Le Piazze [In]visibili – Invisible Squares, in mostra all’IIC il lockdown delle piazze italiane piombate nel silenzio a Marzo 2020.
Invisible Squares arriva a Londra. All’ICI la mostra fotografica sulle piazze italiane in lockdown
Le Piazze [In]visibili – Invisible Squares è la mostra supportata dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra aperta gratuitamente al pubblico.
Dopo il successo da Dicembre 2021 a Febbraio 2022 allo Studio 3 Gallery dell’University of Kent, la mostra arriva finalmente a Londra, dove resterà fino al 24 giugno 2022.
I visitatori potranno accedere dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17.
La mostra curata da Marco Delogu racconta il momento del primo lockdown nella primavera del 2020 in cui le piazze, simbolo della rumorosità italiana, luogo di vita e di incontro, sono piombate nel silenzio assoluto.
È allora che un team di quaranta fotografi e scrittori, i “piazza partners”, si è attivato per documentare questo momento surreale per le piazze italiane.
L’ispirazione per questa mostra nasce da Calvino, a sua volta ispirato da Rykwert. Quando Delogu era ancora direttore dell’ICI di Londra, ha infatti avuto modo di conoscere direttamente Joseph Rykwert. Accogliendolo nella sua casa di Hampstead, lo storico dell’architettura gli ha mostrato una prima edizione de Le Città Invisibili (1972) di Italo Calvino con una dedica in cui l’autore italiano riconosceva l’ispirazione nella sua opera a The Idea of a Town (1963) di Rykwert.
È per questo che Delogu non solo si è ispirato a Calvino per il nome, ma ha chiesto a Rykwert di contribuire al catalogo della mostra con un saggio che racconta come il lockdown delle piazze ha costituito una rara opportunità di “vedere le loro geometrie complesse, le loro ossa nude, e dunque la loro vera struttura”.
Il lockdown delle piazze italiane raccontato dai “piazza partners”
“Forse per la prima volta nelle nostre vite“, scrive Delogu nel catalogo della mostra, “le piazze sono diventate luogo immaginari che solo i grandi artisti e le grandi menti che li hanno disegnati, pianificati, costruiti e adornati avevano visto cosi“.
Superati i problemi di coordinazione dovuti anche alle restrizioni, il risultato è un report eccezionale, che ha richiesto concentrazione e coordinazione tra tutti gli artisti.
La mostra è un’iniziativa del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale supportata generosamente dall‘Istituto Italiano di Cultura di Londra.
I fotografi che hanno partecipato sono Luca Campigotto, Francesca Pompei, Claudia Gori, Flavio Scollo, Eva Frapiccini, Paolo Ventura, Alice Grassi, Daniele Molajoli, George Tatge, Giovanni Cocco, Luca Spano, Luca Nostri, Olivo Barbieri, Alessandro Dandini, Margherita Nuti, Jacopo Benassi, Raffaella Mariniello, Michele Cera.
Il team di scrittori invece è composto da Francesco M. Cataluccio, Valerio Magrelli, Giorgio van Straten, Jhumpa Lahiri, Benedetta Cibrario, Margherita Loy, Salvatore Silvano Nigro, Carlo Carabba, Giovanni Grasso, Caterina Serra, Marcello Fois, Elisabetta Rasy, Liliana Cavani, Francesco Zanot, Clio Pizzingrilli, Sandro Veronesi, Maurizio Maggiani, Eduardo Savarese, Nicola Lagioia ed Helena Janeczek.