Mal di Sicilia, Francesco Terracini ne parla all’Istituto di Cultura

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Di Mal di Sicilia parla l’autore, Francesco Terracini, nella conversazione con John Dickie (UCL) il 10 maggio all’Istituto Italiano di Cultura di Londra.

Mal di Sicilia, conversazione con Francesco Terracini all’Istituto di Cultura di Londra

Mal di Sicilia è un sentimento diffuso che genera l’impulso a fuggire e allo stesso tempo il desiderio di restare o di tornare. Il libro tenta di creare un dialogo tra persone di diversa provenienza, mai incontrate prima, ma che hanno avuto un rapporto complesso con l’isola.

È in Sicilia che risuona la voce di Alexander Hardcastle, archeologo dei primi del ‘900, perduto tra le rovine della Valle dei Templi di Agrigento, stupito dalla bellezza del paesaggio e infine ucciso dalla sua stessa passione (morirà in manicomio).

Attraverso quattordici ritratti, il saggio di Francesco Terracina cerca di illuminare l’isola autunnale, che con i suoi colori leggermente crepuscolari cerca di nascondere nell’ombra i suoi lati oscuri, dando l’idea di una terra di luce e ricreazione.

Una terra la cui complessità è chiara a chi decide di appartenervi. Mal di Sicilia sembra essere ben riassunto in un verso di Giuseppe Ungaretti: “Come portati via si rimane”.

Si gioca il destino di un’isola che ha tante ambizioni e finisce per inciampare nel caos che la governa. Il fascino della Sicilia probabilmente non rientra, o almeno non finisce, nella nostalgia che tutto assolve.

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