Scopri la storia di Marco Cereste, il nuovo sindaco di Peterborough, la sua carriera, e il suo impegno per la comunità, in un’intervista esclusiva.
Ecco Marco Cereste, il nuovo Sindaco italiano di Peterborough
Marco Cereste, classe 1952, è stato eletto lunedì 20 Maggio (alle sei di sera, come ci ha precisato lui stesso) nuovo sindaco di Peterborough.
Nato in provincia di Foggia, a Bovino (quartiere San Procopio) è arrivato in Inghilterra all’età di due anni e il suo percorso professionale è stato costellato di successi, all’indomani della Laurea in Scienze della Salute presso l’Università Anglia Ruskin e di un Master in Gestioni e Affari alla Loughborough University.
Sindaco, per lei è stata una sorpresa o piuttosto una vittoria annunciata?
“Io me l’aspettavo, comunque le elezioni si sono tenute regolarmente, e se lei conosce la politica, in realtà non si sa mai come vanno a finire queste cose”.
La prima cosa che farà da Sindaco?
“In Inghilterra uno dei primi compiti del Sindaco è designare la Sindaca, cioè mia moglie (signora Maddalena, n.d.r.), a creare un comitato che si occupi di carità. Ovviamente si presiede il Consiglio Comunale e ci si occupa degli aspetti burocratici, però una delle cose più importanti di cui si occupa il Sindaco è quella di organizzare eventi caritatevoli al fine di raccogliere fondi a favore delle charities. E questa è una delle prime cose che io e mia moglie faremo. Abbiamo già scelto le charities: Anna’s Hope di Peterborough (che aiuta i bambini affetti da cancro al cervello), il nuovo ospedale pediatrico Cambridgeshire Children’s Hospital e Salvation Army”.
A partire dalla nuova settimana, la prima effettiva del suo mandato, quali sono i suoi impegni?
“Il Sindaco viene invitato a tanti eventi, perché il Sindaco non rappresenta solo la città ma anche il Re. Il primo lunedì per esempio c’è in programma la riunione di Amministrazione che servirà proprio a prepararci a questi eventi. Sarà poi la volta della cerimonia dedicata alle persone che vogliono prendere la cittadinanza britannica, un appuntamento che normalmente coinvolge dalle trenta alle quaranta persone. Come Sindaco presiederò a tutti questi eventi”.
Questa è la sua prima volta da Sindaco. Ma in precedenza è stato Presidente della Federazione delle Aziende Ospedaliere Britanniche.
“E’ stata un’attività molto interessante, mi è piaciuta tanto. Quando si lavora nella Sanità è sempre un piacere aiutare gli altri. Nei venticinque anni in cui ho ricoperto il mio incarico in campo sanitario, ho creato il servizio di assistenza domiciliare. O meglio, è stato anzitutto creato in Francia, ma lì non sono riusciti a farlo funzionare. Noi abbiamo preso l’idea e l’abbiamo inserita nel sistema inglese, e la cosa funziona ancora adesso. Una volta, per le visite a domicilio si dava il giorno ma non l’ora, io ho fatto cambiare le regole e ho disposto che per questo tipo di visite fosse dato non solo il giorno ma anche l’ora, per fissare effettivamente un appuntamento e non costringere il paziente ad aspettare tutto il giorno”.
Ho letto che lei creato almeno sedicimila posti di lavoro proprio con questo sistema.
“Ma forse anche di più, perché per una parte dei miei venticinque anni spesi nel settore sanitario io sono stato anche Presidente della Giunta Comunale della nostra città, quindi ero la persona con più potere di tutti. Abbiamo portato Peterborough ad essere la prima città in crescita in tutta l’Inghilterra”.
Quante volte all’anno torna nella sua terra d’origine?
“Dalle due alle cinque volte l’anno, ogni volta che vogliamo. Abbiamo tutta la famiglia in Italia, ma siamo anche fortunati perchè abbiamo una bella casa, nostra, per cui ci andiamo volentieri e spesso. Ma non solo a Bovino, bensì anche in altre zone d’Italia, che a noi piace tanto”.
Se fosse rimasto in Italia si sarebbe comunque occupato di politica?
“Penso di sì. E in Inghilterra mi sarebbe piaciuto anche fare l’Onorevole ma all’ultimo ci ho ripensato, per motivi personali, quindi non ho portato avanti quel progetto. Ma se avessi voluto sicuramente ce l’avrei fatta, ero molto conosciuto nell’ambiente politico britannico”.
Che cosa significa per la città di Peterborough avere un sindaco di origine italiana, avere lei come sindaco? Qual è il suo valore aggiunto per la città?
“La cultura, il modo di fare, una certa tradizione culinaria. In qualsiasi modo, la città in cui si va a governare si arricchisce sotto questo punto di vista. Poi in Inghilterra siamo fortunati perché gli italiani sono ben visti e amati. Inoltre, diciamo la verità, il secondo piatto più diffuso in Inghilterra è la pizza. Il primo non è il fish and chips, come pensano in molti, ma è il curry indiano”.
Competenza politica, esperienza di strategia aziendale e, last but not least, tradizione culturale italiana: il primo cittadino Cereste è già una garanzia per la città di Peterborough, che lui più volte definisce “la nostra città”. Con un affetto che traspare sempre, quando ne parla, e che è lo stesso riservato alla sua terra d’origine. Congratulazioni e buon lavoro, Sindaco.