Mental health in focus: Wine Dark Short Film Festival, i premiati

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Copertina del Dark Wine short film festival 2024
Copertina del Dark Wine short film festival 2024

Londra ha ospitato il Wine Dark Short Film Festival, un evento unico nel suo genere che ha messo al centro del suo programma la salute mentale e la neurodiversità attraverso il linguaggio cinematografico. Questa prima edizione, svoltasi il 6 ottobre 2024 presso il The Space Theatre, ha dato vita a una piattaforma inclusiva, dedicata a cineasti e storie spesso lasciate sullo sfondo.

Tra cortometraggi, incontri con professionisti del settore e una cerimonia di premiazione, il pubblico ha potuto esplorare tematiche complesse trattate e accolte con sensibilità, celebrando la diversità mentale e cognitiva in ogni sua forma.

First thing first, ecco i titoli vincitori del Wine Dark Short Film Festival 2024:

  • Best Short Film: Just 1 Pint
  • Best International Short Film: Letter from a Stranger
  • Best Student Film: Dyslexia and Me
  • Best Lead Performance: Ahmadzia Baktyari per Only When You Bury Me In This Earth
  • Best Ensemble: ASA
  • Best VFX: Aetherium
  • Best Script: Fiabexit
  • Best Cinematography: Would You Rather
  • Best Editor: A Dose of Nature
  • Best Disability Narrative: Blendability
  • Best Neurodiversity Narrative: Miss Odd

Altri riconoscimenti:

  • 2nd Place Neurodiversity Narrative: Autumn
  • 3rd Place Neurodiversity Narrative: Teardrops from a Clown
  • 2nd Place Student Film: Birds of a Feather
  • 2nd Place for Lead Performance: Jenny’s Playmate
  • 2nd Place Cinematography: Embrace Me
  • 2nd Place Best Short: Mushy Peas
  • 3rd Place Best Short: Would You Rather

Official Selections:

  • A Tight 5 Hours
  • Cat and Fish
  • The Ripple Effect
  • Best Script: Fiabexit
  • Best Cinematography: Would You Rather
  • Best Editor: A Dose of Nature

Dietro alcune di queste pregevoli opere, abbiamo trovato ancora una volta talenti made in Italy, e nel nostro “approfondire con amore” ci teniamo a raccontarveli.

Copertina di A dose of Nature, di Chiara Brambilla (credits A dose of nature)
Copertina di A dose of Nature, di Chiara Brambilla (credits A dose of nature)

Le corrispondenze in A Dose of Nature

Partendo da A Dose of Nature, premio Best Editor meritatissimo, vinto da Enrico Madau, Riccardo Santorsola e Chiara Brambilla, il film racconta la relazione che soggiace tra il benessere e la natura, e come questi siano strettamente connessi. La protagonista è Shell Robshaw-Bryan, contattata dalla regista Chiara Brambilla, che si ritrova a raccontare in prima persona il potere curativo della natura. Una natura che l’ha fatta “rinascere” dopo aver affrontato un grave infortunio alla schiena, amplificato da ansia e depressione. Durante le riprese, la troupe ha visitato diversi luoghi incantevoli in Cheshire, dove Shell ha iniziato il suo percorso di guarigione. Attraverso un racconto certamente intimo ma anche tutto giocato sui suoni e le sue corrispondenze visive, lo spettatore si ritrova testimone di una grande cerimonia di ringraziamento a Pachamama, ricordando anche quanto sia importante affrontare le proprie vulnerabilità. Il film si interroga sul senso stesso della guarigione, o meglio sul percorso che la precede. Ispirare altre persone che vivono con dolore cronico e problemi di salute mentale, mostrando il potere della natura, è un take-away che vale più di mille premi.

Copertina di Would You Rather, di Fabrizio Quagliuso (credits Fabrizio Quagliuso)
Copertina di Would You Rather, di Fabrizio Quagliuso (credits Fabrizio Quagliuso)

Sublimazione di un certo vivere per Would You Rather

L’altro corto che davvero merita il premio (tutto pensato e simbolicamente conferito dalla nostra redazione) Sublimazione di un certo vivere si chiama Would You Rather, ed è scritto e diretto da Fabrizio Quagliuso. Il premio vinto in seno alla competizione del Wine Dark Short Film Festival è stato 3rd Place Best Short, e nel coro del plauso ci uniamo anche noi. La protagonista è Emilie, una Amélie Poulain bambina, brillante e straordinariamente creativa, che vive in un mondo in cui il confine tra realtà e immaginazione si sovrappone creando degli universi emotivi immensi, da navigare con molta cura. E con molta cura, altrettanta delicatezza e intelligenti filtri come quello della lente Polaroid, il regista ci accompagna nel vivere Emilie al di là e al di qua delle quattro mura domestiche, semplificandolo senza mai banalizzare.

Copertina di Would You Rather, di Fabrizio Quagliuso (credits Fabrizio Quagliuso)
Copertina di Would You Rather, di Fabrizio Quagliuso (credits Fabrizio Quagliuso)

 

Le visioni oniriche di Fiabexit

L’ultimo (non per importanza) nome che vi presentiamo è Ermete Labbadia, ideatore e direttore del festival internazionale di cortometraggi “Inventa un Film” di Lenola, nonché vincitore del premio Best Script (well deserved) per il film Fiabexit.

Ermete, affidando le sue visioni oniriche, mostruose e fiabesche alla scrittura filmica, ha dipinto il comune di Lenola con il chiaroscuro degli ultimi, degli emarginati, dei puri. Avvalendosi anche di performance attoriali come quelle di Giuseppe Pestillo, il film diretto da Lorenzo Giovenga e Giuliano Giacomelli racconta per bocca di jesters quanto, anche nei momenti più oscuri, che siano temporanei o sempiterni, sognare riporta sempre il sole.

Copertina di Fiabexit, script di Ermete Labbadia, regia di JAB orenzo Giovenga, Giuliano Giacomelli (credits Fiabexit)
Copertina di Fiabexit, script di Ermete Labbadia, regia di JAB orenzo Giovenga, Giuliano Giacomelli (credits Fiabexit)

La varietà delle opere selezionate e interconnesse dal trait d’union che dà tema, origine e vita al festival offre molto di più che un caleidoscopio di prospettive: dà spazio a una riflessione corale stimolante che dovrebbe essere reiterata e rinforzata nei circuiti istituzionali e politici. Chiudiamo con un grande grazie al Wine Dark Short Film Festival, in particolare a Tessa Battaiotto, artista e curatrice eccellente.

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