Il sindaco di Firenze Dario Nardella al King’s College di Londra per parlare di sostenibilità, Eurocities ed il futuro delle città italiane.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella al King’s College di Londra
Al King’s College di Londra arriva, seppur solo virtualmente, il sindaco di Firenze Dario Nardella. Nell’ambito dell’iniziativa “Symposium Italian Societies”, organizzata da United Italian Societies, il primo cittadino del capoluogo toscano parla agli studenti italiani in Inghilterra di realtà sostenibili e futuro green.
Si è tenuto, difatti, mercoledì 23 Marzo il primo incontro della nuova iniziativa targata UIS. Ad ospitare il primo evento, l’università di Strand. Per il dispiacere generale dei ragazzi, però, la conferenza si è dovuta tenere online, a causa di motivi logistici legati agli impegni del sindaco.
La sostenibilità al centro della conferenza dal titolo “Eurocities: Digital and Green Transitions at Local Level.” Il sindaco Nardella ha avuto, dunque, modo di parlare degli sforzi dell’organizzazione Eurocities – di cui è presidente ndr – nell’ambito della sostenibilità e della transizione ecologica.
Tra i progetti più importanti, sicuramente l’impegno dei sindaci delle maggiori città europee per sviluppare uno sforzo comune e avviare la transizione digitale a partire dalla realtà locale. Per questo, la Eurocities del sindaco Nardella si dice orgogliosa di poter annunciare che il 64% dei membri Eurocities hanno siglato un impegno concreto per diventare “climate neutral” entro il 2050. Di queste, alcune località si dicono capaci di raggiungere questo importante e straordinario traguardo già entro il 2030.
L’obiettivo, ha aggiunto il sindaco Nardella, è di dimostrare una concreta applicazione di quei principi ed obiettivi prefissati dal parlamento europeo negli ultimi anni. Questo proprio a partire dalle città.
Tante le domande, pungenti, degli studenti presenti alla conferenza. Il sindaco Dario Nardella ha avuto il piacere, e l’onere, di accoglierle tutte, confermando ambizioni condivise, ma sottolineando l’importanza di sforzi collettivi pragmatici.