Oscar 2021: un’edizione “spumeggiante”

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Un’edizione che si rivela sempre più straordinaria: per il Regno Unito gli Oscar 2021 sono Academy Awards da record!

Oscar 2021: un’edizione “spumeggiante”

La novità più importante degli Oscar 2021, che saranno attribuiti il prossimo 25 apirle al Dolby Theatre di Los Angeles, due mesi dopo del previsto a causa della pandemia di COVID-19, è nella riscoperta di un mondo finora tenuto fuori dai premi maggiori. Ed infatti, i membri dell’Academy sembrano aver recepito la novità del cinema degli ultimi anni, non guardando solo a film, registi e attori americani, ma allargando lo sguardo alle donne e alle star di colore, per esempio.

In una categoria come quella del Miglior Regista, che storicamente ha trascurato le donne, si individuano ben due candidature femminili: Chloè Zao per il suo lavoro Nomadland, e Emerald Fennel per Promising Young woman. E poi ancora, nella categoria Miglior Attore, troviamo Steven Yeun, primo asiatico in gara per questo premio.

Vediamo i principali nomi stranieri che corrono per ottenere questo premio. 

Sir Anthony Hopkins, il candidato più anziano

Classe 1937, con una carriera all’attivo dal 1960. Nel 1992, nonostante i soli 24 minuti e 52 secondi di apparizione nel film The silence of the Lambs, riuscirà ad aggiudicarsi il premio come Miglior attore protagonista.

Con la candidatura ottenuta ad 83 anni per The Father, Anthony Hopkins è diventato l’attore più anziano nominato all’Oscar come Miglior attore protagonista nella storia degli Academy Awards.

In questo film recita la parte di un uomo che lotta contra l’avanzare dell’età, un uomo anziano che inizia a dover fare i conti con la demenza e comincia a dubitare di ogni cosa, dalle persone che lo circondano fino alla sua stessa mente.

Il film è stato acclamato dalla critica ed ha infatti guadagnato sei nominations, tra cui Migliore Fotografia, Migliore Attore protagonista e Miglior Attrice non protagonista.

Olivia Colman, in cerca di Oscar come figlia di The Father

Classe 1974, Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico. Senza dubbio l’avrete vista nei panni della Regina Elisabetta II in The Crown (terza e quarta stagione).

Nel 2018, alla sua prima candidatura, si è aggiudicata il Premio Oscar per la sua interpretazione della Regina Anna di Gran Bretagna nel film La Favorita.

Ed ora, a qualche anno di distanza, è in corsa nella sezione Migliore Attrice non protagonista per la sua interpretazione nel film The Father, in cui recita la parte di Anne, una figlia alle prese con il padre che soffre di demenza.

I pezzi di una donna: Vanessa Kirby

Ha raggiunto la fama internazionale recitando nella serie The Crown, dove ha interpretato la principessa Margaret. Ora è stata nominata nella sezione Miglior Attrice in un film drammatico.

Il film, Pieces of a Woman, parla di una storia straziante, di uno dei momenti più belli della vita che si trasformano in tragedia: la nascita di un bambino che, purtroppo, non termina con un lieto fine.

Carey Mulligan e Emerald Fennel, le Promising Women degli Oscar

Carey Mulligan ha esordito sul grande schermo con il ruolo di Kitty Bennet nell’adattamento cinematografico di Orgoglio e Pregiudizio.

Ha ottenuto la candidatura per la sezione Miglior Attrice Protagonista grazie al film Promising Young Woman, che racconta la storia di Cassie Thomas, una giovane trentenne che vive con i genitori.

Nonostante sia stata sempre una studentessa promettente, la ragazza ha abbandonata la Facoltà di Medicina diversi anni prima, a causa di un evento tragico.

Emerald Fennell è la donna del momento: non solo ha interpretato Camilla Parker Bowles nella serie The Crown, ma ha tirato fuori dal cilindro come sceneggiatrice e regista un film premiatissimo e, giustamente, candidato agli Oscar: Promising Young Woman.

Rappresenta la settima donna nominata per questo premio, e si aggiunge ad altre cinque colleghe di cui solo una- Kathryn Bigelow per The Hurt Locker– aveva vinto.

In corsa anche l’ex Borat Sasha Baron Cohen

Attore poliedrico e dal talento fuori dagli schemi: parliamo di Baron Cohen, famoso soprattutto per Borat e Da Ali G Show, uno spettacolo in cui intervista persone ignare che lo credono un vero giornalista.

Quest’anno ha ricevuto la candidatura come Miglior Attore non protagonista per il film The Trial of the Chicago 7. La pellicola narra del processo ai cosiddetti Chicago Seven, un gruppo di attivisti contro la guerra del Vietnam accusati di aver cospirato per causare lo scontro tra manifestanti e Guardia Nazionale avvenuto nel 1968 a Chicago.

Viola Davis e Chadwick Boseman candidati per la Regina del Blues

A detta dei critici, la performance di Viola Davis in Ma Rainey’s Black Bottom è la classica interpretazione che soddisfa tutti i requisiti per una candidatura agli Oscar. La pellicola è basata su una storia vera, il dramma di August Wilson.

La storia è incentrata su Ma Rainey, la regina dei Blues, nel periodo in cui sta realizzando un disco in uno studio a Chicago nel 1927 e parla delle tensioni che ribollono tra lei, il suo agente, il produttore e i compagni della band.

Nel cast del film troviamo anche il compianto Chadwick Boseman, la star di Black Panther, scomparso ad agosto a causa di un cancro al colon.

Dopo il Golden Globe postumo come Miglior Attore in un film drammatico in Ma Rainey’s Black Bottom, Chadwick Boseman è in corsa anche per gli Oscar.

L’attore, morto a soli 43 anni, è stato nominato in maniera postuma; tuttavia, questa non è la prima volta che capita una cosa del genere. Nel 1929, ad esempio, Jeanne Eagles venne candidata come miglior attrice protagonista per il film The Letter. Ma nell’elenco troviamo anche James Dean, Spencer Tracy, Bernard Herrman, e Massimo Troisi.

L’attore e’ visto come favoreito nella corsa agli Oscar.

Riz Ahmed, il primo candidato musulmano

Gli Academy Awards 2021 stabiliscono un record a livello religioso: Riz Ahmed, protagonista di The Sound of Metal, pellicola incentrata sul batterista di un gruppo metal che si trova costretto ad accettare il fatto di aver perso l’udito, è il primo candidato musulmano nella categoria Miglior attore protagonista.

Gary Oldman cerca una stautetta per Mank

È uno degli attori inglesi più amati e di maggior talento. Nel corso della sua lunga carriera ha saputo farsi apprezzare dal pubblico, e nel 2018 ha vinto anche l’Oscar per il Miglior attore protagonista per la sua interpretazione di Winston Churchill nel film L’ora più buia.

Ha lavorato in Hannibal, nella trilogia del Cavaliere Oscuro, nella saga di Harry Potter, dove veste i panni di Sirius Black.

Candidato nella sezione Miglior Attore protagonista per la sua interpretazione in Mank, trama ambientata a Hollywood negli anni 30, in cui viene raccontata la nascita della produzione del film Quarto Potere.

Gran Bretagna in cerca di trionfo agli Oscar 2021

Insomma, a conti fatti, la Gran Bretagna quest’anno entra in trionfo a Hollywood (virtualmente parlando, chiaramente).

Non ci resta che aspettare la notte del 25 aprile per scoprire tutti i vincitori.

 

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