Il viaggio segreto a Londra di Giacomo Matteotti verrà ricordato il 15 novembre alla British Library il 15 novembre 2024.
Un ricordo di Giacomo Matteotti alla British Library di Londra
A cento anni all’omicidio, la figura di Giacomo Matteotti, il leader socialista ucciso durante il ventennio fascista in Italia, sarà ricordata da Alfio Bernabei nell’evento dedicato ai Rifugiati politici europei nel Regno Unito dal 1800, che si terrà il 15 novembre 2024 al Pigott Theatre, Knowledge Centre, della British Library di Londra (96 Euston Road, London, Greater London NW1 2DB).
L’evento, dedicato a vari momenti e a varie storie di rifugiati ed esuli politici europei che hanno conibuito alla crescita e allo sviluppo della società britannica e alimentato profondi scambi culturali tra le varie comunità, è stato organizzato dalla sezione Collezioni europee della British Library in partnership con European Union National Institutes of Culture (EUNIC) di Londra.
Durante l’evento, lo storico italiano Alio Bernabei ricorderà il viaggio segreto di Giacomo Matteotti a Londra, che avvenne poco prima del suo assassinio avvenuto a Roma il 10 giugno del 1924.
Il deputato socialista al quale era stato negato il passaporto, giunse nella capitale inglese clandestinamente il 22 aprile del ’24 e ripartì il 26 dello stesso mese.
Lo storico Alfio Bernabei all’evento sugli Esuli politici nel Regno Unito dal 1800
Nella sua esposizione, Bernabei ripercorrerà i momenti salienti di quel viaggio, durante il quale Matteotti incontrò esponenti del partito laburista e dei sindacati britannici, insieme ad alcuni giornalisti inglesi.
Le minute di quell’incontro – riferisce Bernabei – riportano che dopo aver illustrato i mezzi violenti usati dalla milizia fascista per contrastare la libera espressione e l’opera dei sindacati e dei partiti di opposizione, Matteotti chiese “assistenza morale e materiale” per impedire una svolta politica autoritaria che riteneva devastante per l’Italia.
Alla vigilia della sua partenza il quotidiano laburista Daily Herald gli chiese se non avesse paura di rientrare in Italia.
“La mia vita è sempre in pericolo”, rispose Matteotti.
“Matteotti non era un rifugiato politico, ma avrebbe potuto esserlo”
“La giornata di studio alla British Library è dedicata ai rifugiati politici in Inghilterra a partire dal 1800 – spiega Bernabei – tra gli italiani ci sono ovviamente Ugo Foscolo, Giuseppe Mazzini ed Errico Malatesta, ma ho pensato in questo centenario della morte di Matteotti di metterci anche il suo nome.
Non perché sia stato un rifugiato nel senso stretto del termine, ma in quanto avrebbe potuto diventarlo a pieno diritto dopo l’espatrio clandestino che lo trasformava in un fuorilegge ed esponente dell’antinazione, per usare il termine che gli venne affibbiato dalla stampa fascista dopo l’assassinio. Matteotti è il rifugiato “mancato” che esemplifica sinistramente la motivamente spesso addotta dalle persone che chiedono asilo all’estero: se rientro nel mio paese mi ammazzano”.
Nel suo intervento alla British Library Bernabei farà riferimento anche ai materiali reperiti durante le sue ricerche negli archivi inglesi, e che gli sono serviti per la mostra che ha curato alla Charing Cross Library di Westminster dedicata appunto alla visita di Matteotti in Inghilterra.
“Fu quel viaggio a Londra che gli costò la vita – dice Bernabei – Mussolini e i suoi associati che già avevano le prove di come Matteotti era riuscito a trovare alleati in Fleet Street con il potere di influire sull’opinione pubblica mondiale adesso facevano fronte alla prospettiva di un antifascista ascoltato dai massimi vertici del partito laburista.
Matteotti stava dimostrandosi capace di stabilire una piattaforma antifascista in un paese che era una potenza globale in grado di dettare leggi anche sui mercati finanziari. Ecco un formidabile oppositore del fascismo che rischiava di diventare l’uomo politico forse ancor più ascoltato all’estero dello stesso Mussolini.”
La conferenza sarà accompagnata da “Music, Migration & Mobility – La storia dei musicisti emigrati dallEuropa nazista in Gran Bretagna”, e da altri eventi organizzati dai partner della conferenza.