L’ultimo film di Chiara Bellosi, Calcinculo, ha inaugurato ieri sera il nuovo festival cinematografico The Wave: Italian Women Filmmakers, accompagnato da un corto di Martina Scarpelli, Cosmoetico.
La manifestazione è frutto della collaborazione tra l‘Istituto Italiano di Cultura (IIC), Cinecittà e l‘Istituto di Cultura Francese (IF), che ospita il festival nelle sale del Cinema Lumière di South Kensington, a Londra.
Tre donne introducono il festival a sostegno del talento femminile
Gli ospiti della prima serata del festival sono stati accolti in sala da Diane Gabrysiak, curatrice di The Wave e direttrice della programmazione del Cinema Lumière , importante punto di riferimento nella capitale britannica per gli appassionati della cultura cinematografica europea.
Gabrysiak ha dato il via alla serata, introducendo questa nuova proposta della scena cinematografica londinese, volta a promuovere il talento femminile nel cinema italiano. “C’è ancora molto lavoro da fare per incoraggiare le donne a fare cinema” ha detto la curatrice, che ha proseguito ricordando la lunga e proficua collaborazione esistente tra l’IF, l’IIC e Cinecittà. Sono infatti dodici anni che i tre enti culturali uniscono le forze per portare a Londra Cinema Made in Italy, festival dedicato alle ultime proposte del Cinema Italiano.
“L’ora delle donne è arrivata […] con una promessa: non torneremo indietro”
Katia Pizzi, direttrice dell’IIC, ha poi preso parola: “Sono felicissima di essere qui, alla serata di apertura di The Wave e poter condividere con il pubblico la vitalità [della produzione] delle donne del panorama cinematografico italiano”. Le ha fatto eco Carla Cattani, di Cinecittà, evocando “l’onda” di registe che si è fatta piano piano strada nel mondo del cinema italiano dal 2010 a questa parte, un secolo dopo l’uscita del primo film di Elvira Notari, la prima donna italiana regista. La responsabile di Film Italia, l’area di Cinecittà che si occupa di promuovere il cinema italiano nel mondo, ha citato Barbra Streisand per affermare “L’ora delle donne è arrivata”, per poi concludere “con una promessa: non torneremo indietro”.
Chiara Bellosi: “spero che le giovani siano più libere”
Chiara Bellosi, regista di Calcinculo, presentato quest’anno a Berlino, è al suo secondo lungometraggio dopo Palazzo di Giustizia (2020). Alla conclusione delle riprese di Calcinculo, la regista si è accorta che “In realtà c’è qualcosa che lega le due storie. Se penso all’universo femminile e li guardo, mi sembra che tutti e due raccontino una sorellanza. C’è sempre un’unione femminile in queste due storie.”
Bellosi, classe 1973, si è detta felice di inaugurare The Wave con una storia di formazione femminile, che racconta le vicende di Benedetta. Una ragazza che cerca di “trovare dentro di sé la forza e la volontà” di andarsi a prendere delle possibilità che la vita le preclude, come le tante registe che partecipano a questo festival e “che in qualche modo si sono prese il loro pezzo di strada.”
La regista ha continuando dicendo “spero che le generazioni più giovani, quelle che adesso hanno dai quindici ai trent’anni, siano molto più libere.” Fiduciosa che l’imprinting del movimento femminista che lei ha vissuto in prima persona si stia incarnando in queste donne che stanno cercando la loro strada, Bellosi le augura di dare per scontate alcune cose che per la sua generazione ha dovuto forzare la mano per ottenere. “Che sentano di avere il diritto di entrare negli spazi”, a loro agio, “come dovrebbe essere“.