Terzo appuntamento con la rassegna Viaggio in Italia all’Istituto Italiano di Cultura di Londra: il 7 marzo è la volta del film Il Posto di Ermanno Olmi.
Il Posto di Ermanno Olmi, terzo appuntamento di Viaggio in Italia all’Iic di Londra
E’ Il Posto, il film diretto da Ermanno Olmi nel 1961 che sarà proposto – in italiano e con sottotitoli in inglese – per il terzo appuntamento della rassegna Viaggio in Italia, in prorgamma giovedì 7 marzo alle ore 18 all’Istituto Itlaiano di Cultura di Londra.
A introdurre il film e a tenere la discussione post-proiezione sarà Nick Walker, che ha un master in Cultura cinematografica e ha lavorato nell’industria cinematografica, ha scritto articoli cinematografici per The Guardian, è docente di cinema, programmatore e conduttore di eventi di saloni cinematografici a Londra e Rochester.
Il film, in bianco e nero e della durata di 93 minuti, vede l’interpretazione di Sandro Panseri, Loredana Detto, e Corrado Aprile e al centro della trama il giovane Domenco che lascia il suo piccolo villaggio per recarsi a Milano in cerca di lavoro.
Nel pieno del boom economico dei primi anni sessanta, un ragazzo di Meda, Domenico, partecipa ad una selezione di lavoro presso una grande azienda di Milano. Vive questo impegno con particolare apprensione a causa della famiglia, che si aspetta da lui che riesca ad ottenere il posto fisso con cui sistemarsi per tutta la vita.
Diventato per il momento fattorino e in attesa di un posto da impiegato che si presenterà solo a fine film, il giovane si ritrova all’ultimo gradino della scala burocratica in un’enorme azienda senza volto. Le prospettive sono scoraggianti, ma Domenico trova motivo di speranza nell’attraente Antonietta.
Una tenera storia di formazione e un’acuta osservazione della disumanizzazione dell’impresa aziendale, Il posto di Ermanno Olmi è un racconto toccante ed esilarante dell’ingresso incerto di un giovane nei pericoli dell’età adulta moderna e un esempio di neorealismo italiano.
Il film, infatti, non solo e tanto una storia individuale, quanto la storia del cambiamento epocale della società agricola italiana che negli anni Sessanta scopre il benessere e il boom economico lasciando la terra ed entrando in fabbrica.
Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 1961, dove ottenne il Premio della critica, e Premio David di Donatello alla Miglior Regia nel 1962, diede notorietà internazionale al suo autore, allora alla sua seconda regia cinematografica.
Recentemente selezionato tra i 100 film italiani da salvare, nel 2001 il Bellaria Film Festival (al tempo denominato Anteprimaannozero) ne ha celebrato i quarant’anni.
Prenotazioni su Billetto.