Gastrodiplomacy: la cucina come soft power è l’evento che si tiene il 29 novembre nella Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Gastrodiplomacy, ecco il soft power della cucina italiana
Gastrodiplomacy, la cucina come soft power è il titolo dell’evento che si tiene lunedì 29 novembre, alle 17, in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo 2021 presso l’Istituto Italiano di Cultura di Londra.
Si tratta di una conversazione tra lo storico David Ellwood e l’antropologa Sara Marino sul tema della La cucina italiana come soft power e il valore identitario del cibo per le comunità migranti italiane nel Regno Unito.
L’incontro prevede anche i contributi di Piero Cannizzaro, regista del documentario Cibo dell’anima, e di Sabine Stevenson della Fondazione Antonio Carluccio.
Il tema della sesta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, che si svolgerà dal 22 novembre attraverso la rete dei servizi diplomatici e consolari di tutto il mondo, è Tradizione e prospettive della cucina italiana: la consapevolezza e la valorizzazione della sostenibilità alimentare.
L’appuntamento annuale si è affermato negli anni come una delle principali iniziative per promuovere il meglio della filiera enogastronomica italiana e della tradizione enogastronomica italiana all’estero.
David Ellwood è professore a contratto senior di studi europei ed eurasiatici presso SAIS Europe. Dal 2020 il Professor Ellwood è Fellow, Fondazione Einaudi, Torino. In precedenza è stato professore associato di Storia internazionale contemporanea presso l’Università di Bologna (fino a novembre 2012). Ellwood è stato presidente dell’International Association for Media and History (1996-2002). È un frequente contributore di articoli e recensioni su riviste accademiche, forum politici e organi di informazione e PhD, Italianistica, Università di Reading.
Sara Marino è Senior Lecturer nel programma Communications and Media presso il London College of Communication. Il suo insegnamento si concentra principalmente sulle sfide teoriche e metodologiche poste dai media digitali, ed è particolarmente interessata a come i media si intersecano con le questioni del cambiamento sociale, dell’innovazione e della solidarietà. Il suo insegnamento è informato dai principi della pedagogia professionale e considera la diversità e l’inclusione come i fattori chiave della sua pratica didattica. Le sue pubblicazioni recenti includono “Digital food and foodways: How online food practices and narratives shape the Italian diaspora in London” (Journal of Material Culture). I suoi lavori sono stati pubblicati su riviste peer-reviewed, tra cui Journal of International Political Theory, Social Media + Society e Networking Knowledge Journal.