Il suggestivo concerto del musicista e compositore Andrea Vanzo, organizzato da Augusto Casciani di ItaliaES, ha modellato lo scorrere del tempo nella sala gremita della Conway Hall di Londra, lo scorso 22 marzo.
Il concerto, definito dall’artista un excursus nel suo sentire, e’ stato un vero e proprio viaggio corale fatto di suggestioni e immagini evocative
Compositore contemporaneo stimato e carico d’estro, Andrea Vanzo ha regalato agli spettatori un viaggio emotivo attraverso i brani del suo album “Intimacy (vol. 1)”, partendo proprio dal brano che prende lo stesso titolo dell’album.
Il concerto, definito dall’artista un excursus nel suo sentire, e’ stato un vero e proprio viaggio corale fatto di suggestioni e immagini evocative, toccando vette altissime con brani come Soulmate, dedicato a sua madre, e Snowflakes, che ha chiuso la performance.
”Mi sono immaginato questo fiocco di neve, leggero e quasi impercettibile, che si faceva trasportare dal vento. Questa immagina mi ha fatto pensare che io, che tutti noi, siamo come fiocchi di neve, trasportati dal vento attraverso la vita”.
Con le sue abili mani danzanti sui tasti del pianoforte, Vanzo ha saputo creare atmosfere innovative e minimali, impreziosite dai paesaggi della sua amata Sardegna che hanno fatto da eco alle sue emozioni più intime e profonde. Per ogni nota una storia condivisa.
La formazione classica di Andrea Vanzo, consolidata al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, si mescola armoniosamente con influenze pop e cinematografiche
La sua formazione classica, consolidata al Conservatorio G.B. Martini di Bologna, si mescola armoniosamente con influenze pop e cinematografiche, conferendo alle sue composizioni una ricchezza e una profondità rare nel panorama musicale contemporaneo.
Dimostrando ancora una volta la sua straordinaria versatilità e il suo talento eccezionale, Andrea Vanzo ha saputo non solo incantare il pubblico con la sua musica ma anche intrattenerlo con la sua spontaneità e voglia di comunicare la sua vulnerabilità senza alcun filtro.
Il concerto è stato molto più di una semplice esibizione musicale: è stato un viaggio emozionale, un’immersione nell’intimità della musica e dell’anima dell’artista
Da sottolineare anche la pregevolezza del videoclip della title-track dell’album, girato con un pianoforte posizionato in cima a una montagna a duemila e cinquecento metri di altezza, che conferma la creatività di Andrea Vanzo nel trasformare la musica in un’esperienza visiva e sensoriale completa.
In conclusione, il concerto è stato molto più di una semplice esibizione musicale: è stato un viaggio emozionale, un’immersione nell’intimità della musica e dell’anima dell’artista.