Con la musica nel sangue – Le musiciste Asia Bonuccelli e Beatrice Limonti si raccontano

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Limonti, Morabito, Bonucelli, Caputo (credits Bellamediastudio)
Limonti, Morabito, Bonucelli, Caputo (credits Bellamediastudio)

Con la musica nel sangue. Così vivono, lavorano ed esprimono il loro valore artistico due musiciste estremamente talentuose che, nonostante la giovane età, si stanno imponendo nel panorama musicale londinese, tenendo alto l’orgoglio nazionale italiano. Una toscana, l’altra calabrese, hanno lasciato la terra d’origine pochi anni fa e in un lasso di tempo non così lungo sono riuscite a far parlare di sé. Rigorosamente in ordine alfabetico, Asia Bonuccelli (pianista e direttrice d’orchestra) e Beatrice Limonti (violinista). E’ così che vogliamo presentarvele nella doppia intervista che segue.

Limonti, Morabito, Bonucelli, Caputo (credits Bellamediastudio)
Limonti, Morabito, Bonucelli, Caputo (credits Bellamediastudio)

Solo poche sere fa la loro giovanissima creatura, la BriosOrchestra, composta da oltre cinquanta elementi, che le due musiciste hanno messo su insieme ad Antonio Morabito, pianista d’eccellenza che non ha bisogno di presentazioni, ha debuttato nel suo primo concerto in assoluto col patrocinio de Il Circolo Italian Cultural Association a Chiswick, St Peter’s Church, Londra.

Una serata dedicata alla musica di classe (Beethoven, Chopin più una piccola sorpresa che ci facciamo raccontare da loro), che ha registrato un grande successo di pubblico.

Nelle risposte di Asia e Beatrice c’è tutto quello che occorre sapere, per conoscere il loro talento, i sacrifici compiuti lungo la strada, la professionalità, la spontaneità e l’entusiasmo che le caratterizza. E anche il racconto di come il progetto BriosOrchestra è riuscito a farle incontrare.

Da quanto tempo suoni?

Asia: Sono originaria di Lido di Camaiore, ho iniziato a studiare pianoforte quando ero piccola, intorno agli 8-9 anni. Mia nonna era insegnante di pianoforte quindi ho iniziato con lei, successivamente ho iniziato a prendere lezioni con Riccardo Peruzzi al Conservatorio Boccherini di Lucca. Quattro anni fa, all’età di ventidue anni, mi sono trasferita a Londra, mi sono laureata qui al Royal Holloway, mi sono diplomata in pianoforte.

Dirigo da quando sono a Londra, ho iniziato all’Università, ho diretto vari ensemble, o anche l’Orchestra. Ho sempre desiderato avere la mia Orchestra, con Antonio (Morabito, n.d.r.) ci siamo incontrati, lui voleva creare una comunità, io volevo creare un’orchestra, quindi insieme abbiamo deciso di realizzare questo progetto. Successivamente si è aggiunta anche Beatrice.

Asia Bonuccelli (credits Asia Bonuccelli)
Asia Bonuccelli (credits Asia Bonuccelli)

Beatrice: Da che ho memoria nella mia vita ho sempre suonato. Ricordo quando avevo tre anni e vedevo mia cugina più grande suonare il pianoforte: quando era in pausa, mi avvicinavo al piano e riproducevo ad orecchio quello che lei aveva appena eseguito.

Fu già in tenera età che scoprii dunque di avere l’orecchio assoluto, oltre che una profonda passione per la musica.

Ma la passione, senza una buona educazione rimane spesso una passione e basta: io desideravo che la musica potesse diventare la mia vita. Avevo le idee chiare fin da ragazzina, e fu in quegli anni che decisi di iscrivermi al conservatorio.

Avevo 11 anni quando mi sono iscritta al Conservatorio “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza.

Nei dieci anni di studi ho conseguito tre lauree: il vecchio ordinamento di violino, il diploma di pianoforte e la laurea triennale di Jazz. Sono stati necessari tanti sacrifici per arrivare a quel punto, ma al contempo è sempre un piacere dedicare il proprio tempo a qualcosa che amiamo. Insomma, non è stato affatto facile, ma è stato bello. Non a caso, già mentre studiavo avevo iniziato a lavorare nel territorio calabrese approfondendo la mia passione per il jazz e il pop. Fu così che iniziai a collaborare con grandi nomi come Manuel Agnelli, Pooh, Franco Battiato, Serena Brancale e molti altri.

Beatrice Limonti (a sinistra) credits Bellamediastudio
Beatrice Limonti (a sinistra) credits Bellamediastudio

Quella di Londra è stata una scelta studiata oppure no?

A: In Italia c’erano tante cose che non mi piacevano, nonostante l’ambiente culturale sia molto bello, sotto il profilo musicale. Vedevo più prospettive per me all’estero, anche per studiare l’inglese. Ero indecisa se entrare in Conservatorio a Lucca per la Laurea oppure andare a Londra e fare qualcosa di diverso. Tra le due possibilità alla fine ho scelto di trasferirmi a Londra e provare a vedere cosa sarebbe successo.

B: Nel 2021 mi spostai a Londra per imparare l’inglese. Mentre ero lì ho iniziato ad interfacciarmi con importanti orchestre ed artisti del territorio londinese: mi innamorai della città e delle sue opportunità, e da allora ho iniziato a costruire la mia vita qui a Londra. Iniziai a studiare il Master Degree in Violino Jazz presso RAM Royal Academy of Music sotto la guida del violinista cubano Omar Puente.

Dopo un 2023 all’insegna della burocrazia – sai, nel post-brexit non è immediato trasferirsi nel Regno Unito – sono stata riconosciuta come Global Talent dall’Arts Council of England e ho ricevuto finalmente il mio Visa, che mi permette di lavorare a tempo pieno in UK.

E’ stato proprio negli ultimi mesi di questa mia procedura che sono venuta in contatto con Antonio Morabito ed Asia Bonucelli.

Com’è nata la BriosOrchestra?

A: E’ nata perché io avevo sempre avuto il desiderio di avere una mia orchestra, avevo avuto sempre il sogno di fare le mie masterclass o di studiare un certo tipo di repertorio, provandolo e facendo dei video che per le competizioni sono sempre molto utili, oppure un piano-concerto dove sia suonare che dirigere. Tante idee che però per diversi motivi (come gli esami universitari a Londra) non ero mai riuscita a realizzare. Ho sempre dato la priorità ad altro. Poi a un certo punto qualcosa mi ha spinta a dedicarmi per davvero alle mie cose. In quel momento ho incontrato Antonio, abbiamo iniziato a parlare e abbiamo capito di avere tanto in comune, quindi ci siamo detti ‘ok, costruiamo un’orchestra’. Da lì abbiamo trovato la chiesa, a Chiswick con Padre Fabrizio che valorizza tantissimo la musica, gli artisti e dà la possibilità ai giovani musicisti di suonare, cantare, organizzare eventi.

Successivamente si è aggiunta Beatrice, lei è la manager dell’orchestra, è anche responsabile dei social media, bravissima. Praticamente l’orchestra l’abbiamo costruita io e lei.

B: Conoscevo i successi di Antonio sui social, le news sui concerti e in collaborazione con il Circolo.

Conosceva bene il mio legame con la mia terra, ma al contempo il mio entusiasmo nel volermi buttare a capofitto in nuovi progetti qui a Londra. E’ per questo motivo che mi parlò del suo progetto di BriosOrchestra. Ciò mi ha portato a conoscere Asia, una direttrice d’orchestra d’eccezione con la quale si è instaurata subito una profonda intesa.

Beatrice Limonti per BriosOrchestra (copyright Luigi Oliva)
Beatrice Limonti per BriosOrchestra (copyright Luigi Oliva)

Se volessimo riassumere la tua attività concertistica cosa potremmo dire?

A: In questo momento sto facendo concerti, recital, sia per pianoforte che anche come soprano. Io sono soprano, quindi canto. Suono e canto nelle chiese locali, faccio masterclass. La prossima masterclass è programmata a Vienna nel mese di Luglio. Sono anche nel coro della BBC a Londra, faccio un po’ tante cose.

B: Attualmente lavoro come concertista internazionale con orchestre come la Ernest Read Orchestra, la London Opera Company, la Lambeth Orchestra e la London Euphonia Orchestra, dove ho collaborato con diversi direttori d’orchestra. La mia poliedrica attività musicale mi permette di lavorare non solo nello scenario classico ma anche in quello pop e jazz e collaborando con vari artisti e progetti musicali.

Recentemente ho partecipato come violino solista della cantante e compositrice Margarita Rayska in arte “Ryta Ray”, per il suo ultimo lavoro discografico che uscirà a fine del 2024. Ho avuto l’onore e il piacere di effettuare la sessione di registrazione ad Abbey Road Studios a Londra nello studio 6, dove i Beatles hanno registrato dal 1962 al 1969 gran parte dei loro successi. Studio e rigore tecnico si uniscono alla libertà dell’improvvisazione. Ho acquisito in poco tempo un’evidente versatilità, che mi permette di passare dal grande repertorio sinfonico a quello jazzistico. Uno spirito musicale che esterna l’allegria e la felicità dell’improvvisazione, partendo da un forte bagaglio artistico e classico.

Asia Bonuccelli. credits Asia Bonuccelli)
Asia Bonuccelli. credits Asia Bonuccelli)

Asia, vista anche la tua giovane età, se fossi rimasta in Italia pensi che saresti riuscita a diventare direttrice d’orchestra in tempi così rapidi?

Non so se sarebbe stato possibile nel contesto in cui ero, che è una realtà molto piccola. Recentemente ci sono tornata e ho visto più iniziative in ambito culturale, una cosa molto bella e apprezzabile, però quando sono partita io, era il periodo Covid, onestamente non vedevo così tante opportunità. Magari in città come Milano o in zone un po’ più ricche forse sì. Ma esattamente non saprei dirtelo. Non ne sono sicura. So solo che ho fatto una scelta: anziché andare in Conservatorio a Lucca, nonostante sia stata tanto affiancata dal mio professore, ho deciso di cambiare. Posso dire che qui in Università a Londra ho avuto tante opportunità, ho diretto tutto quello che potevo dirigere, ho organizzato cose per conto mio, come appunto questa orchestra. Non penso che nella mia zona avrei potuto organizzare un’orchestra mia.

Asia, le direttrici di orchestra sono ancora poche, numericamente parlando. Forse dovrebbero essercene un po’ di più?

Purtroppo c’è sempre stata una maggioranza di uomini, però ora vedo che cominciano ad esserci tanti programmi didattici qui per woman conductor, direttrici d’orchestra, per dare questa possibilità anche alle ragazze.

Asia, avete messo insieme qualcosa come 50-55 musicisti. Come li avete trovati?

Sì più o meno una cinquantina. Sono un misto di tutte le culture, la nostra orchestra si basa anche sull’inclusione, vogliamo portare questo messaggio del voler creare una comunità composta da tante culture diverse, aperta, e dare la possibilità agli studenti di Conservatorio e ai professionisti di fare esperienza di repertorio, tramite la nostra orchestra. E’ importante che prima di andare nell’ambiente professionistico si faccia tanta esperienza di repertorio. Questa iniziativa nasce anche per dare questa opportunità ai giovani.

Per trovare gli altri elementi ho chiesto ai miei contatti, Royal Holloway, RCM, amici degli amici, altri direttori d’orchestra. Ci si aiuta, siamo molto solidali tra noi.

Beatrice ha fatto lo stesso, lei poi suona regolarmente nelle orchestre.

Asia Bonuccelli per BriosOrchestra (copyright Asia Bonuccelli)
Asia Bonuccelli per BriosOrchestra (copyright Asia Bonuccelli)

Quali sono state le tue sensazioni alla vigilia di questa nuova avventura professionale con la BriosOrchestra?

A: Tanto lavoro da fare, studio dei brani al pianoforte… Un po’ spaventata ma anche fiduciosa, emozionata, contenta… non pensavo che si sviluppasse in così poco tempo, perché Antonio e io ci siamo trovati a Gennaio e in più o meno sei mesi abbiamo messo su tutto, è stato un processo abbastanza veloce, direi. Abbiamo coinvolto anche Il Circolo.

B: BriosOrchestra è l’intenzione di portare un’orchestra di stampo fortemente italiano qui nel territorio inglese. Una novità assoluta, alla quale tengo molto. Il mio compito da Manager e da Leader è stato quello di raggruppare più di 55 colleghi del territorio londinese e ispirarli a questa nuova realtà che mira a far conoscere i talenti italiani come il Mº Stefano Caputo, che ha gentilmente composto la colonna sonora dell’orchestra “Sunshine”, eseguita il giorno 5 Luglio 2024 (data dal primo concerto di BriosOrchestra, n.d.r.) come World Premiere.

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