domenica 22 Settembre 2024
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Laggiù qualcuno mi ama, da CinemaItaliaUk una proiezione per Massimo Troisi

Al Riverside Cinema di Londra, il 24 settembre, CinemaItaliaUk propone un tributo a Massimo Troisi con la proiezione del film di Marco Martone Laggiù qualcuno mi ama.

Al Riverside Cinema di Londra, la proiezione di Laggiù qualcuno mi ama

E’ un tributo a Massimo Troisi la proiezione del film di Marco Martone Laggiù qualcuno mi ama (Down There Somebody Loves Me), che CinemaItaliaUk ha organizzato per il prossimo 24 settembre alle 5pm al Riverside Cinema di Londra.

La proiezione, a cui assisterà anche l’Ambasciatore d’Italia Inigo Lambertini, permette di esplorare il genio di un attore indimenticabile attraverso un film diretto dal regista Marco Martone, che di Troisi era anche amico, e scritto dalla sceneggiatrice Anna Pavignano, compagna artistica e sentimentale dell’attore.

Il film in realtà è una sorta di documentario sviluppato attraverso film, sketches teatrali e interviste nonché audio finora inediti spezzoni audio in cui Troisi parla di se stesso, nonché di testimonianze degli artisti che con lui hanno lavorato, da Ettore Scola a Michael Radford (il regista de Il Postino).

Insieme a memorabili scene di film di Troisi e conversazioni con gli artisti che da lui sono stati anche influenzati, anche esponeti del mondo del cinema che di lui hanno scritto, tra cui Francesco Piccolo, Paolo Sorrentino, Ficarra & Picone, Goffredo Fofi, e Anna Pavignano, testimone di prima man mano del suo processo creativo che dà un incalcolabile contributo a questo film.

Qui il trailer del film:

 

 

Civilization, in mostra a Londra le foto che parlano del nostro mondo

Alla Saatchi Gallery di Chelsea è ancora possibile, fino al 17 settembre, ammirare Civilization, mostra storica che ripercorre i fili visivi della vita straordinariamente complessa e in continua evoluzione dell’umanità in tutto il mondo, attraverso gli occhi di 150 tra i fotografi migliori del globo.

Civilization: le foto che parlano del nostro mondo

Alla Saatchi Gallery di Chelsea a Londra è ancora possibile, per altri 5 giorni,  ammirare Civilization, mostra storica che ripercorre i fili visivi della vita straordinariamente complessa e in continua evoluzione dell’umanità in tutto il mondo, attraverso gli occhi di 150 tra i fotografi migliori del globo. 

Caratterizzato da molte immagini inedite, Civilization riconosce le diverse culture materiali e spirituali che compongono le società globali di oggi, in Europa, Asia, Australia, Africa e Americhe. Esplorando una vasta gamma di argomenti, dai nostri grandi successi uniti ai nostri fallimenti collettivi, Civilization: The Way We Live Now evidenzia la complessità e le contraddizioni della civiltà contemporanea.

La mostra è concepita come un viaggio attraverso otto capitoli tematici che descrivono il nostro mondo, dove siamo arrivati oggi e pone gli interrogativi per il futuro, che vede la globalizzazione distruggere le culture, ma anche la tecnologia come speranza per il miglioramento delle condizioni umane:

Si parte con il capitolo 1, HIVE: dove viviamo. Per descriverci come siamo oggi per passare poi al capitolo 2, ALONE TOGETHER: come ci relazioniamo gli uni con gli altri, in una serie di fotografie che descrivono la solitudine del nostro tempo super connesso da media e dispositivi. Poi c’è FLOW: il capitolo 3 su come muoviamo i nostri corpi e i nostri beni, seguito da PERSUASION: il potere di influenza descritto attraverso le fotografie, sui mass media e sul potere istituzionale e finanziario.

Al capitolo 5 c’è ESCAPE: come ci rilassiamo, una descrizione del tempo libero occidentale, fatto di spiagge popolate come città, alienazione della natura e ricezione della vita quotidiana di un mondo affollato, senza pause.

Il capitolo 6, CONTROL: è dedicato al mantenimento dell’ordine e della disciplina, attraverso i reportage fotografici sui tutori dell’ordine dei poveri, controllori della disciplina in un mondo di proteste contro l’ingiustizia.

Al capitolo 7 ROPTURE: rottura e disordine del sistema, con foto di tecnologie da demolire e rottamare.

Infine NEXT, capitolo 8 sui nuovi mondi all’orizzonte, la speranza in un futuro migliore all’orizzonte.

La mostra è a cura di William A Ewing e Holly Roussell Perret-Gentil, e chiuderà i battenti questa domenica, 17 settembre.

Tantissimi i fotografi in primo piano, tra cui Andreia Alves de Oliveira, Murray Ballard, Olivo Barbieri, Sonia Lenzi, Carlo Valsecchi, e Massimo Vitali.

Il curatore William Ewing è autore, docente e curatore di fotografia ed ex direttore del Musée de l’Elysée di Losanna. Ha curato le mostre della Serpentine, la Whitechapel e Barbican Galleries, alla Photographer’s Gallery, al Welcome Institute e alla Somerset House.

Holly Roussell è una curatrice e museologa specializzata in fotografia e arte contemporanea dell’Asia orientale. Attualmente è curatrice presso l’UCCA Center for Contemporary Art, a Pechino.

Il progetto è diretto da Todd Brandow, Direttore esecutivo, alla Foundation for the Exhibition of Photography di Minneapolis / Lausanne, e Bartomeu Mari, Direttore, Museum of Modern and Contemporary Art, a Seoul, in Corea.

Apericena con il cartoonist Giovanni D’Orsi alla lasagneria italiana di Bank

Un apericena del tutto particolare, sabato sera al ristorante Lasagneria Italiana di Bank, con l’esposizione delle caricature di Giovanni D’Orsi, in arte Giodo, cartoonist de “La Notizia”, giornale della Comunità Italiana a Londra.

Apericena con il cartoonist Giovanni D’Orsi alla Lasagneria italiana di Bank 

Un apericena del tutto particolare, quello che si è tenuto sabato sera presso il ristorante Lasagneria Italiana di Bank, nel cuore della City, con l’esposizione delle caricature di Giovanni D’Orsi, in arte Giodo, cartoonist de “La Notizia”, giornale della Comunità Italiana a Londra, ad arricchire il classico aperitivo all’italiana, con tanti ospiti, anche stranieri.

L’evento è stato organizzato da Aperievents Londra, come ogni fine settimana, e dal Circolo di Londra del MIE, il Movimento Italiano in Europa che è impegnato su vari fronti, da quello culturale al sostegno della comunità italiana nel Regno Unito.

A ospitare l’evento la Lasagneria Italiana di Bank, con un abbondante buffet all you can eat.

La calda serata londinese non ha tenuto lontani gli italiani e i tanti stranieri che frequentano l’aperitivo, e i presenti hanno potuto conoscere il cartoonist e apprezzarne le creazioni, anche con il patrocinio dell’Ente Bergamaschi nel Mondo UK e dei Maestri del Lavoro Sezione Regno Unito.

Giovanni D’Orsi ha un’esperienza di oltre 50 anni come cartoonist. Il suo lavoro, come manager di alberghi in differenti paesi fuori dall’Italia, lo ha portato a confrontarsi con diverse culture e tradizioni, circostanza questa che lo ha portato a maturare una coscienza critica, staccata, libera e indipendente.

Ha iniziato con le caricature dei propri colleghi, enfatizzando quegli aspetti fisici che più li contraddistinguevano, sempre con ironia e senza volgarità.

DI qui un esperienza di alcuni anni nell’Isola di Bermuda e poi a Londra con lo pseudonimo di Giodo.

Le sue caricature, orientate prevalentemente sulla politica inglese (ma anche italiana) sono ormai un appuntamento fisso nella prima pagina de “La Notizia”, il giornale della Comunità Italiana in Uk.

Secondo il Presidente del Circolo MIE di Londra “E stata un’occasione per far conoscere, apprezzare e valorizzare il talento di un nostro connazionale, che si è già distinto nella Comunità Italiana per meriti legati alla sua dedizione al lavoro”.

Giovanni D’orsi, infatti, in passato è stato insignito dalla Presidenza della Repubblica Italiana con la Stella al Merito dei Maestri del Lavoro. Nell’occasione era presente anche Carmine Supino, vice-presidente dei Maestri del Lavoro Sezione Uk, associazione che ha patrocinato l’iniziativa.

Presente come patrocinante anche l’Ente Bergamaschi nel Mondo, sezione Regno Unito, con il Presidente Radames Bonaccorsi Ravelli.

In collaborazione con www.italytoday.uk

Royal Parthenope, beffa al 90esimo: subito fuori dalla Roger Jones Cup

Esordio amaro per il Royal Parthenope, eliminati dagli Underdogs nella prima sfida della Roger Jones Challenge Cup con un last minute gol e due errori nei rigori.

Royal Parthenope, beffa al 90esimo: subito fuori dalla Roger Jones Challenge Cup

Esordio amaro per il Royal Parthenope nella Roger Jones Challenge Cup, dopo la sconfitta rimediata nella prima giornata del campionato di calcio della Division Six.

Domencia scorsa, infatti, il team fondato dalla comunità dei napoletani a Londra ha pareggiato 4-4 nello scontro diretto in casa degli Underdogs Reserves ai Cockfosters Sportgrounds, grazie a un rigore concesso ai padroni di casa e contestatissimo dagli azzurri, al gol del pareggio subito al 90esimo e ai due tiri sbagliati nei calci di rigore finali.

Ecco le formazioni:

  • Underdogs Reserves – Lineup: Tony Bonner, Ben Carruthers, Lee Graham, Wayne Hodges, Reece Horn-Haynes, Harrison Jones, Salhine Kentaf, Anis Mokthar, Sean Warner, Jack Wells, Connor Wilson, Rumaro Sylvester. Sostituti: Martyn Bickers (dal 45′), Bradley Carrete (dal 45′), Dion Laughton (dal 45′), Yousif Nasir (dal 45′), Keith Sullivan.
  • Royal Parthenope – Lineup: Esmail Ahmadi, Luigi Cennamo, Andrea Cirillo, Luigi Corona, Amedeo Galletta, Matteo Jimenez, Salvatore Perfetto, Andrea Porzio, Armando Ravallese, Gennaro Sorrentino, Niyah Williams. Sostituti: Bruno Aveta, Fabio De Waure, Joseph Ciro Grasso, Ian Jay, Simone Romanello.

La partita prevista per le 1230 è iniziata con oltre 30 minuti di ritardo, chiesti dai padroni di casa per attendere alcuni giocatori giunti in ritardo al campo di gioco.

Gli ospiti in casacca azzurra sono partiti subito all’attacco, e sono passati in vantaggio già al 13esimo grazie ad un bel gol segnato di sinsitro da fuori area dall’esordiente Matteo Jimenez, poi rivelatosi uno dei migliori in campo.

Ma nemmeno un minuto dopo sono gli Underdogs a segnare con un gol insaccato da Haynes nella porta azzura.

Nel bel mezzo del primo tempo, ad avere la peggio, è il portiere azzurro, Galletta, che in una concitata azione nella sua area di porta rimedia un calcio involontario da un attaccante inglese, è costretto a ricorrere all’aiuto dei medici e poi a giocare il resto del match con una mascella tumefatta e dolorante.

Il punteggio resta in parità fino a che – al 43esimo – l’altro neo acquisto del Royal Parthenope, Esmail Hamadi segna di testa su calcio d’angolo.

Nella ripresa, è di nuovo Hamadi a segnare il gol del 3-1, approfittando della confusione in area seguita ad un calcio di punizione e pronto ad insaccare con il destro.

Al 59esimo Khentafi accorcia le distanze e porta gli Underdogs sul 3-2, fino a che, in occasione di un calcio di punizione da fuori area ottenuto dai partenopei per fallo su Cennamo, Jimenez piazza un sinistro al lato del protiere avversario.

I padroni di casa, per nulla intimoriti dal parziale, si lanciano ripetutamente all’assalto della porta difesa da Galletta, chiamato più volte a parare i tiri degli attaccanti e bravo a respingere anche un rigore al 72esimo.

Ma i suoi sforzi non bastano, perché alla lunga l’assedio porta ai padroni di casa il risultato sperato.

Al 74esimo, il rigore assegnato agli Underdogs, che i napoletani giudicano inesistente tanto da protestare per oltre cinque minuti con il direttore di gara Daniel Dyer che resta però irremovibile.

Dopo il penalty segnato da Laughton,i “napoletani” si chiudono in difesa per proteggere il risultato, ma all’ultimo minuto l’inesperienza gli tira un brutto scherzo: un tiro di punizionie da centrocampo sottovalutato dai difensori arriva dritto sulla testa di Bikers che spiazza Galletta e porta gli Underdog al pareggio e quindi ai rigori.

Che purtroppo gli ospiti sbagliano in ben due occasioni, con Jimenez e Sorrentino, e il match resta agli Underdogs Reserves che vincono per 6-5 e passano il turno.

Il risultato deludente non scoraggia tuttavia i responsabili del Royal Parthenope.

“Rispetto alla prima partita la squadra ha fatto passi da gigante – afferma dopo il match il direttore sportivo Giuseppe Sollo – per cui siamo molto fiduciosi per il futuro. CI sono sconfitte che valgono più di una vittoria. Questa partita, non baciata certo dalla fortuna, ci ha però certamente compattato e fatto diventare più squadra”.

Ragion per cui, dice anche il tecnico Antonio Barattolo, “Siamo migliorati e c’è materiale buono su cui lavorare”.

Ecco allora i prossimi appuntamenti del team nel campionato della Division Six:

  • 17/09/23 10:30 No Ball Games VS Royal Parthenope POWERLEAGUE (ENFIELD)
  • 24/09/23 10:30 Royal Parthenope VS AFC Trent ENFIELD PLAYING FIELDS (Pitch 5)
  • 01/10/23 10:30 Nissi II VS Royal Parthenope GOFFS ACADEMY
  • 08/10/23 10:30 London Football School VS Royal Parthenope TUFNELL PARK PLAYING FIELDS.

Qui la fotogallery del Royal Parthenope:

Speciality & Fine Food Fair, Made in Italy in mostra con la TrackIt Blockchain

La Italian Trade Agency di Londra porta il meglio dell’agro-alimentare italiano al prossimo Speciality & Fine Food Fair, in programma l’11 e il 12 settembre all’Olympia di Londra.

Il meglio dell’agro-alimentare italiano in vetrina alla Speciality & Fine Food Fair 2023 di Londra

La Italian Trade Agency di Londra porta il meglio dell'agro-alimentare italiano al prossimo Speciality & Fine Food Fair, in programma l'11 e il 12 settembre all'Olympia di Londra.Ci sarà il meglio del’agro-alimentare italiano in vetrina alla prossima Speciality & Fine Food Fair 2023, in programma l’11 e il 12 settembre prossimo a Londra, a cui partecipano imprese grandi e piccole del Belpaese accompagnate dall’Ita, Italian Trade Agency, che nel suo stand presenta anche la nuovissima piattaforma TrackIt blockchain e ospiterà gli show cooking delle chef Francesca Briga e Somaia Hammad con piatti della tradizione italiana.

La due giorni che sarà ospitata nella London Olympia National Hall, è il principale evento inglese dedicato alle specialità del settore agroalimentare ed una delle principali vetrine nel Regno Unito per i prodotti artigianali del comparto agroalimentare e bevande.

L’evento, a cui si prevede parteciperanno almeno 10 mila visitatori, ospiterà aziende di rilevanti dimensioni così come piccoli produttori di nicchia unitamente a start-up e produttori che stanno seguendo percorsi dedicati alla sostenibilità nell’agroalimentare.

Ice Ita presenta la piattaforma TrackIt blockchain

E l’Italia sarà rappresentata in questa vetrina dall’Agenzia di Londra dell’Ice, diretta da Giovanni Sacchi, che ha allestito una area espositiva dedicata al TrackIT blockchain, il grande progetto che mette a disposizione delle aziende italiane uno strumento innovativo per il tracciamento di prodotto e/o di filiera con tecnologia blockchain.

Questo importante progetto tecnologico punta in particolare a proteggere il prodotto italiano dai fenomeni di contraffazione e Italian sounding; e a valorizzare il brand aziendale a fronte di consumatori che prestano una sempre maggiore attenzione all’origine, all’impatto ambientale, alla qualità e alla salubrità dei prodotti che intendono acquistare.

La tecnologia blockchain che è stata adottata per questa piattaforma per il tracciamento di prodotto e/o di filiera permette di mitigare i rischi derivanti dai fenomeni di contraffazione e Italian sounding dando a chi acquista la sicurezza dell’originalità e della provenienza del
prodotto.

Altro importante vantaggio derivante dall’utilizzo di questo strumento è che permette di accorciare la distanza tra produttore e acquirente intermedio/consumatore. Grazie all’adozione della tecnologia blockchain è possibile creare un nuovo canale di comunicazione diretto con l’acquirente intermedio/consumatore (Direct to Consumer – D2C) attraverso il quale l’azienda può valorizzare la qualità e l’unicità dei propri prodotti, nonché la storia del proprio marchio Made in Italy.

Il progetto TrackIT blockchain di ICE Agenzia, partito nel 2022, ad oggi ha raccolto
l’adesione di circa 260 aziende, di cui oltre 170 afferenti al comparto dell’agroalimentare e bevande. L’offerta aggiornata delle aziende aderenti al progetto che hanno realizzato e completato il tracciamento di prodotto grazie a TrackIT blockchain è disponibile sul sito https://ita.trackit.blockchain.digital.ice.it/.

Durante la manifestazione Speciality & Fine Food Fair, presso lo stand di ICE Agenzia (il numero 2030), saranno esposti alcuni dei prodotti tracciati con tecnologia blockchain attraverso il progetto TrackIT. Verrà quindi offerta ai visitatori la possibilità di sperimentare il risultato della tracciabilità di prodotto grazie alla scansione del QR code presente sui prodotti esposti.

Nell’area ICE verranno inoltre organizzati degli show cooking: le chef Francesca Briga e Somaia Hammad realizzeranno dei piatti della tradizione italiana utilizzando alcuni dei prodotti tracciati attraverso TrackIT blockchain.

London Design Festival 2023, creatività italiana in prima fila

Creativi emergenti e Big del settore rappresentano l’Italia al 21esimo London Design Festival, la vetrina delle eccellenze che si terrà dal 16 al 24 settembre in tantissime location della capitale inglese.

Ecco i protagonisti del design italiano al prossimo London Design Festival

E’ cominciato il conto alla rovescia della 21° edizione del London Design Festival (LDF) che dal 16 al 24 settembre trasforma la capitale del Regno Unito in un vasto e importante spazio espositivo e trampolino di lancio delle nuove tendenze.

A questo appuntamento non mancheranno creativi di fama internazionale, studi e ditte del settore, e tra loro una nutrita e qualificata presenza italiana, anche se, come sottolinea il direttore del London Design Festival Ben Evans, l’evento rappresenta anche e soprattutto un’opportunità per giovani talenti emergenti.

I visitatori avranno la possibilità di partecipare a laboratori e forum di design oltre che visitare mostre e ammirare installazioni commissionate per l’occasione.

Tra queste segnaliamo Aura alla St Paul’s Cathedral, l’installazione live dell’artista spagnolo Pablo Valbuena.

L’artista affronta il significato contemporaneo del luogo di culto; in questo progetto trasforma i suoni presenti nella cattedrale in una pulsante linea di luce in 3D (nella foto in alto), con l’effetto di rimarcare la spiritualità e nuove forme di rituali nel monumento religioso inglese più famoso, nonché capolavoro di Sir Christopher Wren, di cui quest’anno ricorre il 300 anniversario della morte.

Tra le location menzione speciale per il V&A, il celeberrimo Victoria & Albert Museum di South Kensington che già da solo ha un ricco programma di eventi (dal 17 al 25 settembre: London Design Festival 2022 – Festival · V&A (vam.ac.uk)).

Sempre a South Kensington, praticamente di fronte al museo V&A potrete vedere lo showroom di Meridiani (Meridiani | living interiors | Meridiani) con elementi d’arredo iconici del brand e le nuove proposte del Designer e Art Director Andrea Parisio.

Nei Design Districts sparsi per Londra è possibile trovare altre realtà italiane presenti al Festival, come la centralissima Minotticucinelondon (minotticucinelondon) a due passi da Oxford Circus o il primo spazio espositivo londinese di Lualdi (Lualdi | Italian Custom Doors – Premium Designer Doors (lualdiporte.com)) al Fitzrovia, uno dei 4 nuovi design districts del 2023.

All’interno del festival è in calendario a Shoreditch (Truman Brewery) la London Design Fair (21-24 Settembre) la più grande fiera commerciale di settore dove sarà possibile scoprire le ultime novità di design.

Menzione a parte per la Material Matters Fair  (20-23 settembre) alla Bargehouse, Oxo Tower Wharf dove con produttori e designer si discuterà di innovazione e sicuramente anche sostenibilità. Tra le organizzazioni qui coinvolte spicca la piattaforma Isola di Milano (Isola Design).

Maggiori informazioni sul programma e sui partecipanti sono disponibili sul sito: London Design Festival

Pickingcherry: presentata la piattaforma b2b per il Made in Italy in Uk

L’ On. Simone Billi e Paolo Franceschetti parlano alla Camera dei Deputati di Pickingcherry: è la piattaforma b2b per il Made in Italy in Uk.

Pickingcherry, la piattaforma b2b per le pmi e il Made in Italy in Uk

Arriva Pickingcherry il primo marketplace multi-categoria b2b per i prodotti del Made in Italy destinati al mercato Uk.

La nuova piattaforma è stata presentata il 5 settembre in una conferenza stampa nella Sala Stampa della Camera dei deputati, introdotta dall’On. Simone Billi. Il deputato della Circoscrizione Estero-Europa e capogruppo in Commissione Esteri della Lega.

Alla presentazione ha partecipato Paolo Franceschetti ideatore della piattaforma che è rivolta in particolare alle medie e piccole imprese.

Franceschetti nel corso della conferenza ha esposto come le pmi, ovvero quelle aziende con meno di 250 occupati o meno di 50 milioni di fatturato, rappresentano il 75% delle imprese in Italia e occupano circa il 45% dei lavoratori.

Le pmi, continua Franceschetti, hanno necessità di aprisi a nuovi mercati internazionali per crescere. Spesso però mancano le conoscenze per farlo e ci si affida a distributori con numerose problematiche, cataloghi limitati e altri ostacoli. Inoltre c’è estrema necessità di differenziarsi per competere in mercati sempre più difficili e ricchi di aziende consolidate.

Dopo queste premesse Franceschetti ha illustrato la situazione sul mercato Uk: l’Italia ha esportato 3.7 miliardi di prodotti agroalimentari, bevande  e tabacco. Ma non solo: è il primo fornitore di pasta e pomodori freschi e trasformati. Soltanto la Spagna ci supera sull’olio di oliva in termini di valore e volume e siamo quarti nell’esportare prodotti ortofrutticoli.

Insomma, il prodotto italiano è apprezzatissimo in Uk ma c’è visione estremamente limitata data dai cataloghi e dalla distribuzione. Visione limitata che si riflette anche riguardo la qualità: si tende a cercare competitività solo sul prezzo e non con il rapporto qualità/prezzo.

L’idea per aiutare le pmi in Regno Unito

L’idea, e di conseguenza la soluzione ai problemi delle pmi in Regno Unito è quella di creare una connessione tra le imprese di diversi stati con la creazione di un marketplace multi-categoria b2b, facile da gestire da produttori e clienti. Il nome Pickingcherry deriva da cherry picking ovvero l’abitudine di cercare e prendere solo prodotti di interesse. L’obiettivo è diventare un portale di sviluppo estero per le pmi produttrici di qualità, creare partnership consolidate, sviluppare la conoscenza di prodotti di nicchia, prodotti locali e di alto valore aggiunto.

Come funziona e cosa offre: una vetrina sul mercato che aumenta la conoscenza potenziale del prodotto e dell’azienda. Il portale lavora come un agente sul territorio quindi i prodotti vengono proposti online e con consegna e relativa gestione doganale gestite dal portale stesso. Newsletter e blog per il cliente, bacheca informativa stabile e raggiungibile per le caratteristiche specifiche dei prodotti.

In pratica il cliente fa l’ordine, l’ordine arriva al produttore e viene effettuata la consegna. Il tutto senza costi diretti per l’azienda, che fattura direttamente dal portale.

Insomma, un’iniziativa e piattaforma che vanno seguite e che possono avere un impatto importante per le piccole e medie imprese interessate ad ampliare il proprio business in Regno Unito.

Royal Parthenope, esordio amaro per il calcio napoletano a Londra

Esordio amaro per il Royal Parthenope F.C., il team di calcio creato a giugno dai tifosi napoletani che vivono a Londra sconfitto ieri per 5-1 nella prima partita di campionato della Division 6 della Barnet League giocata al campo Enfields Playing Fields di Londra contro la squadra della London Football School.

Royal Parthenope, deludente prima di campionato nella Barnet League Division 6

Esordio amaro per il Royal Parthenope F.C., il team di calcio creato a giugno dai tifosi napoletani che vivono a Londra sconfitto ieri per 5-1 nella prima partita di campionato della Division 6 della Barnet League giocata al campo Enfields Playing Fields di Londra contro la squadra della London Football School.

Il team italiano, composto prevalentemente da italiani di origine partenopea e che pertanto sfoggia la casacca celeste, è scesa in campo con la formazione allestita in questi mesi, schierando nella line up dei titolari Bruno Aveta, Valentino Buonanno, Luigi Cennamo, Cristian Del Prete, Oualed El Dhimni, Amedeo Galletta, Max Masullo, Salvatore Perfetto, Andrea Porzio, Gennaro Sorrentino e Genny Tamburo, con in panchina Diego Campos Fernandez, Luigi Corona, Donte Nico Georgiou, Vittorio Triunfo, Niyan Williams.

Dopo dieci minuti in realtà il team italiano, è passato in vantaggio sulla London, che ha forse tardato ad entrare in partita, con un gol di Valentino Buonanno, che su assist del compagno di squadra Del Prete si è poi lanciato da solo verso la porta avversaria ed insaccato alle spalle del portiere.

Ma l’esultanza del vantaggio è durata poco, perché, per nulla intimoriti dagli azzurri e forse scossi dal gol subito, i londinesi si sono dati immediatamente da fare, contantodo su assetto tattico, preparazione fisica, affiatamento consolidato dai campionati precedenti, e soprattutto da un ottimo centrocampista che ha gestito allla grande il centro della squadra e organizzato le manovre di attacco dei suoi.

Sotto la sua regia, infatti, i londinesi sono riusciti a mettere sotto assedio la porta italiana, difesa peraltro ottimamente soprattutto dal difensore centrale Luigi Cennamo (ammonito all’80esimo), forse il migliore in campo degli azzurri, insieme al centrocampista Gennaro Sorrentino.

Tutti molto simili quattro dei gol realizzati dai players della London Football School, che con veloci manovre di attacco sono penetrati in area avendo facile gioco di una debole difesa azzurra ed hanno violato la porta difesa da Galletta.

L’unico gol diverso, il quinto, segnato dagli inglesi su rigore, a chiudere un pokerissimo che racchiude tutto il senso del match.

A tentare di giustificare i suoi ragazzi è uno dei fondatori e presidente del club partenopeo, Tommaso Mazzara, che nel post partita ha affermato: “A difesa dei ragazzi devo dire che molti giocatori nemmeno si conoscono bene, perché non siamo riusciti ad organizzare nemmeno una amichevole prima del campionato, il club è nato da pochissimo, molti giocatori erano in vacanza, e la partenza è stata necessariamente un po’ affrettata”.

Team a corto di preparazione precampionato, dunque, all’origine della sofferta sconfitta di ieri del Royal Parthenope, che dovrà ora riunirsi nello spogliatoio e soprattutto negli allenamenti per mettere a punto la forma fisica e l’organizzazione tattica per affrontare il prossimo match, valido per la Roger Jones Challenge Cup_2023 – 2024 1st Round in programma il prossimo 10 settembre alle 12:30 sul Cockfosters Sports Ground di Enfield (Greater London) ospiti del Underdogs Reserves.

Ecco il riepilogo della prima giornata della Division 6:

  • Royal Parthenope 1 – 5 (HT 1-2) London Football School
  • Nissi II 9 – 2 (HT 5-2) Southgate Rovers
  • Racing Keeblers 3 – 1 (HT 2-0) No Ball Games
  • Underdogs Reserves 0 – 4 AFC Trent

(Qui i risultati ufficiali del campionato).

Il complotto inglese per uccidere Mussolini svelato da Alfio Bernabei

Lo storico italo inglese Alfio Bernabei pubblica su History Today di settembre i dettagli finora sconosciuti di un complotto forse organizzato dal Secret Service britannico per uccidere Mussolini nel 1936.

Alfio Bernabei svela il falso complotto del Secret Service per uccidere Mussolini nel 1936

Di atentati più o meno organizzati per uccidere Benito Mussolini ne sono stati tentati in gran numero, durante tutta la vita politica dell’agitatore socialista prima e del Duce e capo de Governo poi. Alcuni da avversari politici, altri da mitomani, e altri ancora da squilibrati, e altri ancora – così si sospettava durante il Ventennio – perfino dalla stessa polizia politica, che cercava di sfruttare l’effetto emotivo dei falliti attentati per soffiare la gran cassa della propaganda. Ma tutti questi attentati sono stati per lo più pensati e organizzati in Italia e da italiani, non all’estero.

In un solo caso le cronache e la storia riportano un attentato alla persona del Duce tentato da una cittadina britannica, Lady Violet Albina Gibson, figlia di un nobile anglo-irlandese e Pari di Inghilterra, che il 7 aprile del 1926 tentò di sparare al volto di Mussolini mentre usciva dal Campidoglio a Roma, ma la cui pistola si inceppò. Quella donna, imbevuta di misticismo cattolico e che aveva già subito diversi ricoveri, venne poi assolta dal Tribunale speciale per manifesta infermità di mente e ricoverata in un manicomio.

Mai, invece, si è saputo finora di un attentato la cui organizzazione sia avvenuta in Gran Bretagna, e addirittura in ambienti istituzionali. Per questo fa scalpore la notizia di un attentato organizzato addirittura dal Secret Service di Sua Maestà, nel 1936, i cui dettagli sono stati scoperti da Alfio Bernabei, storico itaiano residente a Londra da tempo.

Bernabei, che ha scoperto questa spy-story spulciando tra i documenti ufficiali italiani, ha ricostruito questo misterioso complotto “organizzato da inglesi” in un articolo che sarà pubblicato sul numero di settembre della rivista History Today (qui il sito della rivista https://www.historytoday.com/ e qui il link all’articolo https://www.historytoday.com/archive/feature/george-mcmahon-fascist-assassin-or-british-spy).

Alfio Bernabei, che è un noto autore e storico della comunità italiana nel Regno Unito, ha scoperto i documenti relativi a questo caso in una busta nell’Archivio storico-diplomatico del Ministero degli Affari Esteri a Roma trovata quando è tornato a scavare tra il materiale usato per il suo documentario per Channel 4 ‘Dangerous Characters’ sugli italiani in Inghilterra durante il Ventennio.

Bernabei torna così a far luce su un episodio inedito dopo che lo scorso anno ha dato conto sia su History Today che sul settimanale L’Espresso della prima significativa protesta all’estero contro il fascismo che avrebbe potuto cambiare la storia d’Italia: il boicottaggio organizzato dai sindacati inglesi nel 1922 nel porto di Cardiff contro l’equipaggio di una nave composto interamente da camice nere, tema anche al centro del suo romanzo ‘L’estate prima di
domani’ (Castelvecchi Editore, 2022).

Stando a quanto ricostruito dallo storico, che ha anticipato a Londra Notizie 24 il contenuto dell’articolo di History Today, il protagonista di questa spy story – risalente al maggio del 1936, quindi ben prima dell’inizio della Seconda Guerra mondiale e quando Italia e Regno Unito intrattenevano ancora relazioni diplomatiche non ostili – sarebbe stato un colonnello inglese che intendeva uccidere il Duce con l’uso di un aereo comprato da una famosa aviatrice, anche lei inglese.

il colonnello ha tenuto impegnati per ben due mesi gli uomini del Ministero degli Esteri guidato al tempo dallo stesso Mussolini e dell’Interno che cercavano di dipanare la matassa e che alla fine si dichiararono vittime di un intricatissimo imbroglio, ben architettato e pieno di false piste e anche per questo credibile e preoccupante, tanto da far scattare l’allarme ai massimi livelli.

Già così, la vicenda è molto interessante, dal punto di vista storico. Ma a renderla ancor più avvincente, proprio come una spy-story, il fatto che lo stesso colonnello, che si chiamava George McMahon, non solo ha rivelato il complotto all’Ambasciata italiana di Londra, ma tre mesi più tardi, il 16 luglio, armato di pistola, ha cercato di uccidere il re d’Inghilterra Edoardo VIII lasciando poi scritto nelle sue memorie di aver accettato di assassinare il sovrano per conto del governo italiano.

Insomma, ce n’è abbastanza per porsi molte domande, a cominciare da quella principale che anche Bernabei si pone: perché?

In questo articolo su History Today, infatti, Bernabei accenna alla
possibilità che il falso complotto contro Mussolini sia stato opera di
007 inglesi.

“Non sappiamo chi fabbricò i dettagli con i nomi dei cospiratori che McMahon consegnò all’Ambasciata Italiana a Londra – spiega lo storico – Sta di fatto che era diventato una pedina in mano ai servizi segreti dell’M.I.5 (Military Intelligence). Non è impensabile che esponenti dell’establishment britannico decisi a impedire a Edoardo VIII di continuare a fare il re, sia per le sue simpatie verso il nazismo che per il suo rapporto con la divorziata americana Wallis Simpson, fosse venuto in mente di strumentalizzare il contatto che McMahon teneva con l’ambasciata per farlo passare come un regicida guidato dal governo italiano. Forse c’era chi pensava a come depistare le indagini nel caso l’assassinio del sovrano fosse effettivamente riuscito tirando in ballo Mussolini e il pessimo clima che esisteva nei rapporti anglo-italiani. E’ un storia ancora sommersa da ombre, come ogni volta che si ha a che fare con i segreti attinenti alla famiglia reale britannica. Ma con le accuse all’Italia nel tentato regicidio direi che sarebbe ora di dire: ‘basta cari amici inglesi, è ora di rivolgervi altrove'”.

E sul colonnello inglese che sarebbe stato uno degli organizzatori del complotto contro Mussolini e sull’aviatrice dalla quale sarebbe stato comprato un aereo per 1.200 sterline, per non parlare dei diciassette cospiratori sparsi tra Bari, Milano, il Belgio e altre parti d’Europa?

“Devono essere state spese settimane intere ad architettare il falso complotto utilizzando nomi veri e indirizzi veri – spiega ancora Bernabei – ci lavorarono maestri d’invenzione, veri artisti del far credere. E l’Italia ci cascò in pieno prima di scoprire l’inganno”.

Non è un caso, allora, che uno di quei maestri d’invenzione che lavoravano nel Secret Service britannico, sir Ian Fleming, qualche anno dopo abbia iniziato a scrivere le famose spy story che avevano per protagonista James Bond.

Rinnovo passaporti: nuovo incontro a Bradford atteso a settembre

Continuano le iniziative per il rinnovo passaporti: nuovo incontro a Bradford atteso a settembre.

Rinnovo passaporti: nuovo incontro a Bradford atteso a settembre

Dopo la pausa estiva, le iniziative per il rinnovo passaporti continuano nel mese di settembre. Non solo l’annuncio del Comites di Londra riguardo l’appuntamento del 29 settembre e la relativa riapertura delle prenotazioni telefoniche e via email, ma anche la segnalazione da parte del Comites di Manchester di un nuovo incontro a Bradford atteso il 29 settembre.

Organizzato dal Ciro Giona, l’evento è stato reso possibile grazie alla collaborazione del Console Onorario di Liverpool. L’incontro si terrà qui preso il City Hall di Bradford.

Per prenotare occorre mandare un’email a cirogiona1@gmail.com. Vanno indicati nome, cognome ed età di tutte le persone che devono fare o rinnovare il passaporto e un recapito telefonico.
Si ricorda che per accedere al servizio occorre essere iscritti all’AIRE.
Il nuovo passaporto non verrà consegnato immediatamente. Verrà stampato a Manchester e spedito per posta all’indirizzo fornito dopo un tempo variabile, in media 5 mesi.

 

Le altre iniziative per i rinnovi del passaporto

Si ricorda che i connazionali iscritti AIRE over 70 possono rinnovare il passaporto presentandosi di persona e senza appuntamento presso il Consolato a Manchester ogni giovedi’ dalle 14:00 alle 15:00. Sarà comunque necessario presentarsi con il modulo di richiesta pronto e relativa documentazione. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito del Consolato di Manchester.