La Bohème delle prime volte, al Regium Lepidi debuttano Scarlato e Matarazzo

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Mirko Matarazzo e Dimitri Scarlato al Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).
Mirko Matarazzo e Dimitri Scarlato al Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).

Una Bohème delle prime volte, nei giorni scorsi a Correggio: prima edizione del Regium Lepidi Opera Festival, debutto di Mirko Matarazzo alla direzione artistica e di Dimitri Scarlato  alla direzione d’orchestra nell’opera di Puccini.

La Bohème delle prime volte, al primo Regium Lepidi di Correggio debuttano Scarlato come direttore d’orchestra di Puccini e Matarazzo come direttore artistico

L'esecuzione della Bohème al Regium Lepidi Opera Festvail di Correggio diretta dal maestro Dimitri Scarlato (photo D. Scarlato).
L’esecuzione della Bohème al Regium Lepidi Opera Festvail di Correggio diretta dal maestro Dimitri Scarlato (photo D. Scarlato).

La Bohème delle prime volte. Così può essere definita la messa in scena della celebre opera composta dal Maestro Giacomo Puccini, nel centenario della sua morte. A fine luglio, nei giorni 29 e 30, il Teatro Asioli di Correggio (Reggio Emilia) ha ospitato la prima edizione del Regium Lepidi Opera Festival, organizzato da Available Srl in collaborazione con Regium Lepidi Academy, Accademia di Quartiere e l’agenzia americana Spotlight Artists Management.

Fondatore dell’Accademia, il Tenore Mirko Matarazzo, che ha promosso l’iniziativa e ne ha assunto sin da subito il ruolo di direttore artistico. E che ha voluto accanto a sé, come direttore d’orchestra, il Maestro Dimitri Scarlato, compositore italiano based in London, autore di colonne sonore per cinema (collaborando tra gli altri con Paolo Sorrentino e Michael Caine) e tv (come la recentissima produzione Rai Generazione di Fenomeni, sulla storia dell’Italvolley anni ’90 del coach Julio Velasco qui l’articolo di Londra Notizie 24 che ne parla ).

Mirko Matarazzo e Dimitri Scarlato al Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).
Mirko Matarazzo e Dimitri Scarlato al Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).

Matarazzo e Scarlato (nella foto sopra) si sono conosciuti anni fa e questa recentissima esperienza denota tanto il loro rapporto di stima professionale quanto una bella e longeva amicizia.

Eravamo compagni di Conservatorio vent’anni fa – racconta Dimitripoi ci siamo persi di vista perché io sono andato a Londra, lui ha fatto la sua carriera da tenore e recentemente ha lanciato questa Accademia… Quando inaspettatamente mi ha contattato, mi ha fatto molto piacere. Quando sono arrivato i cantanti erano già lì e stavano lavorando con Mirko e con i pianisti per le tecniche vocali. Mirko è un tenore, ha studiato con Pavarotti, con Mirella Freni, è un cantante di alto livello, quindi lui è stato il vocal coach nei primi dieci giorni. Poi io ho fatto pochi giorni di prova con i cantanti e di prove generali in teatro quindi abbiamo debuttato. E’ stato abbastanza impegnativo”.

Ma come si è arrivati a questa prima edizione del Regium Lepidi Festival? “Lo scorso anno ho cominciato a fare delle masterclass – spiega Mirkoe hanno avuto successo. Quest’anno parlando con la mia agenzia americana ci siamo proposti di fare qualcosa per l’anno prossimo. Invece a Marzo si è pensato di anticipare a quest’anno. Una vera impresa, tra contattare il teatro, le orchestre, il coro, verificare le disponibilità, capire chi avrebbe partecipato. Mi piaceva l’idea di fare qualcosa dove io potevo dare, durante il periodo della preparazione, dei consigli tecnici. Ma avendo artisti già in carriera, perché volevo tenere il livello un po’ alto, non proprio scolastico”.

E alla fine la scelta è caduta su un cast internazionale di qualità: il soprano russo Zoya Gramagin da New York, il soprano serbo Nevena Goranova Rajkovic da Londra, il tenore georgiano Giorgi Gelashvili dall’Italia, il soprano canadese Akshaya Lakshmi, il soprano Lynn Feyereisen dal Lussemburgo, il baritono persiano Hadi Alibeigli, il baritono tedesco Ulli Buetzer, il baritono italiano Martino Ruggero Dondi.

Con due debuttanti: il diciannovenne basso americano dall’Ohio Alexander Urusov e il tenore nicaraguense Dwight Anthony Tenorio da Nashville. Regia di Renato Bonajuto (direttore artistico del teatro di Asti), scenografia e costumi di Artemio Cabassi, con la Regium Lepidi Orchestra e il coro dell’Opera di Parma.

Il Cast del Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).
Il Cast del Regium Lepidi Opera Festival (photo D. Scarlato).

Prima edizione del Festival, prima volta per Dimitri Scarlato alla direzione d’orchestra de La Bohème, prima volta per Mirko Matarazzo come direttore artistico. Ecco La Bohème delle prime volte.

E’ stata la prima volta che organizzavo una cosa così grande – racconta Mirko – sono stato un esordiente anch’io come direttore artistico. La Bohème è stato il mio primo amore, la prima cosa che ho visto a teatro, era il mio sogno cantarla, e sono riuscito a cantarla.

Dimitri lo conosco dai tempi del Conservatorio, perché anch’io studiavo composizione quando la studiava lui, in questi anni siamo sempre rimasti in contatto, credo che sia uno dei pochi di quella classe che oggi fa il compositore. E ho pensato ‘se proprio devo farla dirigere a qualcuno, che sia un compositore che abbia una lettura veloce’. Quindi l’ho fatto con lui che è un amico di vecchia data, ma anche un musicista di talento, altrimenti non avrebbe fatto tutto quello che ha fatto”.

Il maestro e diirettore artistico del Rgium Lepidi Opera Festival Mirlo Matarazzo (photo M. Matarazzo).
Il maestro e diirettore artistico del Regium Lepidi Opera Festival Mirko Matarazzo (photo M. Matarazzo).

Da direttore – aggiunge Dimitri – ho diretto molta musica contemporanea o del ‘900, che è un altro genere, però ho sempre amato l’opera, perché è una forma di teatro. Come compositore cinematografico devo seguire la narrazione e il racconto di un film, come fa un compositore d’opera (solo con più libertà non dovendo riferire a un regista o un produttore). Dirigere La Bohème con un bagaglio di esperienze di composizione cinematografica (diverse dalle esperienze di composizione operistica) mi ha dato un’altra prospettiva e mi ha fatto capire ancora di più quanto sia grande Puccini nella narrazione”.

Scarlato ha diretto in questa occasione un’orchestra di diciotto elementi: “musicisti esperti, che hanno suonato varie volte La Bohème, quindi siamo riusciti a portare avanti tutta la produzione efficacemente”.

Un’esperienza come questa lascia indubbiamente molto a chiunque ne abbia fatto parte, sia dal punto di vista artistico che sotto il profilo umano. “Lavori con giovani cantanti, anche se qualcuno era un po’ più esperto – afferma Dimitri – e c’è anche la funzione di mentore che devi sempre avere… Una di quelle cose brevi ma molto intense, sotto tutti i punti di vista”.

Il maestro e diirettore artistico del Rgium Lepidi Opera Festival Mirlo Matarazzo (photo M. Matarazzo).
Il maestro e diirettore artistico del Regium Lepidi Opera Festival Mirko Matarazzo (photo M. Matarazzo).

Da cantante – aggiunge Mirko – ho avuto una certa soddisfazione nel vedere tutti questi giovani artisti, tutti stranieri, che hanno viaggiato per arrivare qui a fare questa cosa. Meritano rispetto. E’ stato emozionante. Dimitri è stato bravissimo perché ha cercato di aiutare tutti, di mettere insieme tutte le cose. Ovviamente si è rapportato con l’orchestra, composta da musicisti molto molto importanti, quasi tutti erano appena stati in Oman a fare La Bohème. Un’opera che sembra fresca, sembra facile ma è difficilissima. Quindi avere una bella collaborazione col direttore d’orchestra è stato importante. Anche per Dimitri era un debutto”.

Potrebbe essere l’inizio di una bella e proficua collaborazione fra Mirko Matarazzo e Dimitri Scarlato? Dimitri ammette che gli piacerebbe. “Abbiamo già parlato del prossimo anno – aggiunge Mirko – ci sono delle idee, ci siamo trovati tutti bene. Quest’anno, essendo il primo festival, è stato faticoso mettere insieme tante cose, quindi anche per riconoscenza a chi quest’anno c’è stato, è giusto che almeno al prossimo ci sia, dunque sicuramente faremo qualcosa, che sia Natale, Pasqua o la prossima estate”.

Mirko parla di un’esperienza umana incredibile che accade “quando concedi alle persone di sognare”. Perché vedere questi giovani artisti così impegnati gli ha fatto ripensare a se stesso quando “trent’anni fa cercavo di trovare delle opportunità, di provare a farmi sentire, fare esperienza”.

Poi conclude “E’ stato un bel viaggio che abbiamo fatto tutti insieme” e in quest’ultima frase sta proprio tutto il senso di questa esperienza vissuta intensamente, tenendosi per mano e regalando al pubblico qualcosa di indimenticabile.

 

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