ESG, il 14 marzo al Consolato di Londra il convegno sulla sostenibilità

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Il 14 marzo alle 18, al Consolato generale d’Italia a Londra, il convegno su ESG: trends, soluzioni innovative e esperienze.

ESG, il 14 marzo al Consolato di Londra il convegno sulla sostenibilità

Si intitola ESG: trends, soluzioni innovative e esperienze il convegno organizzato ed ospitato dal Consolato generale d’Italia a Londra il prossimo 14 marzo, alle ore 18. L’Acronimo sta per Environmental (ambiente), Social, e Governance, le tre dimensioni fondamentali per verificare, misurare, controllare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione.

Scopo del convegno discutere questi tre argomenti, divenuti sempre più importanti oer aziende e organizzazioni e su cui il Consolato dà il buon esempio perché è la prima struttura diplomatica italiana a dotarsi di procedure ESG.

All’incontro, organizzato in partnership con Tecno International, UCl e U-Teach, partecipano insieme al Console generale d’Italia Domenico Bellantone, Salvatore Amitrano, managing director di Techno International, Betta Maggio, Ceo di U-Teach Biotech, e Paolo Taticchi, professor di Strategy and Sustainability alla Ucl.

Nelle ultime settimane, il Consolato generale d’Italia a Londra ha avviato – primo tra le sedi diplomatiche del nostro paese – un innovativo progetto sperimentale che segue un percorso virtuoso ESG in linea con gli obiettivi dell’agenda dello sviluppo sostenibile.

Si tratta di un processo di adeguamento che non riguarda solo l’impatto ambientale legato alle emissioni di Co2 o all’utilizzo di risorse biodegradabili, ma anche quello sociale (condizioni di lavoro, benessere degli impiegati e parità di genere) e di organizzazione interna in termini di lotta alla corruzione e controllo di gestione.

L’adeguamento ai parametri di sostenibilità ESG è ormai considerato per qualsiasi realtà aziendale e di impresa un fattore di competitività cruciale anche per beneficiare di finanziamenti e linee di credito, differenziarsi sul mercato e stimolare l’interesse dei media e degli stessi dipendenti.

Invece, l’applicazione di parametri ESG ad uffici della pubblica amministrazione, sia in Italia che all’estero, è ancora ai primissimi passi, e finora è stata oggetto solo di convegni in ambito universitario, e solo timidamente sta iniziando ad entrare anche nella pratica quotidiana.

Consolato Generale d’Italia a Londra, prima sede italiana a monitorare i parametri ESG

Per questo, il Consolato italiano a Londra è tra le primissime istituzioni italiane, e la prima sede diplomatica, ad aver avviato le verifiche dei parametri ESG, dopo un confronto tra il Console Generale Domenico Bellantone, e la dirigenza di Tecno ESG, un gruppo italiano specializzato in strategie di sostenibilità che già assiste 3600 piccole e medie imprese.

Scopo del progetto avviato dal Consolato di Farringdon street, arrivare ad elaborare un modello di sostenibilità allineato con i parametri ESG e replicabile anche in altre sedi e uffici della Pubblica Amministrazione italiana.

“Il Progetto Consolato ESG – Pure Air Zone – ha spiegato il Console Generale Bellantone – nasce da una proficua sinergia tra settore pubblico ed aziende private e si muove nell’alveo dell’iniziativa Farnesina Verde con cui il Ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale incoraggia le nostre sedi ad attuare politiche virtuose in termini di sostenibilità. Se per un verso esso permette al Consolato Generale di proiettarsi verso un ormai imprescindibile percorso di sostenibilità, per altro verso crea dei positivi effetti sul benessere degli utenti che accedono alla struttura e del personale impiegato”.

Il progetto adottato dal Consolato prevede l’utilizzo di uno strumento digitale di assessment ESG, riconosciuta e certificata secondo gli standard internazionali della GRI – Global Reporting Initiative – con cui è stata effettuata la valutazione degli attuali livelli di sostenibilità delle attività del Consolato di Londra in base ai parametri ESG.

Il risultato raggiunto dal Consolato di Londra è espresso sinteticamente in un indicatore di performance ESG, il cui valore è pari a 63 per cento, un livello di partenza decisamente elevato, ancor piùperché raggiunto in una struttura che non aveva adottato specifiche iniziative per l’ESG.

La “fotografia” della situazione esistente ottenuta per ciascuna delle tre dimensioni ESG (sociale, ambientale e governance), hapermesso ai tecnici di definire un piano di azioni da implementare per migliorare le performance in ogni dimensione e conseguentemente in quella globale.

Nella dimensione ambientale sono state individuate l’iniziativa “plastic free” con obiettivo la completa eliminazione della plastica negli uffici, il passaggio a eventi Net Zero e un piano di monitoraggio degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti.

Nella dimensione governance, ossia l’utilizzo di metodi trasparenti e accurati,  si prevede la nomina di un Sustainability Champion e un piano di comunicazione delle iniziative intraprese in ambito di sostenibilità, come sito consolare, canali social media, copertura giornalistica.

Per quanto riguarda la dimensione sociale – quella che prende a riferimento il benessere dei dipendenti e degli utenti del Consolato Generale – è stato, tra le altre cose, realizzato il progetto “Pure Air Zone”.

Grazie alla collaborazione con U-Earth, una società biotech italiana di avanguardia che offre soluzioni professionali per la purificazione dell’aria, il Consolato Generale è la prima sede italiana all’estero a dotarsi di una “Pure Air Zone”, vale a dire di una bolla di aria purissima e decontaminata in cui ricevere gli oltre 300 utenti che giornalmente visitano gli uffici onsolari di Londra.

La U-Earth ha messo a disposizione dei sistemi di purificazione dell’aria che sfruttano le biotecnologie e consentono a coloro che si trovano nell’ambiente in cui il sistema di purificazione è installato di beneficiare di aria completamente pulita e purificata.

L’aria pulita dell’area in cui è installato il sistema è monitorabile in tempo reale attraverso appositi sensori che riportano i dati ad un’applicazione informatica, la quale fornisce informazioni e notifiche sulla presenza di contaminanti, suggerendo come migliorare la situazione e intervenendo sui macchinari installati.

Il sistema è inoltre integrato da lampade di nuova generazione che igienizzano in modo sicuro l’aria dell’ambiente circostante, rendendo sicuri gli spazi comuni.

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