Torna la Leconfield lecture della Bis: il 6 novembre obiettivo sul Cinema italiano del Dopoguerra

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(Camera, Cinecittà Studio, by Sonse at https://flickr.com/photos/34585612@N00/46760148102).
(Camera, Cinecittà Studio, by Sonse at https://flickr.com/photos/34585612@N00/46760148102).

È dedicata ai “Due volti dell’industria cinematografica italiana del Dopoguerra: Dino De Laurentiis e Suso Cecchi D’Amico la Leconfield Lecture 2024 della British Italian Society che si terrà il  6 novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Torna la Leconfield lecture della Bis: il 6 novembre obiettivo sull’industria cinematografica italiana

È dedicata ai “Due volti dell’industria cinematografica italiana del Dopoguerra: Dino De Laurentiis e Suso Cecchi D’Amico” la Leconfield Lecture di quest’anno della Bis, British Italian Society, che ha affidato il suo più importante evento culturale al professor Stephen Gundle.

L’appuntamento di quest’anno si terrà il prossimo mercoledì 6 novembre all’Istituto Italiano di Cultura di Londra (39 Belgrave Square, London SW1X 8NX). Non è prevista una fee di ingresso ma è gradito un contributo spontaneo, ed è consigliata  la prenotazione a questo link.

Stephen Gundle è professore di studi cinematografici e televisivi alla Warwick University. Ha ricoperto posizioni accademiche a Cambridge, Nottingham, Oxford e Londra prima di trasferirsi a Warwick nel 2008. I suoi interessi di ricerca si trovano nei campi del cinema e della storia culturale e politica, con un’enfasi speciale sul cinema italiano e altri media ed è autore di libri tra cui Bellissima: Feminine Beauty and the Idea of ​​Italy (2007) e Glamour: A History (2008), Mussolini’s Dream Factory: Film Stardom in Fascist Italy (2013) e Fame amid the Ruins: Italian Film Stardom in the Age of Neorealism (2019). Molti dei suoi libri sono stati pubblicati anche in italiano. Negli ultimi anni ha diretto due importanti progetti di ricerca su produttori e pratiche di produzione nell’industria cinematografica italiana.

Al centro della sua lecture, dunque, il cinema italiano e la sua attività di produzione nel periodo d’oro,  quello degli anni Cinquanta, uscito dalle ceneri della guerra e dai primi esperimenti di neorealismo, e cresciuto fino a diventare uno dei più importanti e influenti al mondo. Con registi come Visconti, Fellini, Antonioni e molti altri è diventato sinonimo di arte e innovazione.

Questa conferenza esaminerà due persone che hanno avuto un ruolo fondamentale in questo successo: il produttore Dino De Laurentiis (1919-2020) e la prolifica sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico (1914-2010).

Ognuno di loro pensava più all’industria che all’arte e lavorava non solo con i direttori artistici, ma anche con i registi delle commedie e dei film di genere che erano il pane quotidiano della produzione cinematografica italiana.

I loro modi di operare difficilmente avrebbero potuto essere più diversi: sgargianti e visionari nel caso di De Laurentiis, discreti e modesti nel caso di Cecchi D’Amico.

Si suggerirà che queste modalità corrispondevano al modello di lavoro di genere nell’industria, in cui i contributi femminili, non importa quanto importanti, tendevano a essere invisibili.

Mentre storicamente i produttori hanno ricevuto molto meno credito rispetto ai registi, i successi di De Laurentiis sono oggi più ampiamente riconosciuti. Tuttavia è difficile sopravvalutare il ruolo di Cecchi D’Amico nell’imprimere i marchi di qualità e umanità al cinema italiano che sono stati essenziali per i suoi successi mondiali nei decenni del dopoguerra.

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