Imprese di famiglia in Uk: per la Icciuk la parola d’ordine è resilienza

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La quarantatreesima conferenza annuale Icciuk accende i riflettori sulla realtà delle imprese di famiglia in Uk.

Conferenza annuale ICCIUK: l’imprenditoria italiana a Londra si riunisce per una giornata dedicata alle imprese di famiglia

E’ resilienza la parola d’ordine per la sopravvivenza che è uscita dalla 43esima conferenza annuale che la Italian Chamber of Commerce and Industry for the Uk ha dedicato, lo scorso 7 ottobre alle imprese di famiglia. Ma, è stato l’avviso degli esperti che hanno affontato il tema, occorrono anche investimenti e soprattutto occorre il sostegno delle istituzioni.

Alla Confenreza, ospitata nella splendida cornice del Royal Automobile Club di Londra, ha acesso dunque i diflettori sulle imprese di famiglia, una realtà molto rilevante per le aziende italiane in UK, specialmente quelle di dimensioni significative che nel contesto britannico si trovano ad esprimere una struttura societaria pressoché unica rispetto alle grandi società inglesi.

Il titolo della conferenza, La resilienza delle imprese di famiglia: le lezioni imparate e le sfide in un futuro più sostenibile”, richiama anche argomenti in ottica futura, con la crescente importanza della sostenibilità, e più generalmente dell’applicazione di principi ESG (environmental, social and governance) che possono avere implicazioni significative per chi gestisce aziende con i modelli gestionali tipici delle imprese di famiglia.

Per affrontare questi argomenti, la conferenza è stata suddivisa in due panel, che hanno visto protagonisti professionisti ed accademici invitati a condividere le proprie conoscenze ed esperienze in materia di impresa di famiglia. Questi si sono tenuti dopo le parole di benvenuto del presidente di ICCIUK, Alessandro Belluzzo, che ha ricordato come le imprese di famiglia rappresentano il modello dominante nella vasta platea di soci della Icciuk.

La prima tavola rotonda, dagli orizzonti più macroeconomici ed accademici, ha visto la partecipazione di Luca Mezzomo (head of Macroeconomic Analysis di Intesa Sanpaolo)Panikkos Poutziouris (professore di Entrepreunership & Family Buisiness al Cedar – Centre for Entrepreneurial Development, Alliance and Research e fellow alla Cambridge Judge Business School), e di Carlo Salvato, professore di Corporate Strategy alla Università Bocconi.

Fra i temi trattati, sono spiccati sicuramente il trasferimento del patrimonio e le implicazioni del passaggio generazionale nelle imprese di famiglia, ma anche l’interessante concetto del ‘family business’ opposto a quello della ‘family in business’, ovvero l’idea dell’azienda di famiglia oppure della famiglia che fai impresa. Un tema di grande significato, che si è riversato anche nella seconda parte della conferenza, focalizzata sull’esperienza di chi vive la realtà delle aziende famigliari.

La realtà delle imprese familiari raccontata da chi la vive

La seconda tavola rotonda, coordinata da Simone Filippetti (Sole 24Ore) ha visto partecipi Enzo Lamberti (managing director di La Doria), Joseph D’Anna (European School of Economics), Irene Nocivelli (Founders Intelligence) e Margherita Marchi (Finint investments).

Raccontando le esperienze nel partecipare all’impresa famigliare, proprio quest’ultima ha ripreso l’idea di una doppia dimensione dell’azienda e della necessità di saper distinguere la vita in famiglia da quella dell’azienda, specialmente nel gestire le situazioni nelle quali non ci si trova d’accordo.

Sulle stesse tracce è intervenuto anche Lamberti, che ha rimarcato come, parlando in termini imprenditoriali, sia l’azienda ad essere al primo posto, con la famiglia a seguire la direzione intrapresa da essa.

Poi c’è l’esperienza di chi, come Irene Novicelli, ha scelto di non partecipare all’azienda di famiglia. “Resta sempre quell’interrogativo del se, o quando, si finirà per unirsi all’impresa. Non è semplice, anzi è una scelta più difficile rispetto a quella di cominciare qualunque altro lavoro, perché una volta che sei dentro, difficilmente ne esci”.

Le tavole rotonde si sono concluse con il ringraziamento di Belluzzo, che ha espresso fiducia per il futuro delle imprese di famiglia italiane in UK, rimarcando il fatto che esistono strumenti funzionali per farle andare avanti. Un messaggio di positività che, come spiegato dal presidente di ICCIUK, è il compito della Camera di Commercio spargere e promuovere.

Belluzzo ha poi invitato i presenti a partecipare al ricevimento ed al pranzo organizzato da ICCIUK, nel corso del quale sono stati raggiunti dall’ambasciatore Inigo Lambertini, appena insediato a Londra e di fatto alla sua prima presenza istituzionale.

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