Comites Londra, i dati su gli italiani in UK tra CoVID e Brexit

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Comites Londra: all’Istituto Italiano di Cultura, presentati i dati sugli effetti di CoVID e Brexit tra gli italiani del Regno Unito.
Comites Londra: all’Istituto Italiano di Cultura, presentati i dati sugli effetti di CoVID e Brexit tra gli italiani del Regno Unito.

Comites Londra: all’Istituto Italiano di Cultura, presentati i dati sugli effetti di CoVID e Brexit tra gli italiani del Regno Unito.

Comites: l’evento all’Istituto Italiano di Cultura

Presentato ieri, mercoledì 15 Dicembre 2021, il report statistico dei Comites dal titolo: “L’impatto del CoVID-19 e della Brexit sulla comunità italiana in Regno Unito”.

L’evento, tenutosi all’Istituto Italiano di Cultura a Londra, ha visto la presenza di Pietro Molle, presidente Comites a Londra, nel ruolo di moderatore e relatore.

All’evento, anche il Console Generale Marco Villani, che ha parlato del report statistico preparato recentemente dal suo ufficio consolare.

Sono intervenuti anche Federico Filauri, curatore dello studio statistico presentato, e Andrea Pisauro, consigliere Comites a Londra. Assente Elisa De Pasquale, altra curatrice del report, per motivi di CoVID.

Comites Londra: all’Istituto Italiano di Cultura, presentati i dati sugli effetti di CoVID e Brexit tra gli italiani del Regno Unito.
Comites Londra: all’Istituto Italiano di Cultura, presentati i dati sugli effetti di CoVID e Brexit tra gli italiani del Regno Unito.

Gli effetti di Brexit e CoVID sugli italiani in Inghilterra

Gli italiani sparsi per il mondo, secondo stime ufficiali, ammontano a circa 6,5 milioni. A fronte dei 60 milioni ed oltre abitanti del Bel Paese, questa cifra corrisponde al 10%: 1 italiano su 10 decide di andare all’estero. Gli interessi dei connazionali expat risulta essere, dunque, parte sempre più integrante del discorso politico rappresentativo più generale.

Lo studio condotto, per analizzare gli effetti combinati di Brexit e Covid,  ha sottolineato diverse tendenze. Dallo scoppio della pandemia, il 7,4% degli italiani residenti in Regno Unito si è trasferita in Italia o in un altro paese. Tuttavia, il rientro nel nostro paese risulta l’opzione meno preferibile: il principale ostacolo risulta il mondo del lavoro. Il 57,8% considera il mercato del lavoro non meritocratico.

Allo stesso tempo, cambia l’idea dei nostri connazionali sulle istituzioni britanniche. In merito alla pandemia, il 40,7% degli intervistati ha considerato la risposta governativa mediocre o pessima; il 25% l’ha ritenuta sufficiente; il 34,2%, invece, dice di una risposta ottima o buona. In realtà, i giudizi sono migliorati rispetto alle interviste del 2020, grazie sopratutto all’ottimo lavoro svolto con la campagna vaccinale.

Discorso più pessimista, invece, circa la Brexit. I “primi dati sull’opinione degli italiani residenti in Regno Unito su Brexit dopo l’uscita dall’Unione Europea” mostrano un 85,9% che dice di considerare il risultato come “negativo” o “molto negativo”. Un 35% di questi si dice più negativo oggi rispetto al giorno del referendum nel 2016.

Nel complesso, gli italiani tendono ad aver peggiorato la propria opinione nei confronti dell’Inghilterra per via della Brexit: il 36,5% ha peggiorato il suo giudizio; il 34,8% lo ha peggiorato di molto.

Altri dati statistici, nei prossimi mesi, ci potranno raccontare di più della resilienza di un popolo sempre più sparso ed eterogeneo.

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