Londra mia ma quanto mi costi? Fenomenologia di una migrante

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Casa di Londra numero 2, arrivo - deposito bagagli
Casa di Londra numero 2, arrivo - deposito bagagli

È un mercoledì qualsiasi a Londra, di un giugno grigio, tristanzuolo, freddo, the usual insomma. Salgo sul bus per recarmi al lavoro, normalmente metto su le cuffie wireless per ascoltare podcast (sto recuperando “Giornaliste“, prodotto da Fondazione Circolo dei Lettori e Storielibere.fm, che vivamente consiglio), ma tra le altre cose, ieri sera ho scordato di metterle in carica, quindi nisba.

Nella fila parallela alla mia, seduta pochi sedili più avanti, c’è una donna che sta parlando al telefono animatamente. Tocca col tono della voce tutte le sfumature della disperazione. Il problema che l’affligge e che, riassumendo, influisce a cascata sul resto della sua esistenza è uno solo: i soldi. Same old, same old.
Capisco poi che la donna al telefono ha una figlia piccola, e che questo mese non sa come pagare l’affitto. Nella stessa settimana, una conoscente a cui è morto il marito mi ha confidato che verrà sfrattata dalla sua abitazione dove ha vissuto tutta la vita.

Casa di Londra numero 2, arrivo - deposito bagagli
Casa di Londra numero 2, arrivo – deposito bagagli

Feci esattamente quello che molti migranti con zero soldi si ritrovano a fare appena arrivati

Facendo un passo indietro, precisamente nel 2016, anno in cui arrivai senza nessun tipo di piano, se non quello di rimanere per pochi mesi, a Londra la mia situazione economica gravava in condizioni pessime. Non persi le speranze e feci esattamente quello che molti migranti con zero soldi si ritrovano a fare appena arrivati: trovare un lavoro qualsiasi per pagare una stanza o una casa in condivisione. Nel mio caso, si trattava di un appartamento nel profondo est, condiviso con altre nove persone.
All’epoca non mi pesava, nonostante mi sia ritrovata la moka lavata accuratamente con il sapone per i piatti, lo scambio di culture diverse e il risparmio economico vincevano su qualsivoglia fattaccio facilmente pubblicabile su CDM.

Due anni dopo le mie condizioni migliorarono: appartamento diviso in quattro persone, comodamente servito dalla metro. Era fatiscente? Certamente sì. Topi, infiltrazioni, muffa. Una casa dotata di tre stanze e mezza (e con ”mezza” intendo la tipologia di sottoscala in Privet Drive 4, Little Whinging, Surrey, citofonare Dursley, dove cresce Harry Potter), il tutto per la modica cifra di circa 1950 sterline.

Sono certa che una buona percentuale di chi legge empatizza in toto oppure in parte a quanto scritto fino ad ora

Dal lontano 2019 ad oggi, di traslochi ne ho affrontati ben nove (sempre se la memoria mi assiste), e la situazione è andata precipitando. In mezzo due catastrofi: Brexit e pandemia.
Sono certa che una buona percentuale di chi legge empatizza in toto oppure in parte a quanto scritto fino ad ora, perché ovunque vado e con chiunque parlo l’incubo di non riuscire più a sostenere il costo della vita nella città che ormai è diventata la nostra casa è più che mai sentito e condiviso.

Coinquilini casa numero 2, foto di famiglia
Coinquilini casa numero 2, foto di famiglia (copyright Eleonora Savignano)

Diamo dunque un po’ di dati, focalizzandoci solo nell’ultimo anno:

Aumento degli affitti

Tra il 2023 e il 2024, gli affitti a Londra sono aumentati in media del 10,8%, con un costo medio mensile che ha raggiunto £2,070 (Big Issue). Secondo il software Zoopla alcune aree hanno visto aumenti ancora maggiori: Havering ha subito un incremento del 12,9%, mentre Barking e Dagenham hanno visto un aumento dell’11,3%. Questo fenomeno, tra le altre cause, è dovuto da una domanda sempre più elevata e un’ offerta limitata di abitazioni. (Big Issue).

Aumento del costo della vita

Il costo della vita a Londra è un un tasto estremamente dolente e con i prezzi degli affitti in continuo aumento, molte famiglie hanno lasciato la capitale. Scelta non fattibile per tutti. Guardando al solo 2024, il costo medio per affittare un appartamento con tre camere da letto in zona 2/3 è salito a £4,425 al mese (Numbeo).

Housing crisis in London
Housing crisis in London

Salari e potere d’acquisto

Vecchia storia: aumenta tutto ma non i salari. Nonostante l’Office for Budget Responsibility abbia previsto un aumento degli stipendi del 7,5% nell’arco dei prossimi tre anni, non bastera’ a far fronte aalla spesa degli affitti che aumenteranno del 13% nello stesso periodo (Big Issue).

Tirando le somme (è il caso di dirlo), mentre il costo degli affitti e della vita continuano a crescere rapidamente, gli stipendi non riescono a tenere il passo. Siamo ”fortunati” noi che un tetto sulla testa ce lo abbiamo, ma la necessità di politiche più efficaci per aumentare l’offerta di abitazioni accessibili e contenere/bloccare i costi di affitto rimane un’urgenza.

Se hai una storia da condividere a tal proposito, scrivi a s.pellegrino@londranotizie24.it

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Silvia Pellegrino
Silvia è una scrittrice italiana, nata e cresciuta a Roma, e attualmente residente a Londra. Si è appassionata alla scrittura fin da quando era bambina, e ha iniziato a comporre poesie all'età di dieci anni. Cresciuta in una famiglia matriarcale, ha sviluppato un interesse per l'universo femminile, che ha ispirato il suo libro di racconti 'The Spoons'Tales'. Quest'ultimo, ancora in lavorazione, racconta le donne, indagando diversi temi: dalla sessualità al rapporto con il proprio corpo; dall'amore alla morte. Appassionata sia di letteratura che di cinema, ha scritto la sceneggiatura del cortometraggio di video-poesia 'The Molluscs Revenge', diretto e prodotto dalla società di produzione video @studio_capta, nel 2020. Silvia ha individuato nella videoarte e nella videopoesia il perfetto contenitore di contenuti dove far incontrare linguaggi diversi, percepiti come strumento di analisi interpretativa in grado di reificare le diverse sensibilità artistiche, trasformandole in immagini poetiche. Ha collaborato inoltre con il quotidiano nazionale online @larepubblica e la rivista @sentieriselvaggi scrivendo diversi articoli e recensioni cinematografiche dal 2012 al 2016. Nel 2020 il suo racconto “Una lupa mannara italiana a Londra” è stato uno dei vincitori del concorso di scrittura @IRSE RaccontaEstero.

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