La storia di Camillo Bistrò – la leggi e ti arriva un regalo

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Raccontavo giorni fa in questo articolo di quanto gli eventi come l’Italian Christmas Market siano preziosi per aggregare la comunità italiana (e non), dando vita a dei progetti collaterali inaspettati. È il caso di Camillo Bistrò, nato dall’incontro di giovani imprenditori, gli chef e CEO di Ravioli & Friends Marco Raimondi e Luigi Brontesi, e la business woman Angelica Sykes che ha aperto The Italian Wine Shop. Uniti dall’intento di proporre prodotti di eccellente qualità, tra materie prime scelte con cura e lavorate minuziosamente, e vini italiani di produzione limitata, la componente umana e artigianale che ha plasmato Camillo a sua immagine e somiglianza lo ha fatto perché aveva qualcosa da dire.

Camillo Italian Bistro, London
Camillo Italian Bistro, London

Che storia raccontano dunque Marco, Luigi e Angelica? Risponderò a questo domanda tra poco, perché prima di passare al contenuto vorrei condividere con voi la ”cornice”, o se si vuole, ”il contenitore” dove Camillo Bistrò ha trovato casa: il 21 Sid Coffee.

Il 21 Sid Coffee è intriso di realismo magico

21 Sid Coffee, Hackney, London
21 Sid Coffee,, Hackney, London (copyright 21 Sid Coffee, Hackney, London)

A raccontarci di questa caffetteria, deli, magico limbo dove arcani maggiori e minori si manifestano in affascinanti letture di tarocchi è la proprietaria Laura Lo Faro:

”Prima di tutto ci tengo a dire che i pop-up restaurant sono delle vere perle che offriamo agli esseri umani. In particolare, ho accolto Camillo Bistrò a braccia aperte perché si trattava di prodotti artigianali di qualità, fatti a mano, come la pasta italiana, che si allinea perfettamente con l’ethos del mio business. Il concept dietro al 21 Sid era quello di creare un luogo d’incontro dove potessero esprimersi artisti locali, artigiani e pop-up restaurant, esattamente come Camillo Bistrò. Tradotto in termini più concreti questo vuol dire coinvolgere la comunità con un’etica che si oppone alla produzione di massa, promuovendo invece l’artigianato e i prodotti fatti a mano, che siano stampe, candele, profumi, torte o pasta. Tutto ciò che passa da 21 Sid è basato sull’artigianato e la cura del prodotto.

Laura Lo Faro, proprietaria del 21 Sid Coffee, Hackney, London (copyright 21 Sid Coffee)
Laura Lo Faro, proprietaria del 21 Sid Coffee, Hackney, London (copyright 21 Sid Coffee)

Io sono stessa sono una panettiera di formazione, o meglio ho studiato storia, ma ho poi scelto di dedicarmi alla panetteria e alla pasticceria. Quando ho aperto il 21 Sid, ho voluto portare avanti la tradizione del prodotto artigianale, lavorato a mano senza l’uso di prodotti chimici, come si faceva una volta. Come mi ha insegnato nonna Gina. A questo, ho combinato la passione per i tarocchi, che leggo da vent’anni.  Il tarocco, similmente al pane, ti obbliga a restare nel presente e a non tentare di fuggire nel futuro o nel passato. La predizione del futuro, per i tarocchi, è in realtà un lavoro sul presente”.

Con questa doverosa premessa, vi invito a mettervi a vostro agio per rivivere con me l’esperienza di Camillo Bistrò.

Laura Lo Faro, proprietaria 21 Sid Coffee (copyright 21 Sid Coffee)
Laura Lo Faro, proprietaria 21 Sid Coffee (copyright 21 Sid Coffee)

Accoglienza e poesia enogastronomica

Angelica mi accoglie alla porta con un grande sorriso, mi accompagna al tavolo e mi chiede se preferisco acqua naturale o gassata. Poi mi spiega la carta dei vini e l’incredibile offerta culinaria.

Dopo aver provato un paio di orange wines, opto per un Mulleri-Giffa’ 2022- Nuragus incantevole al palato. La scelta tra gli antipasti e i primi piatti è difficilissima da prendere perché variegata e golosa solo a vederla preparare.

Camillo Bistro' (copyright Camillo Bistro')
Camillo Bistro’ (copyright Camillo Bistro’)

Sì perché Marco e Luigi, che sembrano danzare come Dervisci dietro al massiccio bancone di legno, lavorano gli ingredienti a vista. Il menu, che andrebbe letto come un poema bucolico, offre antipasti quali ravioli fritti ripieni di ricotta, e prosciutto d’anatra hand-made servito con stracciatella ed erba cipollina su pane tostato; fino ai primi come rigatoni con ragù di vitello e linguine con baccalà e un sublime velouté di piselli.

Camillo Bistro' family!
Camillo Bistro’ family! (copyright Camillo Bistro’)

Il cuscino di Nicolas Cage

Il locale, che più lo guardo più me ne innamoro, è intimo, colorato, ricco di dettagli tra cui un meraviglioso cuscino col faccione pagliettato di Nicolas Cage. Gli altri commensali appaiono sono tutti concentrati nel gustare i loro piatti. Arriva anche il mio antipasto: capesante marinate con salsa piccante al cocco, lime e cetrioli. Veder versare la salsa direttamente da Angelica è ipnotico, assaporarla è …Something else! Ricca di sapore ma delicata al contempo. Se non avessi ordinato un generoso piatto di linguine fresche me ne mangerei un altro.

La playlist, ci tengo a sottolineare, è un altro elemento che accompagna questa estasi culinaria in maniera impeccabile. Come si fa a non canticchiare Nina Simone soprattutto in un momento di godurioso self-care?

Raccontare col cibo, decorare col vino

Mi prendo una pausa per raggiungere i ragazzi dietro al bancone: Marco e Luigi sono genuini come i loro piatti. Mi raccontano che la loro esplorazione tanto nella cucina tradizionale italiana quanto in quelle di altri paesi è un percorso che si rinnova continuamente. La loro storia non rimane ancorata alla prefazione dell’essere italiani tout court ma si arricchisce di sotto trame in ogni nuovo capitolo. Partendo dal ”questo lo vedevo fare a mio padre” si arriva al ”questa tecnica invece mi è stata insegnata da un rinomato chef giapponese e la riproponiamo in una ricetta che mixa elementi regionali con sapori dal carattere British”. Quello che questi giovani chef ci stanno raccontando è dunque l’evoluzione della loro professionalità che è andata di pari passo con Londra che è una delle capitali del cibo internazionale più ricche che ci siano. Brexit o no.

Camillo Bistro' (copyright Camillo Bistro')
Camillo Bistro’ (copyright Camillo Bistro’)

Angelica poi, ha un universo da condividere: la doppia nazionalità, il senso di appartenenza, l’attenzione alla sostenibilità, l’apertura a nuovi prodotti, la responsabilità di fare da tramite tra piccoli produttori e clienti. L’amore per le cose buone, da proteggere e preservare.

Camillo Bistro' (copyright Camillo Bistro')
Camillo Bistro’ (copyright Camillo Bistro’)

Non mi sazierei mai di ascoltarli ma il mio momento preferito è arrivato: dessert time, peeps!

Anche qui la difficoltà è enorme: i dolci sono preparati al momento dall’eccezionale pastry chef Alisa Golubtsova, e sono delle piccole opere d’arte adornate di fiori e arricchite di differenti textures. Essendo pero’ una pistacchio-victim vado per la pistachio honey cake with white chocolate.

Perdonatemi se vi dico che per quanto io ami le parole e combinarle tra di loro, questo dolce non si può descrivere: si deve solo mangiare!

Camillo Bistro' (copyright Camillo Bistro')
Camillo Bistro’ (copyright Camillo Bistro’)

Per te che leggi, una sorpresa!

E siccome sono assai generosa e mai parca nel dispensare consigli, vi dico non solo di provarlo finché siete in tempo (ogni venerdì e sabato sera fino a fine luglio) ma anche che come lettrici  di Londra Notizie 24 riceverete un trattamento speciale: specificando il numero di persone e l’orario d’arrivo, scrivete anche in corpo testo ”Londra Notizie 24” all’indirizzo camillo@theitalianwineshop.co.uk.

 

Il resto lo trovate al Sid Coffee, (1 Sidworth Street,London  E83SD) dalle 18:30 alle 21:00!

Camillo Bistro' (copyright Camillo Bistro')
Camillo Bistro’ (copyright Camillo Bistro’)

 

 

 

 

Silvia Pellegrino
Silvia Pellegrino
Silvia è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Roma, e attualmente residente a Londra. Si è appassionata alla scrittura fin da quando era bambina, e ha iniziato a comporre poesie all'età di dieci anni. Cresciuta in una famiglia matriarcale, ha sviluppato un interesse per l'universo femminile, che ha ispirato il suo libro di racconti 'The Spoons'Tales'. Quest'ultimo, ancora in lavorazione, racconta le donne, indagando diversi temi: dalla sessualità al rapporto con il proprio corpo; dall'amore alla morte. Appassionata sia di letteratura che di cinema, ha scritto la sceneggiatura del cortometraggio di video-poesia 'The Molluscs Revenge', diretto e prodotto dalla società di produzione video @studio_capta, nel 2020. Silvia ha individuato nella videoarte e nella videopoesia il perfetto contenitore di contenuti dove far incontrare linguaggi diversi, percepiti come strumento di analisi interpretativa in grado di reificare le diverse sensibilità artistiche, trasformandole in immagini poetiche. Ha collaborato inoltre con il quotidiano nazionale online @larepubblica e la rivista @sentieriselvaggi scrivendo diversi articoli e recensioni cinematografiche dal 2012 al 2016. Nel 2020 il suo racconto “Una lupa mannara italiana a Londra” è stato uno dei vincitori del concorso di scrittura @IRSE RaccontaEstero.

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