Teenagers Book Club, invito alla lettura da Camilleri a Sciascia

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Teenagers Book Club

Teenagers Book Club, l’evento  organizzato dall’Istituto di Italiano di Cultura (ICI) e dalla Scuola Italiana a Londra (Sial) nei giorni scorsi a Londra, ha introdotto i ragazzi alla lettura  di due romanzi siciliani a carattere poliziesco  di Andrea Camilleri e Leonardo Sciascia.

Il Teenagers Book Club condotto dall’attore Marco Gambino

Durante l’appuntamento in diretta streaming del Teenagers Book Club, giovani lettori tra gli 11 e i 18 anni si sono immersi nella lettura dei romanzi “Il ladro di merendine” di Andrea Camilleri e “Il Giorno della civetta” di Leonardo Sciascia. All’evento on line hanno partecipato Marco Gambino, attore siciliano, ed Ernestina Meloni, insegnante di italiano della scuola secondaria e membro del consiglio della SIAL, che hanno fornito agli studenti  consigli su come approcciare i lavori di Camilleri e Sciascia.

Alla scoperta della Sicilia con le opere di Camilleri

Con una approfondita analisi dei romanzi dedicati all’ormai famoso Commissario Montalbano, Gambino ha offerto ai ragazzi una guida per comprendere personaggi, contesti e linguaggi della Sicilia di Camilleri. 

La forte relazione dello scrittore con la “sua” terra è evidente nei suoi romanzi. Elementi come la famiglia, la perdita, l’avidità e la cucina, strettamente connessi alla cultura dell’isola, fanno da cornice agli intrecci dal tema poliziesco. 

Gambino ha enfatizzato il “geniale inserimento di un dialetto secco e asciutto” nei romanzi del Commissario Montalbano. “Camilleri ha creato una rivoluzione dello scrivere: queste parole compaiono come fiori,” ha aggiunto l’attore.

La gestualità dei personaggi, dalla logica prettamente siciliana, è chiaramente individuabile nella scrittura dei romanzi. “In Camilleri, i siciliani sono molto siciliani”, ha proseguito Gambino, che da siciliano sente una forte vicinanza con questi racconti. I soggetti di Camilleri si esprimono con espressioni dialettali e gesti, che donano carattere e colore alle vicende raccontate. La vitalità di questi personaggi rende naturale la traslazione dei romanzi sullo schermo.

Gambino ha spiegato come la presentazione ricorrente del cibo e della cucina è una delle ragioni che hanno reso i romanzi di Andrea Camilleri molto popolari anche nel Regno Unito. Il cibo è un elemento identificativo dell’Italia, ma in particolare della Sicilia. 

“La cucina è come cuore, come storia, come condimento fondamentale dei romanzi di Camilleri, che la definisce un miracolo”, ha ribadito Gambino.

La trama de “Il ladro di merendine”

Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, immaginaria cittadina siciliana, è il protagonista di questo libro. Questa volta il commissario sospetta l’esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un peschereccio di Mazara del Vallo, e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato in un ascensore. 

“Il giorno della civetta”, primo giallo di denuncia alla mafia

Al centro del secondo incontro, quello che Gambino e la Meloni hanno definito “una delle menti più lucide ed anticonformiste della cultura europea del secondo Dopoguerra”, Leonardo Sciascia, e in particolare il suo romanzo più celebre.

“Il giorno della civetta” è il primo esempio di giallo di denuncia contro la mafia e contro una classe politica meschina alla quale importa solo dei propri interessi.

In precedenza la mafia agiva in segreto, era un animale notturno proprio come la civetta. Al tempo della stesura del romanzo, però, i gruppi mafiosi avevano raggiunto un potere tale da mostrarsi anche di giorno. Da qui il titolo “Il giorno della civetta”.

Il romanzo fa riferimento a un episodio reale: l’omicidio di Accursio Miraglia, sindacalista e presidente della Camera del Lavoro di Sciacca, da parte di Cosa Nostra nel 1947.

Una Sicilia difficile, dura e terribile

Sciascia mette in luce una Sicilia difficile, dura e terribile, ma al contempo bellissima, sensuale e seducente.

L’isola è messa in contrapposizione con l’Italia “continentale” attraverso la metafora del protagonista, il capitano Bellodi, originario di Parma e mandato in servizio in un paesino siciliano.

Gambino ha spiegato che l’arrivo di un uomo del nord in Sicilia è visto con ammirazione. “Chiunque entri in Sicilia dal resto dell’Italia è visto come continentale, dal modo di porsi diverso, gentile ed educato. Il capitano Bellodi viene rappresentato come tale nel romanzo”.

Famosa è diventata la frase con cui Sciascia ha classificato l’intera umanità: uomini, mezzi uomini, ominicchi – descritti “come i bambini che si credono grandi”, i pigliainculo ed infine i quaquaraquà – “che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere”, secondo l’autore. 

Le donne, che entrano solo marginalmente ne “Il giorno della civetta”, sono invece rappresentate da un personaggio femminile, forte e dalla tipica cupezza siciliana dell’epoca, che Claudia Cardinale ha interpretato nel film tratto dal romanzo e diretto da Damiano Damiani. 

La trama de “Il giorno della civetta”

In una cittadina siciliana, l’uccisione del piccolo imprenditore Salvatore Colasberna provoca un’inchiesta, condotta dal capitano Bellodi, giunto da Parma e animato da un alto senso della giustizia.

Il capitano si convince subito che il delitto è una questione di mafia e di appalti e riesce a superare il muro di omertà della gente e a ricostruire la trama dei fatti, nonostante l’assassinio di un testimone e di un confidente dei carabinieri.

A Roma, intanto, alcuni ambienti politici sono preoccupati che l’indagine possa svelare complicità di personaggi vicini al governo.

In licenza a casa, il capitano Bellodi apprende dai giornali che la sua ricostruzione dei fatti è stata smontata e che sono stati scagionati tutti gli indagati. Testardamente, Bellodi decide di tornare in Sicilia per difendere la verità.

 

Le dirette dello streaming sono state rese disponibili su YouTube e consultabili qui e qui.  primo e secondo link.

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