Il Console Generale Marco Villani presenta il rendiconto dell’attività della sede consolare di Londra nel 2021, che ha visto una crescita anche grazie all’erogazione di nuovi servizi.
Il Consolato Generale tira le somme del 2021: ecco il secondo report statistico sugli italiani in UK
Nel corso dell’incontro fra il Console Generale d’Italia a Londra Marco Villani, i Consoli Francesco De Angelis e Diego Solinas, e la stampa italiana si è discussa l’attività svolta dal Consolato nel corso del 2021.
Nell’occasione, il Console ha inoltre presentato la seconda edizione dello studio statistico intitolato “La presenza italiana in Inghilterra e Galles”.
Dallo studio emergono rilevazioni interessanti rispetto alla demografia degli italiani oltremanica. Fra queste spicca sicuramente il mancato esodo post-Brexit che in molti si aspettavano: gli iscritti all’AIRE a dicembre 2021 sono infatti quasi trentamila in più (+6,7%) rispetto allo scorso anno.
Londra ed il Regno Unito continuano a piacere agli italiani, consolidando un trend positivo che va avanti da oltre un decennio. Il numero di residenti in Inghilterra e Galles, infatti, è raddoppiato negli ultimi 10 anni, con una media di iscrizioni annuali compresa fra i venticinquemila ed i trentamila nel periodo post-referendum.
Ad aiutare nel calcolo del numero di italiani presenti sul territorio è anche l’EU Settlement Scheme, programma attraverso il quale il governo d’oltremanica ha permesso ai cittadini europei già presenti in UK prima di gennaio 2021 di permanere nel paese senza bisogno di visto.
Sono ben 520 mila gli italiani che hanno fatto richiesta attraverso lo Scheme, ai quali si aggiungono gli italiani muniti di doppia cittadinanza per raggiungere una stima compresa fra i 600-650 mila italiani in Inghilterra e Galles.
Nonostante la riapertura della sede di Manchester, il Consolato Generale di Londra resta fra i più grandi al mondo, lasciando intendere che, come spiegato dal Console Villani, “la collettività crede in questo sistema”, ma anche che servirà continuità nelle risorse messe a disposizione del Consolato.
Nel 2021 il lavoro del Consolato Generale di Londra è tornato a pieno regime, presentando servizi innovativi
Dopo l’iniziale rallentamento dovuto alla pandemia, i servizi consolari sono tornati ad operare a pieno regime attraverso un cronoprogramma sviluppato insieme al Ministero degli Affari Esteri.
Il 2021 ha infatti segnato un record di passaporti emessi da parte del Consolato Generale di Londra, che al 7 dicembre erano già oltre 36.000. Un numero elevatissimo, che rappresenta il 10% dei passaporti emessi dalla rete diplomatico-consolare italiana.
Lo sviluppo di nuovi servizi erogati dal Consolato Generale non è stato limitato da pandemia e Brexit. Dal 18 gennaio scorso, infatti, sono stati introdotti gli appuntamenti per il rilascio della carta d’identità elettronica ai cittadini residenti in UK, complementare all’utilizzo del sistema Fast It della Farnesina e dello SPID.
“Si tratta di uno strumento innovativo per l’erogazione dei servizi da parte della rete consolare”, ha spiegato il Console, soffermandosi sull’importanza dei servizi telematici in maniera particolare.
Anche per quanto riguarda l’uscita del Regno Unito dalla UE, il Consolato Generale di Londra si è attivato per fornire tutto il supporto necessario ai cittadini, a partire dall’apertura di uno sportello “Settlement Scheme”.
Il Console ha inoltre messo in evidenza la campagna di comunicazione e supporto messa in atto, che ha visto fra l’altro l’invio di una lettera a tutti i cittadini italiani over 65 residenti in Inghilterra e Galles.
La promozione del Sistema Paese nel 2021
Per quanto significativi, Brexit e pandemia non hanno però oscurato il resto del lavoro messo in atto dal Consolato per supportare gli italiani in UK e promuovere il Sistema Paese.
Fra le varie iniziative adottate spicca la promozione integrata del Sistema Paese, mirata alla pubblicizzazione di eccellenze italiane quali cucina, cultura e hospitality.
Proprio nell’ambito di quest’ultimo settore, il Consolato ha contribuito all’organizzazione di programmi di formazione (ne è stato organizzato uno anche relativo al digital marketing), e si trova in procinto di lanciare un programma di mentoring per i giovani, riconosciuto dal ministero come Buona Prassi.
Quello che si chiude è un anno non privo di sfide per il Consolato, che è riuscito a restare operativo nell’intero corso della pandemia ed ha continuato ad innovarsi e promuovere il Sistema Paese nel Regno Unito, consolidandosi come uno dei punti di riferimento più significativi per gli italiani nel mondo.