La decisione del Primo Ministro Rishi Sunak di indire elezioni anticipate nel Regno Unito, fissate per il 4 luglio anziché in autunno, ha suscitato interrogativi e speculazioni sulle sue motivazioni. Questo annuncio avviene in concomitanza con un’altra importante iniziativa: il lancio di una petizione diretta al governo italiano, in particolare al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani, per estendere il diritto al voto da remoto agli italiani residenti nel Regno Unito e in Svizzera.
Petizione volta a garantire un’esercizio equo e trasparente del diritto di voto per tutti gli italiani all’estero
Questa petizione, promossa in risposta all’appello della Prof.ssa Giulia Gentile della University of Essex e alla campagna di sensibilizzazione di The Good Lobby, ha raccolto oltre 4.755 firme fino ad ora.
Sostenuta da accademici e personalità italiane all’estero, la petizione chiede al governo italiano di superare la rigidità normativa attuale (si tratta di una legge vecchia di 30 anni) e di garantire un’esercizio equo e trasparente del diritto di voto per tutti gli italiani all’estero.
Un appello per una maggiore inclusione democratica degli italiani residenti all’estero
Mentre nel Regno Unito dunque i cittadini si preparano alle elezioni anticipate, con l’incertezza sul futuro politico del paese che si aggiunge a una serie di sfide economiche e sociali, in Italia c’è un appello per una maggiore inclusione democratica degli italiani residenti all’estero.
Entrambi questi eventi riflettono l’importanza della partecipazione civica e del dibattito politico in un momento cruciale per la democrazia nel mondo.
QUI per firmare la petizione.