e analizzato precedentemente da due voci eminenti del campo musicale classico.

Alessandro Crudele è infatti un artista di Linn Records e la sua prima pubblicazione è stata l’acclamato album di opere orchestrali di Ottorino Respighi nel giugno 2022. Nella sua carriera di direttore d’orchestra, Alessandro Crudele ha lavorato con la Philharmonia Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, le Sinfonie di Berlino e Bamberg, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, la Malaysian Philharmonic Orchestra e molte altre.

Andrew McGregor presenta Record Review (BBC Radio 3), dove analizza in modo approfondito le uscite di musica classica della settimana, con notizie e consigli. Suona pianoforte, violino, voce e organo.

La Philharmonia Orchestra è invece un’orchestra sinfonica di livello mondiale. Herbert von Karajan, Otto Klemperer, Wilhelm Furtwängler, Arturo Toscanini, Riccardo Muti ed Esa-Pekka Salonen sono solo alcuni degli artisti associati alla Philharmonia. Ha sede a Londra presso la Royal Festival Hall del Southbank Centre.

Image Credits: PH. Luca Migliore.

The Italian Effect: la mostra d’arte che celebra l’Italia all’Iic di Londra

Otto artisti per The Italian Effect: la mostra d’arte che celebra l’Italia all’Iic di Londra dal 3 al 27 ottobre.

Tra cultura e valori ecco The Italian Effect: la mostra d’arte che celebra l’Italia all’Iic di Londra

Ora che l’estate è giunta al termine, l’arte italiana e gli eventi dedicati a essa sono tornati a riempire di date il calendario di settembre e ottobre. E tra questi, non potevano mancare quelli organizzati o sostenuti dall’Istituto Italiano di Cultura a Londra. Ma questa volta non si celebrano artisti e opere connazionali, tutt’altro. Lo scopo di The Italian Effect, questo il nome della mostra, è proprio quello di mostrare che effetto ha il nostro Paese nei confronti degli artisti stranieri, nello specifico quelli britannici.

L’evento si durerà tutto ottobre, dal 3 al 27, dal lunedì al venerdì, dalle 10:00 alle 17:00 presso la sede dell’Iic di Londra. Inoltre è possibile prenotare gratuitamente il proprio ingresso per una visita privata il 3 ottobre.

La mostra è curata da Stephen Farthing, RA e sostenuta dall’Iic e presenta una selezione di opere d’arte di artisti residenti nel Regno Unito che, per un motivo o per l’altro, hanno scelto di influenzare i loro sforzi creativi con contenuti tratti dalla cultura italiana. Alcuni di questi artisti hanno un rapporto duraturo con la cultura italiana, altri hanno avuto un incontro breve ma fondamentale per il loro processo creativo.

Il punto della mostra è che oggi, le accademie hanno poca influenza sulle ragioni che spingono un artista a viaggiare dal Regno Unito all’Italia. Tuttavia, quest’ultima è uno dei pochi Paesi in cui la cultura del passato rimane visibile ovunque, sia come oggetti concreti sul territorio sia come parte integrante della nostra percezione della società odierna. Questo è il motivo principale per cui gli artisti desiderano recarsi in Italia per affinare la propria arte.

Otto artisti per una mostra

The Italian Effect ospita le opere di otto artisti britannici influenzati dalle loro esperienze e rapporti con l’Italia. Durante la mostra gli ospiti potranno ammirare le opere di:

  • David Austen + Josephine Baker + Stephen Farthing
  • Mali Morris  + Stephen Nelson + Joseph Tilson 
  • Jake Tilson + Mark Wallinger

Mercato del vino nel Regno Unito: gli italiani hanno conquistato i consumatori

La Gran Bretagna non ne produce, ma gli inglesi ne bevono sempre di più: per questo il mercato del vino nel Regno Unito è diventato importantissimo anche per i produttori italiani.

Il Mercato del Vino nel Regno Unito, una crescita continua

Il Regno Unito occupa una posizione di grande rilievo nel commercio globale del vino, principalmente a causa della sua limitata produzione locale, che ha portato il Paese a importare vini da tutto il mondo. Per questo i produttori italiani hanno sempre guardato con interesse a questo mercato promettente, e grazie alla bonta del prodotto, hanno saputo conquistarsi nel tempo posizioni di assoluto rilievo nel cuore e nelle preferenze dei consumatori britannici e nel mercato del vino del Regno Unito.

La crescita esponenziale del mercato del vino nel Regno Unito dipende da molti fattori che negli ultimi 15 anni hanno contribuito a modificare le abitudini dei consumatori britannici e ad aumentare il consumo. Perfino nei tradizionali pub, il vino proveniente da ogni dove, anche quello italiano, ha conquistato un posto al fianco della tradizionale birra.

E poichè il mercato del vino in Regno Unito sembra voler continuare a crescere, è facile dedurre che ci sono ancora spazi che i produttori italiani possono conquistare. Per conoscere meglio questo mercato, tra l’altro, è possibile utilizzare lo studio di settore che Ita, la Italian Trade Agency di Londra ha effettuato e che ha fornito agli operatori italiani partecipanti alla Borsa del Vino Regno Unito 2023 del 4 ottobre prossimo a Londra (ne parliamo in questo articolo).

Così cambiano gli Stili di Vita e le scelte dei consumatori nel Regno Unito

L’aumento del reddito disponibile della popolazione, l’interesse crescente per la cucina italiana e i viaggi più frequenti in Europa hanno contribuito a un cambiamento significativo negli stili di vita di una parte significativa delle persone che vivono nel Regno Unito.

L’accessibilità dei voli low-cost ha amplificato il fenomeno dei viaggi in Europa, con molti inglesi che ora possiedono seconde case nei Paesi mediterranei, dove possono godere di climi temperati.

L’aumento dei consumi pro capite e delle dimensioni complessive del mercato del vino nel Regno Unito ha creato interessanti opportunità d’affari per i Paesi produttori di vino, sia tradizionali che emergenti.

Perfino i pub britannici hanno ampliato le loro offerte di vini per soddisfare la crescente domanda. Il successo della cucina italiana e la celebrità di tanti chef hanno contribuito alla crescente disponibilità di vini italiani nei ristoranti e nel settore Ho.Re.Ca. Le carte dei vini di molti ristoranti italiani, soprattutto a Londra, competono con le migliori enoteche italiane.

Mercato del Vino nel Regno Unito, ecco i dati

Nel 2022, il settore dei vini e delle bevande alcoliche ha registrato un valore di 24,2 miliardi di sterline negli scambi off-trade e on-trade, rappresentando un aumento del 5% rispetto a tre anni fa.

Il mercato on-trade sales è quello in cui i prodotti si vendono per il consumo, per esempio bar, ristoranti e pub, menrte quello off-trade sales è quello in cui i prodotti si vendono soltanto, per esempio negozi e supermercati.

A guardare bene i dati, si nota che i volumi di vendita hanno subito una piccola diminuzione del 2% rispetto al 2019, totalizzando 12.462 mila ettolitri.

La predominanza è stata del valore delle vendite off-trade, che ha raggiunto circa 12,6 miliardi di sterline, di cui 7,6 miliardi riconducibili al vino e 5 miliardi agli spirits, mentre i restanti 11,6 miliardi di sterline provengono dalle vendite on-trade, suddivisi in 8,1 miliardi di spirits e 3,5 miliardi per i vini.

Off-Trade e On-trade, successo dei vini italiani

Nell’ambito off-trade, le vendite complessive di vini e alcolici si sono mantenute inferiori ai 13 miliardi di sterline, con una vendita di 10.695 mila ettolitri nel 2022. Questi valori, sebbene leggermente superiori, si avvicinano agli anni pre-pandemici.

I vini con prezzi tra le 10-11 sterline sono stati più acquistati rispetto a quelli sopra le 12 sterline, che hanno registrato un calo del volume di vendita del 14%.

n questo ambito, i vini più venduti sono in generale quelli australiani, con 417.000 ettolitri venduti e 336 milioni di sterline di valore, seguiti dagli italiani con 237.000 ettolitri e un valore totale di 198 milioni di sterline.

Nel contesto on-trade, le pressioni dovute all’aumento del costo della vita si sono riflesse sia sui consumatori che sulle imprese. Rispetto a tre anni fa, il volume delle vendite è diminuito del 10% per i liquori, del 24% per i vini e dell’8% per la birra. La categoria degli spirits ha contribuito al recupero complessivo delle vendite, con un aumento del volume del 5% rispetto a tre anni fa.

Nel settore on-trade, i vini preferiti dai consumatori sono senza dubbio quelli italiani, con 415.000 ettolitri venduti per un valore di 1,230 miliardi di sterline, seguiti da quelli francesi, 235.000 ettolitri venduti per un valore di 917 milioni di sterline.

I dati dei Principali Paesi Produttori

Nell’ultimo anno, otto dei principali Paesi produttori vinicoli hanno mostrato perdite sia in termini di volume che di valore, ad eccezione dei vini spagnoli e sudafricani, che hanno registrato una crescita leggera. L’Australia si conferma al primo posto, con vendite di 1.597.000 ettolitri (per un valore di 1,289 miliardi di sterline, mentre la Germania è in fondo alla classifica con soli 73.000 ettolitri venduti. L’Italia, nonostante una contrazione, si posiziona al secondo posto, con 980.000 ettolitri venduti, per un valore di 790 milioni di sterline.

I Canali Distributivi del Regno Unito

Nel Regno Unito esistono due tipi principali di operatori economici che importano vino dall’Italia: le società che trattano principalmente produzioni italiane e quelle che trattano vini da più Paesi. Tuttavia, questa distinzione sta gradualmente diminuendo a causa della crescente competizione nel settore on-trade e dei cambiamenti generazionali nelle società d’importazione.

L’avvento di internet ha generato la crescita di nuovi intermediari che acquistano dai produttori italiani e vendono direttamente ai consumatori inglesi. Questi nuovi attori distributivi si concentrano spesso su nicchie geografiche o settoriali, come vini biologici o da collezione.

In conclusione il mercato del vino nel Regno Unito è in costante evoluzione, con un’ampia varietà di vini provenienti da tutto il mondo disponibili per i consumatori britannici.

Le tendenze recenti indicano una preferenza per i vini bianchi a basso contenuto alcolico, ma anche per quelli italiani. In particoalre, tra i rossi, il vino senz’altro più popolare è il Malbec, ma anche Shiraz e Merlot sono molto apprezzati. Tra i bianchi, invece, il Sauvignon Blanc è sempre quello che riscuote il maggior interesse, ma il Pinot Grigio è quello che ha vissuto l’aumento maggiore del volume di vendite negli ultimi 3 anni, pari al 10%.

L’industria del vino nel Regno Unito continua a essere influenzata da fattori economici e culturali, e rimane un settore interessante per i produttori e gli operatori del settore.

Accise, preoccupa il nuovo sistema basato sui gradi e non sul volume

Nel contesto del mercato delle bevande alcoliche nel Regno Unito, è emersa una significativa evoluzione nel sistema delle accise. Questi cambiamenti, introdotti lo scorso primo agosto per semplificare il sistema esistente, sono volti a scoraggiare il consumo di bevande ad alto contenuto alcolico. Ecco una panoramica delle nuove tariffe e delle modifiche apportate:

Una Tassazione Proporzionale – La principale novità è l’introduzione di una tassazione proporzionale basata sul grado alcolico delle bevande alcoliche. Questo rappresenta un cambiamento significativo rispetto al sistema precedente. Le categorie tassate sono state ridotte a soli tre gruppi: birra, sidro e vino/distillati.

Entrata in Vigore – Il nuovo regime delle accise è entrato in vigore dal 1° agosto 2023. Tuttavia, è importante notare che ci sarà un periodo di transizione e alcune tariffe varieranno nel corso di questo periodo.

Le Nuove Tariffe

Ecco una panoramica delle nuove tariffe:

  • Imposta su tutti i prodotti alcolici superiori al 22% ABV: £31,64 per litro di alcol puro (lpa).
  • Superamento della distinzione tra vino fermo e sparkling: questo è un passo importante per semplificare il sistema e ridurre la complessità delle tariffe.
  • Prodotti alcolici con gradazione tra l’8,5% e il 22% ABV: Saranno soggetti a un’imposta di £28,50 lpa.
  • Periodo di transizione per prodotti con ABV tra l’11,5% e il 14,5%: Per un periodo di 18 mesi, compreso tra il 1° agosto e il 1° febbraio 2025, tutti i prodotti con questa gamma di gradazione saranno tassati come se avessero un 12,5% ABV. Terminato questo periodo, le accise saranno calcolate in base all’ABV dichiarato in etichetta.
  • Sgravio per prodotti con ABV inferiore all’8,5%: Sarà previsto uno sgravio per i prodotti con una gradazione alcolica inferiore all’8,5%, venduti in contenitori di almeno 20 litri. Per questi prodotti, la tariffa sarà di £19,08 lpa per quelli con ABV compreso tra il 3,5% e l’8,4%, e di £8,42 lpa per quelli con ABV inferiore al 3,5%.

Questi cambiamenti nel sistema delle accise mirano a semplificare la tassazione delle bevande alcoliche e ad incentivare un consumo più responsabile. Sarà interessante osservare come queste modifiche influenzeranno il mercato delle bevande alcoliche nel Regno Unito nei prossimi anni.

Nota: Tutte le tariffe sono espresse in sterline (£) per litro di alcol puro (lpa).