Downing Street ha annunciato il ritorno di alcune restrizioni anti Covid per l’Inghilterra.
Arriva l’Omicron, attivato il Piano B
Boris Johnson, il primo ministro britannico, ha annunciato in conferenza stampa la conferma del passaggio al “Piano B” per il contenimento della pandemia in Inghilterra.
La causa del cambiamento di rotta di Downing Street è dovuto alla sempre più alta diffusione della variante Omicron, il cui tasso di contagio sembrerebbe duplicarsi in un lasso di tempo che va da 2.5 a 3 giorni.
Secondo i dati del governo britannico, in Inghilterra il 21 novembre lo 0.15% dei casi era riconducibile alla nuova variante, mentre il dato è cresciuto fino al 5.5% il 5 dicembre. Al momento, ci sono 568 casi confermati della variante Omicron in Regno Unito.
Sì a mascherine, smart-working e NHS Covid Pass
Tre sono i cambiamenti principali del “Piano B”. La mascherina torna obbligatoria all’interno della maggioranza dei luoghi pubblici, ovvero cinema, teatri e luoghi di preghiera. In bar e ristoranti, così come nelle palestre, l’uso della mascherina resterà a discrezione dei singoli.
Da lunedì 13 dicembre, il governo incoraggia la popolazione a lavorare da casa se possibile.
Downing Street cambia rotta anche sul NHS Covid Pass, scaricabile sulla NHS App a seguito della conclusione del ciclo vaccinale, che sarà necessario a partire dal 15 dicembre e previa approvazione parlamentare per entrare nelle discoteche ed altri luoghi dove sono presenti più di 500 persone in piedi al coperto, o più di 4000 persone in piedi all’esterno, oltre a ogni evento con più di 10000 partecipanti. In alternativa al NHS Covid Pass, si potrà mostrare la prova di un test antigenico negativo.
Johnson: “Ognuno faccia la sua parte e si vaccini”
Il primo ministro ha inoltre annunciato che il NHS, ovvero la sanità pubblica britannica, ha confermato un’espansione su larga scala del programma vaccinale per le terze dosi.
Tutti coloro con più di quarant’anni possono ora riservare la terza dose di vaccino, che si può ottenere a partire da soli tre mesi dalla seconda e prenotando con un mese di anticipo, quindi a solo due mesi dalla seconda dose.
Per quanto riguarda i test, il governo ha annunciato che sostituirà l’attuale quarantena di dieci giorni con test giornalieri per chi ha avuto contatti con persone risultate positive al Covid.