Shades of Resistance: la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti

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Si tiene dal 16 al 18 agosto alla galleria Bomb Factory di Marylebone a Londra Shades of Resistance, la mostra che propone la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti.
Si tiene dal 16 al 18 agosto alla galleria Bomb Factory di Marylebone a Londra Shades of Resistance, la mostra che propone la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti.

Si tiene dal 16 al 18 agosto alla galleria Bomb Factory di Marylebone a Londra Shades of Resistance, la mostra che propone la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti.

Shades of Resistance: la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti

Si tiene dal 16 al 18 agosto alla galleria Bomb Factory di Marylebone a Londra Shades of Resistance, la mostra che propone la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti.
Si tiene dal 16 al 18 agosto alla galleria Bomb Factory di Marylebone a Londra Shades of Resistance, la mostra che propone la società contemporanea inglese vista dai giovani artisti emergenti.

“È dovere di un artista riflettere i tempi in cui viviamo” (Nina Simone): è lo slogan della mostra collettiva Shades of Resistance curata dalla NCProductions che sarà possibile visitare da venerdì alla galleria Bomb Factory Art Foundation di Marylebone.

Un grande spazio espositivo accessibile a tutti, dove oltre trenta giovani artisti emergenti in diverse discipline hanno rielaborato il concetto di resistenza attraverso la fotografia, pittura, cinema, poesia e danza.

Un concetto che per Ryan Rusconi (NCProductions) è quanto mai attuale: “Shades of Resistance è una mostra collettiva che riformula il concetto di resistenza dal punto di vista dei giovani. In un clima di disordini politici, presentiamo una mostra collettiva di tre giorni, dando voce ai giovani colpiti di Londra”.

Un manifesto della società inglese in cui i giovani tramite le loro esperienze quotidiane esplorano temi della gioventù, della queerness e della femminilità attraverso la fotografia, pittura, cinema, poesia e danza.

A far da cornice gli spazi espositivi di una delle gallerie della Bomb Factory Art Foundation nel centro di Londra.

Si tratta della sede di Marylebone che si trova dietro l’angolo dall’omonima stazione e poco distante da Regent Park e la Baker Street di Sherlock Holmes.

Il progetto della NCProductions sposa la visione dell’artista Pallas Citroen che nel 2015 fondò la Bomb Factory.

Come allora, la missione è quella di sostenere artisti emergenti e promuovere la partecipazione della collettività ad attività artistiche con la stessa resilienza della storica sede in Archway, una ex-fabbrica di munizioni utilizzata nella produzione di bombe durante la seconda guerra mondiale, uno dei pochi edifici della capitale che superò il conflitto indenne.

Uno spazio inclusivo dove tutti possono partecipare gratuitamente a mostre, laboratori e workshop.

Oltre alle opere realizzate in diversi medium, durante la mostra Shades of Resistance sarà anche presentato il pezzo composto da Ryan RusconiIch bin ein Berliner” con una performance di danza.

Un assolo di cui il ballerino Tobey racconta la sua visione dell’abbattimento del Muro di Berlino che a tal proposito dichiara: “Quando ho coreografato il mio assolo, ho cercato di creare un flusso costante di tensione che si sviluppa e si rilascia, dando vita a un movimento visivamente coinvolgente. Ci sono vari motivi di movimento ripetuti che, abbinati al modo in cui gli archi entrano ed escono dalla traccia, creano piccole sacche di impatto in tutto il pezzo. Questo in qualche modo evoca l’idea di scheggiare un muro, un’azione ripetuta che crea progressi incrementali nel tempo. Non ho cercato di presentarmi come una cosa specifica, ma piuttosto come l’energia che quelle cose potrebbero portare. Sono allo stesso tempo una persona e uno strumento, un martello e un muro”. 

Per il musicista e compositore Rusconi oltre che rappresentare un omaggio a Mstislav Rostropovich che si esibì con il violoncello durante la caduta del muro, è una riflessione sulla perdita di significato che eventi storici subiscono nel tempo.

Maggiori informazioni sulla mostra e le attività della fondazione sul sito dedicato.

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