Con Identities all’Estorick, l’obiettivo punta sugli invisibili

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Lisetta carmi, Italsider, Genoa 1962-64.
Lisetta Carmi, Italsider, Genoa 1962-64 © Martini & Ronchetti, Courtesy Archivio Lisetta Carmi.

Ha preso il via all’Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra “Identities”, la mostra con gli scatti fotografici di Lisetta Carmi che puntano l’obiettivo sugli invisibili.

Identities, alla Estorick Collection of Modern Italian Art, fino al 17 dicembre

Dopo la mostra pittorica di Osvaldo Licini e prima di quella dedicata a Giorgio Morandi, la Estorick Collection of Italian Art di Londra sceglie la fotografia per concludere il 25° anno di attività, consolidando ancora una volta gradimento da parte del pubblico e della stampa inglesi. Si tratta di Identities, la mostra con gli scartti di Lisetta Carmi iniziata il 20 settembre e aperta fino al 17 dicembre che il Guardian ha recensito con 4 stelle.

E’ la prima mostra nel Regno Unito per la fotografa genovese scomparsa lo scorso anno a cui solo quest’anno in Italia sono state dedicate due mostre (a Torino e Firenze).

La mostra Identities si sviluppa su due sale; in una predominano foto in bianco e nero in cui l’arista cattura le condizioni di lavoro (e pericoli), partendo dalla sua città e dal porto di Genova.

Un ambiente dove negli anni Sessanta l’accesso alle donne era praticamente vietato, ma Lisetta Carmi è riuscita a penetrare spacciandosi per una parente di uno che vi lavorava.

Allo stesso periodo risalgono le foto nelle fabbriche, a dimostrazione del suo interesse anche per l’industria, nelle quali il vero protagonista degli scatti sono le spesso precarie condizioni di lavoro.

In questa sala suggeriamo di non perdere la video intervista del 2017 realizzata da Giovanni Battista Martini (curatore della mostra insieme a Roberto Lacarbonara), anche per avere una maggior comprensione della personalità della fotografa, una donna sempre molto determinata nelle scelte artistiche e di vita.

Non a caso la Carmi abbandonerà un’avviata carriera musicale per la fotografia, a cui si dedicherà fino alla fine degli anni Settanta.

Una scelta dettata anche dalla capacità delle immagini di riuscire a comunicare quello che le parole non riescono a dire, specialmente quando denunciano situazioni che andrebbero cambiate.

Le foto esposte infatti portano a riflessioni socio-politiche sui soggetti rappresentati, tra cui sono certamente di forte impatto quelle dei travestiti della seconda sala della mostra.

Testimonianze toccanti di invisibili tenuti ai margini della società italiana di fine anni Sessanta.

La lente attenta di Lisetta Carmi, aldilà della posa, coglie sempre la dignità dell’individuo, a ricordarci che prima di tutto siamo essere umani.

La fotografia può rappresentare sì la società, ma ne può promuovere anche il cambiamento.

Di tutto ciò si parlerà ampiamente nel corso di fotografia curato da Alicia Monedero che si terrà alla Estorick Collection dal 9 ottobre al 4 dicembre.

Maggiori informazioni sul corso e sugli altri eventi legati alla mostra sono disponibili nella sezione dedicata del sito.

Nella gallery alcune opere della mostra Identites di Lisetta Carmi.

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