Lanciato il Mentoring Programme di UIS, United Italian Societies, “per rispondere all’esigenze degli italiani in UK.” L’intervista.
Continua il progetto United Italian Societies
Nato ufficialmente tra lo scorso Novembre e Febbraio, il progetto United Italian Societies UIS continua a far parlare di sé. In queste ultime settimane, l’organizzazione studentesca ha lanciato infatti il suo nuovissimo Mentoring Programme.
Un’iniziativa ambiziosa che riunisce qualificati esponenti del mondo del lavoro britannico e li mette in contatto con gli studenti italiani in Regno Unito per contribuire alla loro crescita lavorativa.
L’iniziativa, per ora, si concentra su tre aree principali: Finanza, Legge e Consulting. Ma èstata anche avviata una collaborazione con l’associazione Lead the Future per estendere ilprogrammaanche alle aree STEM.
Noi di Londra Notizie 24 abbiamo intervistato Umberto Belluzzo, Francesco Piatti e Guglielmo Santamaria che, insieme a Mattia Carassai, formano il Mentoring Programme Office di UIS. Qui la prima parte dell’intervista.
“Rispondiamo alle esigenze degli studenti in UK”
Come nasce questa iniziativa? Perché uno studente dovrebbe scegliere il vostro e non altri mentoring programmes?
“Lo UIS Mentoring Programme è un programma che nasce da una semplice esigenza: il bisogno di fornire un aggancio, un sostegno ed una guida a quegli studenti italiani in UK che stanno per entrare nel mondo del lavoro. L’idea, di per sé, è sempre stata tra i punti chiave della fondazione di UIS. Ci siamo organizzati in modo tale da farla partire ufficialmente dal 1 Agosto, quando abbiamo aperto le candidature.
Quasi tutte le università in UK hanno una society che offre un servizio simile. La cosa particolare che ci distingue è la interazione attiva con persone dall’esperienza simile. Entrare nel mondo del lavoro britannico, partendo dall’Italia, rappresenta una difficoltà aggiuntiva rispetto agli inglesi che hanno sempre vissuto qui. Le storie dei nostri mentors, perciò, sono più vicine a quelle degli studenti di quanto lo possano essere in un mentoring programme generico”.
Chi sono i mentors di cui stiamo parlando?
“Parliamo di professionisti variegati: da chi è all’inizio della propria carriera, a chi, invece, ha già un certo livello di seniority ed esperienza nel suo bagaglio.
Tutti però condividono l’italianità all’estero. Non possiamo sottolineare abbastanza la nostra concentrazione nel cercare professionisti che possano rappresentare dei veri e propri modelli a cui aspirare per i nostri studenti. Gli universitari italiani in UK, infatti, spesso si trovano con meno conoscenze, meno contatti. Hanno bisogno di qualcuno a cui guardare, che li possa aiutare a tracciare una strada, un percorso già battuto verso ambizioni comuni.
Per ora, abbiamo aperto a tre ambiti principali: Finanza, Legge e Consulting.
Tra l’altro, sul sito è già presente la lista dei mentors. Abbiamo già ricevuto parecchi nomi ed importanti, ma le application per far parte del team sono ancora aperte”.
Nello specifico, come funziona il progetto?
“L’idea è quella di promuovere relazioni durature negli anni. C’è bisogno di tanto lavoro di networking per far brillare il talento italiano all’estero.
Il punto chiave di questa esperienza è dare una prospettiva del mentor ed una prospettiva dell’azienda ai giovani studenti. Ecco perché il mentoring programme è un’opportunità aperta a chiunque. Dando una prospettiva di chi fa quello che uno vuole fare, cerchiamo di aiutare anche chi è ancora indeciso.
Per quanto riguarda la logistica, il programme è un 1-to-1 mentoring. Non si potrà scegliere il proprio mentor: ai candidati più promettenti verranno affiancati mentors con livelli di seniority più alti. La relazione durerà almeno un anno, ma noi lasciamo libertà alle coppie mentor-mentee di creare rapporti duraturi e continuare anche dopo. Ai mentor chiediamo almeno un’ora ogni due mesi per ogni mentee, ma lasciamo flessibilità alla relazione”.
Sono aperte le iscrizioni, ma bisogna affrettarsi
Come fanno gli studenti per partecipare al programma?
“Dal 1 Agosto abbiamo anche aperto le iscrizioni per gli studenti. C’è un solo requisito: essere studenti italiani iscritti in un ateneo britannico. Ci sono spazi limitati e la rolling basis ha avuto grande successo per ora, quindi chiediamo a chi è interessato di affrettarsi per garantirsi un posto nel programma.
I candidati vengono selezionati attraverso un processo di candidatura, da avviare seguendo il link sul nostro sito. Inizialmente si forniscono i contatti ed un minimo di informazioni di background. Poi chiediamo curriculum, lettera motivazionale e voti all’università.
Il candidato ideale è un candidato che dimostra, nella lettera, di essere interessato ad una collaborazione nel suo campo. Poi, attraverso il curriculum, valutiamo la coerenza di esperienze pregresse – come progetti extracurricolari – per assicurarci il genuino interesse del candidato per l’ambito scelto.
Insomma, cerchiamo una persona capace di ricevere dal mentor e farne tesoro. Infine, l’assegnazione viene fatta in base agli admission criteria: come detto, il candidato più “brillante” viene affiancato ai mentor più senior”.
La seconda parte dell’intervista verrà pubblicata nei prossimi giorni su Londra Notizie 24. Seguiteci sui social per rimanere sintonizzati e scoprire di più su questa ed altre iniziative della comunità italiana in Regno Unito!